martedì 4 giugno 2019

RECENSIONE: “Lena e la tempesta” di Alessia Gazzola

Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l'isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l'unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell'ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d'acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull'isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c'è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c'è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l'affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.

Come promesso nelle scorse settimana, ecco la recensione di “Lena e la tempesta” di Alessia Gazzola.
E' già stato scritto molto su questo libro, da voci più illustri e preparate della mia, ma mi fa molto piacere condividere il mio pensiero con voi.
Seguo Alessia sin dal suo esordio con la serie de L’Allieva e ogni suo nuovo libro è sempre stato per me una certezza. (Ho sempre adorato la serialità nei romanzi, quandole storie dei protagonisti crescono con l'autore: vedi Kay Scarpetta di Patricia Cornwell o Temperance Brennan di Kathy Reichs per rimanere sul genere)

Sinceramente quando ho iniziato la lettura di questo nuova storia ero un po' scettica, non sapevo cosa aspettarmi, avevo paura che non mi piacesse. Però la Gazzola scrive bene, lo ha dimostrato nei precedenti romanzi, e lo ribadisce anche con questo.

Il libro è coinvolgente dalla prima all’ultima pagina: il lettore è curioso di scoprire quale sia questo "segreto inconfessabile" che ha scatenato il Lena una tempesta emotiva.

Lena è diversa da Alice: la prima ha un segreto inconfessabile con cui convive dall’età di quindici anni, è riservata, chiusa, insicura, arrendevole; l'altra è curiosa, pasticciona, divertente e sempre pronta a cacciarsi nei guai, ma aperta al prossimo. Lena si è trasformata da una ragazzina spensierata a una donna che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, vorrebbe essere amata, ma non crede di meritarlo: “Ho sempre dato la colpa dell’incapacità di lasciarmi andare a quello che mi è successo” tanto che, quando ha avuto una relazione con un uomo sposato e più vecchio di lei.....“ pensavo che fosse il massimo a cui potevo aspirare”. Ma ha anche la volontà di volersi riscattare " Ho quasi trent'anni e una vita fatta di cocci che non riesco a mettere a posto. E' arrivato il momento di fermarmi e di guardare in faccia cosa o chi mi impedisce di farlo"
L’isola di Levura dove è ambientato il romanzo, “sembra galleggiare su una distesa d’acqua senza temere il fuoco del vulcano mezzo addormentato", è protagonista con i suoi colori, il suo mare, il paesaggio selvaggio, con il caos tipico di una località estiva invasa dai turisti " un giornalista del New York Times l'ha descritta come un piccolo paradiso terrestre, scatenando un  passaparola che l'ha consacrata come una delle dieci località top al mondo"
Ed è grazie a questo aspetto  che Lena cerca di rimettere in sesto le sue finanze: ha perso il lavoro che aveva come illustratrice, ha lasciato Roma e si è trasferita sull'isola, nella casa che suo padre le ha lasciato in eredità, e che custodisce tra le mura il suo segreto. Spera che l'atmosfera di Levura le porti ispirazione per le sue creazioni, ma dato che in qualche modo deve pur mantenersi, decide di affittare la villa e di trasferirsi nella dependance.
E come in tutte le isole che si rispettino non può mancare il faro: abitato questa volta dall'affascinante Tommaso (anche lui ha un segreto....): riuscirà a fare breccia nel muro che Lena ha innalzato intorno alla sua persona e al suo cuore?
Ci sarebbe tanto da scrivere per trasmettervi quello che il libro ha trasmesso a me, ma rischierei di rivelarvi il finale. Non vi resta che leggerlo per scoprire Lena e la sua tempesta.
Consigliatissimo 5/5
 

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