venerdì 1 luglio 2022

REVIEW TOUR: "Delitti all’imbrunire - Serie Le indagini del commissario Chiusano Vol. 3" di Letizia Triches


Titolo: Delitti all’imbrunire
Autrice: Letizia Triches
Serie: Le indagini del commissario Chiusano Vol. 3
Casa editrice: Newton Compton Editori
Genere: Giallo - Thriller
Pagine: 352
Formato kindle: 4,99 €
Copertina flessibile: 12,00 €
Store: tutti

Trama

Roma, agosto 1993. Umberto Villani, proprietario di una società di servizi turistici destinati a una clientela abbiente, viene trovato morto, immerso in una pozza di sangue, nel suo ufficio con vista sul Colosseo. Gli hanno reciso l’arteria femorale con un unico colpo mortale sferrato, a quanto sembra, con una lama affilatissima.

Il commissario Chantal Chiusano, intenzionata a trovare al più presto il colpevole, si dovrà confrontare con il complesso mondo del turismo romano: un ambiente di lotte sotterranee per aggiudicarsi gli appalti, di ambizioni sfrenate e di professionisti senza scrupoli. Sono in molti ad avere un movente per l’assassinio di Villani, che con le sue mosse spregiudicate, tanto nella vita privata quanto in affari, pare essersi fatto ben più di un nemico.

Da Ambra Venturi, una delle sue ex amanti, scomparsa da alcuni giorni, a Esther, la moglie ripetutamente tradita. Da Teresa Manni, la sua socia in affari, ad Alfredo e Luca Pardini, i suoi avversari più temibili. Per non parlare di coloro che si considerano truffati dai traffici poco chiari della vittima. Molte piste da seguire e poco tempo a disposizione: un caso che potrebbe mettere a dura prova l’intuito del commissario Chiusano.

Biografia dell’autrice
È nata e vive a Roma. Docente e storica dell’arte, ha pubblicato numerosi saggi sulle riviste «Prometeo» e «Cahiers d’art». Autrice di vari racconti e romanzi di genere giallo-noir, ha vinto la prima edizione del Premio Chiara, sezione inediti, ed è stata semifinalista al Premio Scerbanenco. La Newton Compton ha pubblicato Il giallo di Ponte Vecchio, Quel brutto delitto di Campo de’ Fiori, I delitti della laguna e Giallo all’ombra del vulcano, che hanno tutti come protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri; Delitto a Villa Fedora, Omicidio a regola d’arte e Delitti all’imbrunire, incentrati sulle indagini del commissario Chantal Chiusano.
 
RECENSIONE: 
Buon pomeriggio lettrici!!!
Dopo una pausa breve dovuta al lavoro e aimè anche al caldo impossibile di questi ultimi giorni, il blog torna a proporvi le sue letture, e lo fa con una delle ultime uscite in casa Newton Compton, ovvero il terzo volume della serie de “Le indagini del commissario Chiusano”, dal titolo “Delitti all’imbrunire”, dell’autrice romana Letizia Triches.

Leggo gialli e thriller da sempre, affascinata dai meccanismi che portano alla risoluzione del caso o del mistero da risolvere.

Quindi la trama di questo libro mi ha attirato sin da subito e la lettura del romanzo non è stata da meno: pur essendo il primo libro che affronto di Letizia, dopo poche righe ero già rapita dal suo stile e dai suoi personaggi.

Tutto inizia con qualcuno che ci racconta di sé in prima persona, aspetto che ritroveremo in alcuni altri capitoli: non è un segreto, né uno spoiler, affermare che si tratta della psicologa che la protagonista, il commissario Chantal Chiusano, ha già incontrato nel precedente volume e che avrà un ruolo anche questa volta. 

Da parte mia vi consiglio di leggere anche quello per non perdere nessuna sfumatura sul passato del commissario e per capire meglio il rapporto che c’è tra le due donne…
Il resto della narrazione è invece tutto in terza persona ma “visto” con gli occhi di Chantal. In quei capitoli possiamo capire cosa accade e cosa le passa per la testa, seguiamo le indagini secondo il suo intuito e le sue considerazioni.

Nei primi capitoli, oltre a mostrarci il delitto, ci vengono proposte le figure della vittima e delle persone coinvolte, direttamente o indirettamente, come la moglie, la socia in affari, la giovane amante, il rivale in ambito lavorativo e altri personaggi minori che in qualche modo hanno a che fare con le indagini.

Di tutti questi attori, l’autrice delinea non solo l’aspetto fisico o il ruolo, ma soprattutto definisce l’aspetto psicologico, emotivo e caratteriale, mostrando le mille sfacciature dell’animo umano.

Conosciamo poi anche due uomini, Giovanni ed Ettore: il primo è il medico legale, il secondo il collega e fidato braccio destro del commissario. Cosa c’è, oltre al legame professionale tra i due e Chantal, quello lo scoprirete strada facendo. 

La protagonista è una figura forte e fragile allo stesso tempo: in tanto adoro quando in questi ruoli c’è una donna, un commissario che dirige le indagini, e devo dire che l’autrice l’ha resa molto umana, molto simile a qualsiasi altra donna che lavora… e che si fa strada nonostante le difficoltà.

E adesso la domanda fondamentale quando si legge un giallo e siamo pronti a elaborare la nostra teoria: chi avrà ucciso il Villani? 

Io, un’idea, ho iniziato a farmela dopo aver letto con attenzione un buon terzo del libro e devo dirvi che, con soddisfazione, non ci sono andata poi così lontana, nemmeno a proposito della motivazione che ha spinto l’assassino a fare ciò che ha fatto.

Questo mi ha portato ad un’altra conclusione: il genere giallo/thriller richiede grande cura da parte di chi scrive, seminando qua e là indizi, che a volte ci portano sulla buona strada e altri sono fuorvianti. Sta al lettore attento capire dove conducono e trarre le proprie conclusioni. Ecco questo tipo di storie a mio avviso sono un ottimo esercizio per la mente…

Leggendo poi mi sono soffermata a valutare gli elementi che fanno da contorno alla storia e mi hanno fatto pensare che, una volta, durante un corso di scrittura creativa, qualcuno ha affermato che per essere a proprio agio, un autore dovrebbe attingere a ciò che conosce.

E in questo libro è evidente una parte del bagaglio culturale dell’autrice, docente e storica dell’arte: oltre alla moglie del protagonista che è una scultrice, l’arte la ritroviamo nel romanzo sotto forma di monumenti, luoghi che la protagonista visita assieme a Sara, la psicologa, oltre al lavoro della vittima direttamente legato alla cultura. 

Così come la conoscenza di Roma, la sua città, raccontata attraverso scorci che ci riportano lì per le strade e per i vicoli come se ci fossimo noi al fianco di Chantal.

Mi rendo conto di essermi dilungata molto a scrivere questa recensione, scritta di getto come non accadeva da un po’: il motivo?

Il genere giallo, così come il thriller, o qualunque altro testo che implichi un mistero da risolvere, generalmente non mi trasmette emozioni come accade con il rosa, a parte provare simpatia per il/la protagonista; quindi, sono portata ad analizzare di più il testo, la struttura, i personaggi. Ne esce una recensione più analitica e meno istintiva, dettata dalla testa anziché dal cuore… 

Il risultato? Una lettura soddisfacente sotto ogni punto di vista che merita il punteggio pieno. 5/5 stelle

Sono grata al blog Tre gatte tra i libri che hanno organizzato l’evento per avermi fatto scoprire l’autrice. Leggerò senz’altro gli altri suoi lavori.

 

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