venerdì 3 maggio 2024

INTERVISTA ALL' AUTRICE NAIKE ROR: "House of love - serie Creed in Love vol.1"


In occasione dell'uscita di House of Love abbiamo intervistato l'autrice Naike Ror, venita a leggere cosa ci ha risposto.

Prima di tutto grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo per rispondere a qualche nostra domanda. 
  • Sei un’autrice molto prolifica e molto apprezzata, e dal self publishing sei approdata alla casa editrice Always publishing, con cui sono già usciti quattro tuoi romanzi: com’è stato questo passaggio?
Il passaggio è stato letteralmente calibrato soprattutto perché considero il self publishing non un'ultima spiaggia, ma la prima. Non cercavo una casa editrice per dare al mio lavoro una sorta di certificazione né per essere lanciata su uno scaffale in libreria senza cognizione di causa. Lavorare con Always Publishing è stato un passo studiato, ho atteso di avere la storia giusta che potesse incastrarsi al meglio con il catalogo della casa editrice, ho atteso di acquisire le giuste competenze per affrontare ogni aspetto professionale.
  • Dal tuo punto di vista, dato che li hai sperimentati entrambi, ci puoi elencare pregi e difetti dei due canali di pubblicazione?
I pregi del self sono quelli economici e di gestione totalitaria del lavoro; decidi tutto tu, quando, dove e come. I difetti sono che pubblicando da indipendente devi considerarti casa editrice di te stessa, quindi devi gestire le altre figure professionali con cui collaborare e la promozione.
I pregi della casa editrice sono diversi;  lavori in team, sei affiancata nel caso di difficoltà, ci sono persone che sanno già come muoversi e che hanno la responsabilità di aspetti che nel self devi gestire da sola. E proprio per questa ragione, è fondamentale essere certi di firmare con case editrici che ragionano sulla tua stessa lunghezza d’onda, altrimenti, passare la palla a qualcuno di cui non apprezzi il lavoro potrebbe diventare un incubo.
  • Al Festival Romance che si è appena concluso il tuo ultimo lavoro era disponibile in anteprima: che rapporto hai con gli eventi firmacopie, come ci prepara all’assalto delle lettrici che non vedono l’ora di conoscerti?
Il rapporto con i lettori è meraviglioso, soprattutto perché non pongo mai una barra divisoria tra loro e me. Io sono una lettrice tanto quanto loro, condiviso suggerimenti di lettura ed emozioni. Incontrare persone che hanno le tue stesse passioni è sempre un’iniezione di adrenalina che cancella delusioni e fatica.
  • Parlando sempre del nuovo libro, House of Love, quanto lavoro c’è dietro ad una storia così complessa? Qual è la tua routine di scrittura?
La scrittura è il mio lavoro, quindi la routine è facile e allo stesso tempo difficile da gestire. Facile perché ho l’intera giornata per scrivere, difficile perché, appunto, non si hanno orari. A volte scrivo di notte, scombussolando la routine. A volte ho il blocco totale e anche in quel caso scombussolo tutto. Spesso si pensa alla scrittura come un lavoro poetico, romanticizzato da gente che sui social eleva scrivere un libro a una composizione artistica, io credo invece che scrivere sia più un lavoro di artigianato. Ecco, se doveste immaginare cosa faccio, immaginatemi a piallare un tavolo; bello il risultato, ma dietro c’è fatica e mani distrutte.
  • Se dovessi intervistare i tuoi personaggi, cosa chiederesti a Essie e Cruz? Cosa ti risponderebbero?
Essie sono io, Cruz sono sempre io; non li intervisterei affatto. Consiglierei solamente un paio di sedute di terapia di coppia, così per imparare qualcosa sulla comunicazione verbale.
Per il resto andate in pace e uscite dalla mia testa.
  • Come si creano due protagonisti così?
Bilanciando bene e male, esclusività e inclusività partendo sempre da una base positiva. Per reggere una trama, due personaggi devono tenere alta l’attenzione e io devo fare un duplice lavoro; essere opposti pur essendo simili. altrimenti sarebbe difficile scrivere qualcosa che ha più di venti pagine.
  • Il libro è il primo volume di una serie: da autrice preferisci scrivere più storie legate fra loro oppure un romanzo unico?
Io ho la passione per tutto quello che è in secondo piano, quindi mi risulta naturale scrivere serie. Credo sia un mio pregio e un mio difetto quello di lasciare sempre le porte aperte. Ci sto comunque lavorando sopra perché voglio iniziare a limitare i danni e buttarmi sugli stand-alone puri ma essendo poco costante con le idee, se mi farai questa domanda tra due giorni la risposta sarà diversa.
  • Tornando alla tua carriera di scrittrice, come è cambiato questo ambiente negli anni? 
L’ambiente si è decisamente smaliziato. Quando ho iniziato io nel 2013/2014 si scriveva senza ambizioni diverse dal puro divertimento. Tantissime provenivano dal mondo delle ff di Harry Potter e di Twilight, vivevano in comunità senza scopo di lucro e senza conoscenza di editor o correttori di bozze. Era di certo un livello più basso, ingenuo e grezzo, ma era un ambiente puro. Adesso è vero che il livello di produzione è nettamente superiore, che chi si autopubblica si autoproduce investendo soldi, ma è anche vero che lo si fa con un obiettivo: arrivare in libreria. Ovviamente è lecito, però io resto vecchia scuola e penso che prima di rivolgersi a un agente letterario, prima di voler finire a scaffale, bisognerebbe fare gavetta e impegnarsi nel creare una community, a fare propria la scrittura e cucirsi dei paracaduti. Comprendo che la voglia di arrivare è tanta, ma i colossi di argilla impiegano poco a collassare su se stessi, di gente osannata in libreria e poi finita nel dimenticatoio ce n’è anche troppa.
  • Il romance adesso ha maggiore visibilità grazie soprattutto a Facebook, Instagram, TikTok, ma l’uso che alcune persone fanno dei media non sempre aiuta. Tu che rapporto hai con i social?
Ho un rapporto sano e consapevole. I social sono stati fondamentali nel mio lavoro e ho conosciuto tramite i suoi canali persone che fanno parte della mia vita. Non credo vadano demonizzati, semplicemente vanno rapportati alla vita reale. Certo che se sei un pazzo odiatore su Ig, difficilmente nella vita di tutti i giorni risulterai diverso. Sono lo specchio della società, dobbiamo farcene una ragione.

