martedì 10 settembre 2019

RECENSIONE: "Onorevole proposta" di Laura Nottari


Titolo: "Onorevole Proposta"
Autore:
Laura Nottari
Editore:
Dri Editore
Genere:
Historical Romance
Formati disponibili:
ebook 2.99/ cartaceo 14.99
Lancio:
ufficiale 2 settembre

Sinossi:
Londra 1847
 
La vita del Capo Ingegnere Jeremy d'Ambray viene sconvolta dalla scabrosa morte del giovane figlio Conrad, ragazzo creduto morigerato, la cui perdita aprirà ferite, vuoti e sensi di colpa. Solo al funerale, davanti al pianto sincero di una certa Bianca Noyer, sconosciuta male in arnese, l'ingegnere si deciderà ad affrontare la sconvolgente verità su suo figlio, e a farsi carico degli errori del ragazzo.
Scendere a patti con l'inatteso dono che nasconde Bianca, lavoratrice forte e spigliata, per il freddo Jeremy non sarà cosa facile, ma doverosa. E l'ostinazione con la quale la donna assedierà la corazza dietro la quale lui si è barricato, sconvolgerà equilibri emotivi e onorevoli intenti.
Un contratto e due firme, la ferma promessa di un uomo cesellato da ambizione, lavoro, doveri e aspettative sociali da incarnare.
Affetto, amore e famiglia, la risposta di una donna senza fronzoli, con un nipote a carico e abituata a guardare solo avanti.
Un progetto ben architettato, imbastito unicamente per il bene di qualcun altro.
Il piano di una vita, per chi alla vita deve ancora venire.

Nella Londra di metà Ottocento, tra i confini sfocati di nobiltà e borghesia, in una società senza volto dove il cambiamento corre più veloce di una locomotiva, tra contratti stipulati da industriali senza scrupoli, affetto e amore possono essere l'unica panacea di cui il cuore di un borghese solitario abbia bisogno.
E l'onore l'unica bussola a dirigerne i passi.


RECENSIONE 

Buongiorno e benvenute a tutte, oggi parliamo dell'ultimo lavoro di Laura Nottari "Onorevole Proposta" edito dalla DRI Editore, che ringrazio per avermi fornito la copia del libro.
Devo ammettere che mi sono trovata in difficoltà, per la prima volta non so cosa scrivere in una recensione, la bravura dell'autrice è arrivata a me prima che iniziassi a leggerlo, le aspettative erano altissime e non avendo mai letto altro di suo, mi ha lasciato senza parole.  Non che il libro sia brutto, anzi, la storia è molto bella, ben documentato il periodo storico, ben caratterizzati i personaggi. Non aspettatevi un romanzo regency, perché non lo è, non cercate un romanzo pieno di cliché perché qui non ce ne sono.

Si tratta di un romanzo storico ambientato nel 1847, in piena età vittoriana, e i protagonisti di questa storia non sono né Lord, né Lady, anche se qua e là ne appare qualcuno, ma due persone comuni:  un imprenditore, un borghese ricco, un uomo che comunque lavora, e che ha bisogno dell'approvazione della nobiltà per considerarsi rispettabile;
    un Impari della Nazione come si definiva scherzosamente lui stesso, che aveva costruito con bravura e talento la propria vita, arrivando a camminare a testa alta tra duchi, conti e nobiluomini? Un uomo che, non appena sbucato da Oxford laurea alla mano, aveva fondato una delle società più redditizie del paese e su di essa aveva costruito la propria fortuna?
e una donna che lavora, un lavoro umile, per mantenere se stessa e il nipote che crede rimasto orfano, che per vivere, lavora grazie ai vizi di quella stessa nobiltà e che un giorno incrocia la sua vita con quella dell'uomo che lavora.
    Si fermò, o meglio inchiodò, quando si accorse che c’era qualcuno presso la tomba, e la riconobbe a colpo d’occhio. China sulla lastra, intenta a liberarla a mani nude dalla neve, c’era la donna che aveva tentato di avvicinare il giorno delle esequie.
Jeremy D'Ambray è un uomo tutto d'un pezzo, che ha fatto del salvaguardare la sua rispettabilità una ragione di vita, un uomo di ferro come lo ha definito qualcuno. Vedovo, perde l'unico figlio, in un modo per lui scandaloso e inconcepibile: viene ritrovato morto in un bordello.
    Un uomo che aveva appena perso l’unico figlio in un luogo nel quale lui non avrebbe mai nemmeno infilato la punta della scarpa.
Quando scorge una affranta Bianca sulla tomba del figlio, perde un po' della sua compostezza e quando scopre  che la stessa ha un segreto da nascondere, beh, lui prende una decisione: farsene carico,  avere cura di lei, e del bambino che porta (suo nipote) come se fosse suo.

Non sto a raccontarvi altro della trama, perché è complessa, piena di imprevisti, di dolore, di amore, di consapevolezza e di vendetta, e rischierei ad ogni parola di fare spoiler.


Questo libro va letto con calma, assaporato in ogni sua sfaccettatura,: ci mostra uno spaccato dell'epoca vittoriana, in cui la borghesia prende forza, i nobili cominciano a capire che per sopravvivere dovranno iniziare a guardare il mondo con altri occhi; compaiono le prime lotte sindacali, e le prime leggi a tutela dei lavoratori sopratutto minori.

Ci sono anche le regole del Ton, l'aristocrazia, che in modo più o meno marcato condizionano la vita di Jeremy: la reputazione da proteggere, l'immagine di persona rispettabile, il rispetto del lutto.

Tutto questo verrà messo in secondo piano per Bianca, per quel sentimento che prova per lei come non lo ha mai provato per nessun altra prima d'ora. E la famiglia, l'amore e il calore della propria casa verranno prima di tutto, anche di se stesso.
    “siete l’uomo più pazzo, onorevole, stolto e coraggioso che abbia mai conosciuto. Non abbiatevene a male, ma siete anche parecchio ingenuo. Se la storia dovesse venir fuori, per voi sarà finita. Passi un matrimonio riparatore, perché questo si vociferava su di voi, passi che sia stato celebrato durante il lutto, ma Dio santo, non certo una relazione così...”
Ci sono molti personaggi secondari, le cui storie gravitano intorno a quelle dei protagonisti: c'è Max il nipote di Bianca, che tutti credono orfano, c'è la madre di D'Ambray, Lady Cecille, che si ricrederà molto sulla nuora, e c'è la Contessa di Rovington con i suoi figli, che i più l'hanno conosciuta in "Corrispondenza Imperfetta", il precedente romanzo di Laura Nottari. 
Il romanzo mi è piaciuto molto, nonostante mi abbia suscitato emozioni differenti, e quando sono arrivata alla parola fine, beh, avrei voluto che ci fosse stato qualche altro capitolo da leggere, per godere finalmente della felicità ritrovata di questa famiglia. Spero che Laura, un giorno, decida di raccontarci la storia di Maximillian, cosi scopriremo come se la sono cavata Bianca e Jeremy.

Spero di avervi convinto a leggere questo romanzo, io lo rifarò di sicuro, con più calma.
Voto 4,5/5 

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