mercoledì 9 ottobre 2019

RECENSIONE: "Come il sole all'improvviso" di Karen Morgan


Titolo: Come il sole all'improvviso
Autrice: Karen Morgan
Genere: New Adult
Editore: Self Publishing
Ebook: 0,99€
Disponibile nel programma Kindle Unlimited
Cartaceo: Prezzo da definire
Data di uscita: 9 Ottobre

Trama: 

Paul Robinson è un giocatore di basket della Garfield High School.

Bello.
Sexy.
Popolare.
 

Queste sono le tre parole che potrebbero rappresentarlo. Ma un giorno qualcosa è cambiato. Si è avvicinato a me. Ha parlato a Stecca, la ragazza che tutti giudicano, ma che nessuno conosce. Lui è stato l’unica speranza in un mondo marcio. Paul Robinson è stato la luce in un cielo che sembrava destinato a essere grigio per sempre. Paul Robinson non è uno qualunque. E io, April Johnson, non sono più una qualunque.

RECENSIONE

«Paul Robinson, tu sei un alieno.»  «Perché?» 
«Sei un giocatore di basket, popolare e bello, non sei stronzo e sei mio amico. Da dove diamine vieni fuori?» 

Buona serata a tutte voi, oggi il blog partecipa alla 1° tappa del review party dedicato al nuovo romanzo di Karen Morgan “Come il sole all’improvviso”

Si tratta di uno Young Adult e i nostri protagonisti sono April e Paul due studenti della Garfield High School. 

Sono due persone apparentemente diversi: April ha perso i genitori a 16 anni e ha colmato il vuoto e il dolore che hanno lasciato con il cibo. Lei non è grassa però, anzi i suoi compagni la deridono chiamandola “Stecca”, perché il suo problema con il cibo è forse quello più grave e doloroso: è bulimica.  

Paul è ricco, bello, ed è un atleta della squadra di basket del liceo, lui una famiglia ce l’ha, ma solo in apparenza, perché suo padre che fa l’avvocato, tradisce la moglie con la segretaria come nei migliori cliché, e la madre consapevole di tutto non si ribella, per mantenere la facciata ed evitare lo scandalo. Ma allora cosa porta April e Paul sulla stessa strada? Andiamo a scoprirlo.

A scuola, April è presa di mira per il suo aspetto fisico, e gran parte dei suoi compagni la insulta quasi ogni giorno, soprattutto le ragazze della squadra delle cheerleader e i ragazzi della squadra di basket compagni di Paul. Lui l’ha già notata, si è accorto di quanto sia schiva e sfuggente, del fatto che lei spesso si isola dagli altri, e che non ha amici a parte Rose, che si è fatta strada conquistando poco a poco la sua fiducia.

A un tratto Rose mi prende la mano e mi fissa dritta negli occhi. «Non sei tenuta a parlarne se non vuoi.» Fa una pausa. «Se invece vuoi, d’ora in avanti io sarò la tua più grande ascoltatrice. Io sono qui.» Ingoio a vuoto e il mio cuore si ferma un attimo. Non so più quanto tempo sia passato da quando una persona, che non fosse mia zia, mi abbia detto queste parole. «Grazie Rose, per essere mia amica.» «Grazie a te per permettermi di esserlo.»

Poi un giorno accade che Paul assiste all’ennesimo episodio di bullismo nei suoi confronti e decide inaspettatamente per tutti, di prendere le sue difese. Da quel momento in poi Paul farà attenzione a tutto ciò che la riguarda, riuscendo a capire che lei non ha più i genitori e il suo problema con il cibo.

Mi rivolge un lieve sorriso e si allontana. Lo studio andare via, per ricatturare la sua attenzione: «Comunque il mio nome è April Johnson, non Stecca.» Lui mi guarda. «Lo so. Io sono Paul Robinson.» «Sì, lo so anche io.» Mi sorride. «Allora ciao, April Johnson.» E se ne va. Conosciamo bene i nostri nomi, frequentiamo le stesse lezioni, ma solo adesso è come se ci fossimo presentati per davvero. Prima non c’eravamo mai rivolti la parola. Per la prima volta un ragazzo di questa scuola mi parla come se fossi una persona normale. E conosce il mio nome.
Lui alla fine è un bravo ragazzo, molto diverso dai suoi amici, per cui gli sta molto a cuore la situazione di April, cercando di proteggerla, arriva a minacciare i suoi stessi compagni di squadra. 
Vado sul suo profilo, ha poche foto e pochi amici. Ha più foto di paesaggi, immagini astratte e qualcuna di sé con una citazione di qualche libro o poeta. Però poi noto una foto in particolare, l’unica che ha tanti mi piace e commenti. C’è April con quelli che sembrano i suoi genitori. Leggo la descrizione: Siete la mia famiglia, voi sarete sempre la mia famiglia. Accanto alla frase un cuore. Sento una morsa stringermi lo stomaco, leggo i commenti e sono tutti tristi, addirittura qualcuno le ha scritto “condoglianze”. Adesso mi sento ancora più in colpa di prima, mi sento male anche per i miei compagni, per quello che le fanno passare ogni giorno. Questa ragazza ha perso i genitori, non oso immaginare il dolore che si porta dentro. Non ci penso un secondo di più che accetto la sua amicizia.

All’inizio lei reagisce male, ma piano piano anche Paul riuscirà a conquistare la sua fiducia. 

Io mi fermi qui, ho già svelato molto, ma dovevo incuriosirvi, il mio scopo è quello di convincervi a leggerlo. non ve ne pentirete.


La storia è scorrevole, è scritta in prima persona a capitoli alterni, dal punto di vista sia di April che di Paul; non sono presenta errori, nemmeno quelli di battitura, e rispetto ad altri ebook ricevuti come blog, l’ho trovato in una versione veramente perfetta.


Di questo romanzo mi sono piaciuti molti i personaggi, e in alcuni casi mi è capitato di associarli ad alcuni personaggi di celebri film, quasi come se  l’autrice avesse voluto fare delle citazioni.

April mi ricorda per certi versi Carrie, la protagonista bullizzata dell’omonimo romanzo di Stephen King.

La zia Ellen, ricorda Mary Parker, la zia di Spider-Man interpretata da Marisa Tomei, anche in questo caso la zia fa le veci dei genitori che non ci sono più.

Anche la squadra delle cheerleader, soprattutto Lisa, ricorda molto le compagne di classe di Carrie, in cui la famosa scena della doccia, si ritrova con la scena del corridoio, in cui Paul difende April.

E per ultimo il personaggio della preside, non so perché mi ha fatto venire in mente quella mitica del film Grease.

In generale tutte le scene di bullismo di cui è vittima April, mi hanno ricordato quelle celebri del romanzo Carrie.


In conclusione ho trovato questo romanzo gradevole, godibile e delicato: affronta i temi, come quello del bullismo, della bulimia e l’aspetto psicologico che ne deriva in maniera competente, e  in alcuni passaggi è quasi terapeutico. Sotto questo aspetto, il personaggio di Paul è molto maturo per la sua età. 

Consigliato, sia per chi ama le storie con ambientazione Young Adult che per chi ama quelle di riscatto.

Buona lettura. 

Voto 4/5

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