martedì 10 settembre 2019

BLOG TOUR "Graffi(ti) di me e di te" di Arianna Venturino 3° TAPPA: INTERVISTA AUTRICE


 INTERVISTA AD ARIANNA VENTURINO
GRAFFI(TI)… DI ME E DI TE

Come è nato questo libro? Prendi appunti, carta e penna, oppure scrivi di getto?
Questo libro non era in programma, i personaggi hanno bussato alla mia porta e scalpitavano per uscire, non mi davano pace. Così ho interrotto le altre due stesure e ho dato ascolto a Luna e Christopher. Non sono una che prende appunti, vado di getto e mi faccio trasportare dai miei protagonisti 

Come scegli l’ambientazione, il luogo dove svolgere il romanzo? Ti affidi ad un ricordo, un sogno oppure un luogo del cuore?
Per GRAFFI(TI)…DI ME E DI TE ho scelto Londra dal profondo del cuore. Mi sono innamorata di questa città e dato che questo libro mi ha fatto perdere la testa (tanto da scriverlo in pochissimo tempo) ho voluto dargli un valore ancor più sentimentale.

Nel libro i due protagonisti affrontano il dolore: come lo affronti da autrice per immedesimarti nei personaggi e trasmetterlo ai lettori?
Mi lascio trasportare dalla tastiera, immagino di essere io stessa i protagonisti, faccio si che ciò che provano loro in quel momento lo provo io. Solo così, credo, riesco a dare quel sentimento di cui certi momenti e descrizioni hanno bisogno.

Il protagonista è un graffitaro, tu lavori nel settore se non ho capito male: quanto c’è di te nel romanzo?
Io lavoro nel settore grafico, però devo dire che l’arte mi ha sempre affascinata. Christopher voleva fare qualcosa di diverso dai classici lavori, un po’ come me. Ho voluto dare ai due protagonisti qualcosa di non scontato, qualcosa di personale. Sia il graffitaro che la batterista hanno dato voce alle loro passioni e credo che questo dovremmo farlo tutti, ascoltare ciò che vorremmo essere e lottare per diventarlo.

Scriveresti mai un romanzo sequel non previsto, perché te lo chiedono le lettrici?
Questo libro è una dilogia proprio perché non ero pronta a lasciarli andare con un solo volume, perciò penso che se mi dovessero chiedere un sequel potrei farci un pensierino!

Qual è il tuo genere letterario preferito, come lettrice e come autrice? C’è un genere che non scriveresti mai?
Amo il romance e il giallo come genere letterario, però non esito mai a provare nuove letture. Sostanzialmente mi rendo conto di leggere davvero di tutto, anche perché avendo un blog non mi volevo soffermare a un solo genere. Non riuscirei però mai a scrivere altro oltre il romance, seppur a volte mi viene da pensare alla scrittura di un fantasy o di un giallo, mi rendo conto di cadere sempre nella voglia di scrivere e parlare d’amore, l’amore che si vede nei film o l’amore in generale.

Ti sei ispirata ad una autrice/autore oppure un estratto o una citazione famosa per il tuo romanzo?
No, per questo romance posso dire di non essermi ispirata a nessuno.

Un aneddoto divertente che riguarda la stesura del romanzo?
Amo alcune parti del romanzo (che non svelo altrimenti farei spoiler) in sostanza, ci sono atteggiamenti della protagonista che mi hanno fatto morire dal ridere perché sono cose che farei anche io, infatti credo che faranno ridere anche i lettori!

Sensazioni provate quando hai scritto la parola fine?
Sollievo, paura e tanta, tanta felicità. Non è proprio la parola fine quanto un: “to be continued” dato che è una dilogia, però devo dire che l’emozione e la paura di dargli la luce, di farlo leggere da altre persone, mi ha dato una carica pazzesca!

Cosa ti aspetti dalla pubblicazione di questo libro?
Non lo so, è la mia prima vera esperienza in self publishing. Ho aspettative nella media, credo sia un libro che molti ameranno e che molti altri odieranno. Spero solamente che entrerà nel cuore di qualcuno quanto è entrato nel mio!


Intervista a cura di  Silvia DC blog Leggoancoradieciminuti

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