martedì 7 maggio 2024

REVIEW TOUR: "Rival Game - Wild Player New Generation vol.3" di Irene Catocci

Titolo: Rival Game
Autore: Irene Catocci
Serie: Wild Player new generation vol.3 (autoconclusivo)
Genere: Sport romance - New adult
Trope: Enemies to love - Emotional scars - Ricatto "d'amore"
Formato: Ebook - Cartaceo 
Disponibile in abbonamento Kindle Unlimited
Data di uscita: 2 Maggio 2024

“Nemici. Amanti. Siamo un vero casino.”

SCOTT
Giocare a basket è la mia priorità, sogno di diventare una stella dell’NBA da quando ho tirato il primo canestro e non lascerò più che qualcuno si metta tra me e la gloria. Mi sono reso ridicolo davanti agli occhi dell’intero campus e ho giurato vendetta contro la infame che ha osato ostacolarmi. 
 
Alya Hayes me la pagherà cara. Per un colpo di fortuna, so anche come.

ALYA
Ho chiaro in mente cosa voglio:
 
1) laurearmi con il massimo dei voti
2) restare fuori dai guai
3) essere un buon capitano per la squadra di roller derby.
4) restare lontano da Scott Henning: il suo sguardo mar dei Caraibi mi indispettisce, le sue parole mi umiliano  e le sue mani bruciano la mia carne come un’ustione. 
 
In più, quando siamo insieme è difficile restare coi vestiti addosso.
Sono tutti buoni propositi, ma c’è un problema. Per un ignobile gioco del destino, Scott mi ha in pugno e sono costretta ad accettare un accordo vergognoso da cui non posso fuggire.  
Non alzerò bandiera bianca senza lottare. Se è la guerra quella che vuole, che si prepari al massacro.
 
RECENSIONE:
Buon pomeriggio lettrici!!! Il blog vi propone oggi la recensione di una storia che mi ha tenuto compagnia nei giorni scorsi, ovvero l’ultimo lavoro di Irene Catocci.

Si tratta del terzo volume della serie “Wild Player - New Generation” dal titolo “Rival Game” in cui troviamo Scott e Alya, il primo è figlio di Pilar e Roho, protagonisti di “Fake Game” e mentre la seconda l’avete già conosciuta nel libro precedente, come spina nel fianco del nostro giocatore di basket.

Già perché, a differenza degli altri romanzi, qui Scott non gioca a football ma è un giocatore di palla-canestro con il sogno di entrare nell’NBA. Sogno che ha subito uno stop a causa di Alya o almeno è quello che lui pensa, con la ragazza che si dichiara più volte estranea a ciò che è accaduto.

Per questo tra i due non corre buon sangue, anzi Scott non vede l’ora di mettere in atto la sua vendetta, e un favore che lei fa ad un’amica, gli offre la soluzione su un piatto d’argento.

Scoprire qualcosa su Alya gli dà la possibilità di ricattarla e di godere di quella rivalsa su di lei che tanto aspetta. Ma la ragazza è un osso duro, una che lavora e che frequenta il college con una borsa di studio, non come lui che ha tutto quello che un ragazzo della sua età può desiderare.

Entrambi hanno comunque i loro scheletri nell’armadio, qualcosa che li rende vulnerabili, fragili e ciascuno dei due ha reagito in modo diverso, ma sempre indossando una maschera per mostrarsi agli altri.

Ed è stato facile affezionarsi di più a lei, una giovane donna che dietro alla spavalderia, dietro alla grinta con cui pattina, fa parte di una squadra di roller derby, si nasconde un’anima tormentata… Chissà cosa nasconde? Cosa l’ha resa la persona che è oggi.

E lui? Scott non mi ha convinto del tutto, almeno nella prima parte della storia, quella in cui cerca di attuare la sua vendetta: troppo arrogante, troppo sicuro di sé, il tipo da cui al liceo sarei scappata a gambe levate. Poi cambia, ma come e perché lo dovrete scoprire leggendo il libro.

La storia è sofferta per molti aspetti, le vicende dei due protagonisti non sono lineari e con un’evoluzione semplice, anzi, la strada per loro due è tutta in salita, sia a livello personale che come coppia. Si scontreranno più volte prima di avere un futuro roseo davanti.

Irene è riuscita a trasmettermi un sacco di emozioni contrastanti e il merito va al suo stile, alla sua penna che è maturata libro dopo libro. Il personaggio di Scott è complesso e la sua personalità ingombrante: buca le pagine e divide anche le lettrici in due fazioni, chi lo ama e chi come la sottoscritta lo avrebbe preso volentieri a sberle.
Alya come ho detto sopra l’ho amata subito, mi sono affezionata velocemente al suo personaggio e non ho mai smesso per un attimo di dubitare della mia scelta.
Lei ama disegnare ed è una passione che l’autrice ha trasmesso alla sua protagonista, mettendo qualcosa di sé tra le righe. Sono curiosa di vedere cosa Irene ha realizzato per la versione cartacea del libro. Ogni volume è sempre una sorpresa, oltre ad essere curato nei minimi dettagli.

A questo punto mi fermo, se cercate una bella storia un po’ sofferta e fatta bene, questa fa per voi.
Assegno al romanzo punteggio pieno, 5/5 stelle ben meritate. 

 

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