domenica 20 ottobre 2019

RECENSIONE: "Ti dirò di me (Segreti Vol. 1)" di Zoe Clark

SINOSSI

Bianca ha quasi 18 anni. È cresciuta in un piccolo paesino fuori Roma.
È un’adolescente acqua e sapone, senza troppi fronzoli per la testa, e con i piedi ben piantati per terra.
Ha un solo obiettivo, finire il liceo, partire per uno scambio culturale negli Stati Uniti e poi frequentare l’Università di Roma.
Bella, allegra e spensierata, è in attesa di vivere l’evento dell’anno, il ballo studentesco di fine liceo, salutando così la spensieratezza di quell’età.
E se il giorno più bello si trasformasse in una terribile tragedia?
Un giorno, un dolore crudele, che la marchierà e la torturerà per tutta la vita.
Fino a quando non incontrerà lui, Steve, che cercherà di conquistarla abbattendo i muri che la proteggono.
Un angosciante segreto. 



RECENSIONE

Bentornate a tutte, oggi il blog si occupa del nuovo romanzo della bravissima Zoe Clark “Ti dirò di me”. Si tratta di una storia delicata e coraggiosa in cui l’autrice tratta con maestria un tema difficile come quello della violenza sulle donne, e di come la protagonista Bianca sia riuscita ad andare avanti celando al mondo il suo segreto.

La nostra storia inizia nel prologo, ambientato sette anni prima, durante la festa per il ballo studentesco in cui assistiamo a quello che accade raccontato in modo velato dalla stessa Bianca che ci fa percepire tutto il dolore e la paura per quello che ha subito.
Ma andiamo con ordine. Come abbiamo detto ritroviamo Bianca sette anni dopo l’accaduto e la scopriamo per forza di cose molto cambiata, non è più la ragazza spensierata che era un tempo, ma una persona adulta, più forte e più sicura che cerca di affrontare la vita e andare avanti senza rinunciare a divertirsi.
Io sono cambiata, eppure c’è una cosa che è rimasta immutata, la mia passione per la musica, il mio senso di libertà quando ascolto una canzone, quando la ballo. È come se tutte le mie angosce svanissero, come se creasse un muro nella mia mente, facendomi restare sola con me stessa. ...... Nessuno sa quello che ho passato, cosa mi ha portato a non fidarmi dell’altro sesso. Cosa mi porto dietro. Un bagaglio più grande di me, che nessuno può capire. Il mio passato mi ha fatto diventare qualcosa che non ero, e quello che ero non tornerà mai più.
Ad una cosa però Bianca ha rinunciato: ha perso interesse per gli uomini e quello che rappresentano, quello che le è successo l’ha portata a non fidarsi più dell’altro sesso.
Ha comunque delle amiche fra cui Sophia con cui si conoscono fin da bambine, ma che non conosce il suo segreto, e Claudia la vamp della situazione, non molto simpatica a Sophia per i  suoi modi sfacciati.

Bianca fa un lavoro che le piace, lavora per la redazione di una testata di gossip e come freelance per un giornale locale. Sarà il suo lavoro a farle incontrare Steve Grimaldi, appena arrivato in città in qualità di nuovo capo di un’importante azienda energetica, perché dovrà riuscire ad intervistarlo.

Ma non sarà facile. L’incontro con Steve metterà a dura prova la sua pazienza, lui l’ha già notata in un locale durante un’uscita tra Bianca e Sophia, e le ha offerto da bere. Se non fosse stato per Sophia però lei avrebbe rimandato al mittente lo champagne. Quando se la trova davanti il giorno dell’intervista, non si aspetta di trovare di fronte a se un osso tanto duro, più Bianca cerca di essere professionale, più Steve la mette in imbarazzo e cerca di farla parlare di se.
«È sempre così agitata durante le sue interviste?» rimango sbalordita, IO, agitata? Siamo qui da due ore senza aver concluso, più che agitata, sono stremata. «Senta non sono affatto agitata, sto solo svolgendo il mio lavoro di giornalista, e se permette, vorrei almeno avere la sua intervista entro stasera, visto che sono qui per questo». Tiè ancora, super montato. Non è che tutti rilevano società in fallimento facendo miliardi. «Entro stasera eh? Bene allora ancora c’è un po’ di tempo a disposizione» dice con un ghigno sul viso, guardandomi dritto negli occhi, come se fosse soddisfatto, o avesse vinto il Nobel. La mia pazienza sta sfiorando il limite del sopportabile. «Mi scusi signor Grimaldi, oltre a lavorare duramente, ho una vita al di fuori di Pretty Vip. E sa, vorrei anche approfittare di questo, quindi, mi scusi, ma è arrivato il momento di finirla di giocare». Ricalco con impazienza e nervosismo ma sempre sorridendo. Mi rendo conto che sto diventando scorbutica e poco professionale, ma quest’uomo fa uscire il peggio di me sabotando il mio autocontrollo.
Non capisce per quale motivo lui sia cosi insistente, quindi cerca di mantenere la calma e risponde per le rime a quello che secondo lei è solo uno sbruffone. La situazione però sembra quasi sfuggirle di mano, perché non solo Steve le propone di proseguire l’intervista invitandola a cena, ma come un vero e proprio stolker se lo ritrova ovunque.
«Posso farle una domanda?» «Certo che sì Bianca e, io sono Steve». «Ok, Steve, perché?» «Cosa perché?» «Perché questo pressing che rasenta lo stalking? Perché io? Perché non un’attrice, una cantante o una modella che sono tanto di moda nel tuo mondo e senza dubbio molto più affascinanti di me e disponibili a far parte del tuo harem?» C’è uno strano silenzio, ma sento che accelera il respiro e la sua voce risuona quasi rabbiosa nella risposta. «Tre cose. Punto primo: Non ho un harem, non saprei neppure come gestirlo, troppe donne e avrei sempre un continuo mal di testa.
Ovviamente non posso raccontarvi tutto il romanzo, per apprezzarne tutte le sfumature dovrete leggerlo, con calma.
Ma non aspettatevi una storia alla Christian Grey, in comune hanno solo “tutto cominciò con un intervista” e l’aria da maniaco del controllo di Steve: troverete invece una delicata storia d’amore, con un finale, beh da leggere....

Il romanzo mi sembra ben scritto, piacevole nella lettura e scorrevole, privo di errori grammaticali: io non ho le competenze tecniche per analizzare un testo alla ricerca di errori di sintassi o altro, ma questa storia mi sembra un lavoro ben fatto.

Ho ammirato molto il personaggio di Bianca, è coerente con se e il suo passato, senza imprevisti né scossoni e come mi ha confessato l’autrice, non voleva che fosse un personaggio comune. Al contrario di Steve che vi sorprenderà, dopo due terzi del romanzo avrei voluto strozzarlo. Gli altri personaggi sono ben delineati e Sophia beh, è l’amica che tutte vorremmo avere, mentre Claudia verrà fuori per quello che è.

Ci sono un paio di eventi che mi hanno messo la pulce nell’orecchio e mi hanno fatto riflettere, ma non vi svelo nulla, vediamo se li noterete anche voi. E tenete d’occhio Ivan.
Ho letto questa storia in due ore, divorata dalla curiosità di scoprire come sarebbe finita. Anche questo è uno di quei libri che ti rimane appiccicato addosso e non vedi l’ora di sapere come e se i protagonisti avranno altro da dire.
 
Ringrazio l'autrice per avermi fornito la copia ebook del romanzo, ma soprattutto per la pazienza con cui ha atteso la recensione.

Voto 5/5


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