  • E da lettrice? Cosa c’è nella lista di Naike? Quale libro troveremmo adesso sul tuo comodino?
In questo momento troveresti una pila di libri che non ho tempo di leggere e che ogni tanto spolvero per sentirmi meno in colpa. Devo recuperare almeno una cinquantina di titoli tra cui l’ultimo della Shen.
  • Per chi non ti conosce, cosa consigli di leggere per entrare nel tuo mondo? A quale libro sei più legata?
Sono legata a tutti i miei libri e se proprio devo consigliare un libro da cui iniziare consiglierei Petali e spine. Salterai a piedi pari i primi libri che ho scritto e che pur essendo stati per me importantissimi, mi rappresentano poco, infatti tra qualche settimana verranno tolti dalla vendita. Devo tutto alle pubblicazioni prima del 2017, sono le uniche che rileggo, ma ormai hanno fatto il loro ed è giusto che tornino in un cassetto. Magari tra qualche anno li riprenderò, per adesso è bene così.


Per concludere, intanto ringraziamo ancora l'autrice per aver risposto alla nostra intervista e vi diamo appuntamento al 24 maggio per l'uscita in libreria del secondo volume della serie
House of Pain.
Il libro sarà in vendita in anteprima al Salone del Libro di Torino
 
BIOGRAFIA:
Naike Ror è una scrittrice italiana, nota nel panorama romance per aver pubblicato più di sedici romanzi in self publishing, che spaziano dal romance puro al romantic suspense, e dal contemporaneo al new adult. 
 
Nel 2022 Naike Ror ha conquistato per tre volte il primo posto della classifica digitale italiana e ha segnato il record di più di 80 milioni di pagine lette dei suoi libri dalle lettrici.
 
Tra le sue serie di successo: After Him, R.u.d.e. e la serie I colori dell’amore. Si definisce madre, spesso figlia, a tratti sorella e una lettrice compulsiva. È arrivata sugli scaffali delle librerie italiane grazie ad Always Publishing con l’appassionante saga moderna delle famiglie York e Lancaster: Petali e spine e Lacrime e stelle e con Alway be my baby. House of Love è il primo romanzo della serie Creed in Love, grande successo del self publishing che approda finalmente in libreria.

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