martedì 29 ottobre 2019

RECENSIONE: "Bikers, una rossa tutto pepe" di Giampietro Pegoraro



SINOSSI:
Per gli appassionato di moto, per gli amanti dei bambini, per chi non ama la violenza, per chi sogna sempre un lieto fine.

Marco Rinaldi è un giovane vedovo di trentun anni, alto, fisico asciutto e atletico, occhi azzurri chiari, quasi grigi. Sua moglie è morta da qualche anno lasciandolo con una bambina piccola di cinque anni: Sofia.
Lui è un consulente finanziario, tranquillo e posato; sta ancora soffrendo per la morte di Alice, ma per il bene di sua figlia deve riprendere a vivere.
Lei è un angioletto dai riccioli d’oro, vispa e intelligente; stravede per la sua maestra: Stella.
Stella Marini, ventotto anni, occhi di un profondo verde mare. È un tipetto tutto pepe, come preannunciano i suoi lunghi riccioli rossi, quasi un maschiaccio. Ha appena iniziato a lavorare come maestra d’asilo. Suo padre è un preparatore di moto da corsa e lei ne ha presa la passione.
Con la sua Yamaha sfreccia veloce per le montagne del Vicentino. Non aveva mai conosciuto il papà di quell’amore di bambina. Finché un giorno, loro due s’incontrano, in modo un po’ casuale e battagliero, su una strada di montagna: e iniziano a conoscersi.
Nel trascorso di Stella c’è una storia finita male con John, un motociclista Italo-Americano prepotente e violento. Lui non ha mai accettato che lei abbia messo fine alla loro relazione. La rivuole: Stella è sua!
La storia tra Marco e Stella è aiutata dal destino, un destino veramente assurdo che li fa rincontrare nel modo più incredibile e immaginabile.
Con la compagnia dei loro amici e colleghi Carlo e Paola, vivono varie avventure scoprendo piano piano l’amore e la passione.
Non mancano due mamme ansiose e stressanti, con l’istinto da Sherlock Holmes, un fratello iperprotettivo e impiccione e una paesaggistica stupenda che si snoda tra le provincie di Vicenza e di Trento.
John e i suoi due fedeli scagnozzi si scontrano più volte con Marco: minacce, pugni, agguati; sino ad arrivare al rapimento.
Il sentimento che sta nascendo in Marco lo porta a essere protettivo nei confronti di quel peperino di Stella. Lui non è violento di natura ma John cerca la vendetta e costringe Marco a difendersi.
Tutto può essere sopportabile per Marco, finché non gli toccano il suo bene più prezioso: Sofia.

RECENSIONE 
Marco:
All’improvviso vedo nello specchietto retrovisore il fanale acceso di una grossa moto, un casco integrale nero con la visiera fumé, il solito giubbotto nero con le frange e la classica aria da: “Togliti di mezzo, imbranato”......
È una grossa Yamaha YZF-R1 da 1.000 cv. blu con il logo della marca bianco. Un gioiellino se guidata bene, non da quel deficiente che stava quasi per farsi ammazzare per superarmi, e per cosa poi: due curve? Il tipo è sceso di sella e mi gira le spalle, mi avvicino ancora un po’ incazzato e gli batto un paio di colpetti alla spalla destra. È più basso di me, forse un metro e sessantacinque, ma con quel suo giubbotto largo potrebbe avere due bicipiti da paura; meglio essere cauti. Lui si gira e solleva la visiera fumé del casco. Mi mancano le parole. La rabbia è sfumata come nebbia al sole, la lingua è secca e rimango a guardarla come un deficiente. Sì, avete capito bene: guardarla.
Stella:
Adesso ho appena passato il paese di Carbonare, sono qui sulla statale del passo e mi trovo un incapace davanti, gli sto dietro un po’ e osservo la superba auto che guida: una Audi R8 5.2. Cazzo, un’auto del genere può toccare i 300 km/ h, e invece tocca a me trovarmi questo impedito davanti che sfiorerà appena i 50 km. La strada purtroppo è una continua curva e il sorpasso un po’ azzardato......  Sento nel ghiaino qualcuno che si avvicina e subito dopo avverto due colpetti sulla spalla; mi giro e mi trovo un tipo davanti dallo sguardo corrucciato; alzo la visiera oscurante per vederlo meglio. É un bel ragazzo, alto, capelli un po’ mossi, di un colore castano chiaro; i suoi zigomi sembrano cesellati da uno scultore del rinascimento. Ha il naso forte e dritto, una mascella ben delineata e una bocca che avrebbe avuto bisogno di una targhetta di avvertimento: “pericolo!”  È assolutamente un maschio superbo. Peccato per gli occhi coperti da un paio di Ray-Ban verde scuro con montatura dorata. Si sa, l’occhio è lo specchio dell’anima e mi sarebbe piaciuto vederli. Neanche mi avesse letto nel pensiero, con un gesto quasi calcolato, lentamente se li toglie. Sono rimasta paralizzata, non riesco a smettere di guardare quelle iridi azzurro chiaro, quasi grigie… sembrano due occhi di ghiaccio, solo che al momento stanno sprigionando un calore che mi sta’ sciogliendo.

È così che si incontrano per la prima volta Marco e Stella, lungo la strada panoramica che porta al lago di Caldonazzo, nel piazzale di quello che inconsapevolmente è il bar preferito di entrambi; il loro è inizialmente uno scontro verbale, ma poi si trasforma in un vero e proprio colpo di fulmine. Marco non potrà più fare a meno di quegli occhi verdi, di quei capelli rossi; così come Stella non riesce più a dimenticare due iridi color ghiaccio, che la scaldano.
Tra loro scatta subito qualcosa, e complice un temporale improvviso, finiscono per passare assieme la giornata: Stella convince Marco ad accompagnarla da suo fratello Luca che non vede da mesi.
“L’incontro con Marco mi ha lasciato confusa, meravigliata, è successo tutto così all’improvviso, non mi era mai capitato prima. In meno di dieci ore ci siamo affrontati, conosciuti, fatto colazione assieme e ho lasciato la mia moto, cosa impensabile, per salire sulla sua auto. Abbiamo pranzato a casa di mio fratello come fossimo una famiglia: “meglio che non dica una coppia”. Gli ho confidato cose che non ho detto neanche ai miei, l’ho salutato con un bacio e… non gli ho neanche lasciato il mio numero. Che imbranata, il mio dannato orgoglio: e ora? Che faccio?”
Il passato di entrambi però ne condiziona il presente, e il modo che hanno di affrontare gli eventi.
Marco è ancora giovane ed è già vedovo. In passato è stato un pilota di rally e adorava correre in moto. Dopo un brutto incidente in una gara, in cui un amico perde la vita, decide di abbandonare le corse; qualche anno dopo anche sua moglie muore in un incidente stradale e da allora si è chiuso in sé stesso, pensando solo al lavoro e alla sua bambina, Sofia, che adora la sua maestra, una “stella dai capelli rossi”.
Stella ha un passato da ribelle, da sempre appassionata di moto, appena può permettersela, ne acquista una con i risparmi del suo lavoro. E decide di unirsi ad un gruppo di bikers; all’inizio tutto sembrava divertente, ma quando capisce che il leader John è un tipo violento decide di lasciarlo. In fondo è una brava ragazza, adora i bambini a cui insegna all’asilo e la sera continua a lavorare nel bar dove ha iniziato quando era ancora una studentessa, per pagarsi gli studi.
E sarà proprio il passato di Stella, a mettere a rischio il rapporto nascente tra lei e Marco: John non si è mai rassegnato a non averla più al suo fianco, non accetta che sia stata lei a lasciarlo e la rivuole con sé ad ogni costo, anche mettendo in pericolo la vita di una bambina.
Ma la determinazione di entrambi, con la complicità degli amici e delle loro famiglie avranno la meglio su John e i suoi scagnozzi, che come nel migliore cliché, si è circondato di due incapaci, per fortuna.
In questa storia emergono, come fondamentali, anche i personaggi secondari, soprattutto quelli positivi. Il legame con la famiglia e gli amici appare molto forte: Marco adora sua madre, è l’unico familiare che gli rimane ed è colei che si occupa di Sofia, e che tifa per la storia con Stella.
Stella ha una famiglia molto unita, anche se un po' impicciona: suo padre gli ha trasmesso la passione per le moto, e l’ha assecondata quando ne ha voluto acquistare una. La mamma a cui è molto legata, a volte la considera ancora una bambina. Poi c’è Luca, suo fratello maggiore, che con lei è sempre molto protettivo, nonostante adesso abbia una famiglia sua e vivano lontani. E infine, non meno importanti, ci sono Paola, la migliore amica e collega di Stella e Carlo il miglior amico nonché collega di Marco. (Tra loro nascerà qualcosa, magari potrebbe essere la trama di un altro romanzo).
La storia è bella, appassionante, ma mi fermo qui altrimenti vi racconto tutto il libro, ma una cosa devo aggiungerla.
Avevo già letto qualche “romance” scritto da un uomo, ma si è sempre trattato di romanzi scritti a quattro mani, in cui la parte del protagonista maschile aveva la voce dello scrittore, mentre la protagonista femminile quella della scrittrice. Invece questo romanzo, è il primo che mi capita di leggere scritto interamente da una “penna” maschile e devo dire che mi piace, anche se la protagonista è un po' maschiaccio, lo scrittore ha ben delineato i sentimenti e le emozioni di entrambi, cosi come i pensieri e le emozioni di una bambina. La storia è scorrevole, ben strutturata, verosimile, e se devo trovare un difetto, l’unica nota stonata è che Stella si fida immediatamente di uno sconosciuto, ma pensandoci bene chiunque di noi quando si innamora, finisce per fidarsi di qualcuno che non conosciamo. Belle anche le descrizioni del paesaggio, non ho mai visitato i luoghi dove è ambientato il libro, ma leggendolo sembra di esserci stati.
Da leggere 
Voto 4/5

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