mercoledì 23 ottobre 2019

INTERVISTA: Simona Liubicich autrice di "CYPER (Rockstar Legend Saga Vol. 1)"


ROCKSTAR LEGEND SAGA VOL 1.
CYPHER

SINOSSI
Che cosa possono avere in comune un’anestesista disillusa dalla vita e una star del rock? Niente... o forse più di quanto immaginano. Dopo un incontro-scontro all’ospedale San Camillo di Roma, la vita di Sofia De Sanctis si ribalta. Accettare di diventare un membro dello staff medico durante il tour dei Death Scream, la rock band più famosa del mondo, è tanto allettante quanto pericoloso, ma Sofia non si è mai tirata indietro davanti a nulla. Non sa ancora che questa decisione stravolgerà tutta la sua vita tra ritmi incalzanti, musica travolgente, soprattutto un sentimento che si farà strada dentro al cuore, contro ogni razionalità e ciò in cui crede. Cypher Blackwing, il frontman del gruppo, è tutto quello che le donne sognano: bello, dannato e perverso.
Esiste il posto per un amore vero in un mondo così al di sopra delle righe, corrotto fino all’osso e pieno di insidie e soprattutto ci si può innamorare a prima vista di un uomo apparentemente degenerato? Sofia vuole qualcosa che forse lui non sarà mai grado di 
darle...

INTERVISTA AUTRICE

Ringrazio prima di tutto Simona per la sua disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato. Nelle domande seguenti ci parlerà si se, delle sue passioni e di questo nuovo romanzo "Rockstar Legend Saga" che personalmente aspetto con impazienza. Ho da poco, avuto modo di leggere un altro suo lavoro, "La mercante di ricordi" e non vedo l'ora che esca questo. Abbiamo anche gli stessi gusti musicali, quindi credo che questo romanzo mi piacerà un sacco.

Per chi non ti conosce, da quale tuo libro dovrebbe iniziare a leggerti?
Ovviamente dal primo: la saga Regency di Mondadori Harlequin, che coinvolge in tre romanzi, tre personaggi maschili collegati tra loro: Simone, Guglielmo e Rafat. Il primo libro, dedicato a Simone Aldobrandini e Costanza Balbi, è SEDUZIONE E VENDETTA.

Come è nato questo libro? Prendi appunti, carta e penna, oppure scrivi di getto?
Di solito scrivo di getto, di pancia, annotandomi poi le cose sul mio inseparabile Moleskine. Ma non è detto: in questo lavoro ho dovuto fare una sorta di scaletta perché si collegherà agli altri libri e non potevo cadere nell’errore.

Come scegli l’ambientazione, il luogo dove svolgere il romanzo? Ti affidi ad un ricordo, un sogno oppure un luogo del cuore?
Dipende tutto da una moltitudine di fattori. Il mio stato d’animo, innanzitutto: devo essere ispirata e per esserlo, devo sentirmi bene. Tranquillità e pensieri positivi. Accade così che una parola sentita per errore, una fotografia, una musica particolare faccia scattare una porta che si apre all’improvviso su una trama da scrivere.

Il protagonista è il front man di una band rock, lei un’infermiera: tu sei appassionata di musica e, se non ho capito male, lavori in ospedale: quanto c’è di te nel romanzo?
Io sono un’infermiera specializzata in pediatria e neonatologia. Purtroppo, a causa del cancro che mi ha colpito e che mi costringe spesso a casa, ho dovuto rinunciare a questo lavoro che amavo moltissimo. Sofia è innanzitutto un medico, specializzata in Anestesia e Rianimazione. Di me c’è molto in questo romanzo. Bisogna conoscere le procedure, sapere com’è fatta un’area rossa, quali strumenti usare, come muoversi tra il materiale medico… insomma, se non sei del mestiere, è difficile inventarsi scene del genere. È quello che ho dovuto affrontare anche in un altro libro scritto a quattro mani con una bravissima autrice: il mio POV era quello del protagonista, un medico, che si vede giungere in ambulanza il figlioletto in fin di vita. Oppure quando presta servizio come volontario in Siria, sotto le bombe. (Nota: si tratta de "La mercante di ricordi" di cui trovate la recensione nel blog)
Stessa cosa nel mio primo libro assoluto del 2009, dove la mia protagonista è un’infermiera volontaria a Baghdad durante la Guerra del Golfo. Tutte situazioni nelle quali “sapevo cosa fare”. Ovviamente regalando un pathos da romanzo. 

Rimanendo in tema musica, se e cosa ascolti quando scrivi?
Sono cresciuta a pane e Guns ’n Roses, Iron Maiden, Metallica, Mötley Crue… e continuo ad ascoltarli. M’ispirano, mi rilassano, mi… insomma, li adoro ancora. Non ci sono più le band di una volta, la musica trap e street di adesso mi fa letteralmente schifo.

Questo romanzo è il primo di una serie, come si pianifica una storia così lunga e con tanti personaggi?
Non è per niente facile: in questo caso, c’è tutta una scaletta predefinita da seguire per non incasinarsi la vita. Ovviamente, quando poi scrivo, i personaggi mi prendono la mano e fanno ciò che vogliono loro, ma io devo tenere le corde della storia tirate. Lascio andare i sentimenti, ma resto fedele a ciò che devo raccontare.

Tu spazi tra molti generi, qual è il tuo genere letterario preferito, come lettrice e come autrice? C’è un genere che non scriveresti mai?
Genere preferito? Sicuramente il thriller. Adoro film, libri, qualunque cosa mi faccia andare l’adrenalina a mille. Mi piace saltare sul divano per un colpo di scena, sfogliare le pagine digrignando i denti nell’attesa di vedere che succederà, forse per questo nei miei libri c’è sempre una pennellata di giallo, anche negli storici più romantici. Sia come autrice, che come lettrice, non amo i chick-lit.  Li leggo — se sono scritti da autrici che conosco e stimo — e devo dire che alcuni sono davvero belli, ma non sono nelle mie corde e non riuscirei mai a scriverne uno. Sono più da narrativa, magari depressa o triste. Non potrei scrivere cose che fanno ridere, beate quelle che ci riescono! Io ho un limite in questo caso. Sarà perché ho un carattere molto “militare”…

Tra tutti i tuoi libri, qual è quello a cui sei più affezionata?
Senza dubbio, ora è CYPHER. Questo libro è solo l’inizio della sua evoluzione. Ci sarà da leggere di lui… Il secondo posto lo detiene Simone Aldobrandini di SEDUZIONE E VENDETTA di HM.

Tra i tuoi personaggi, di questo o di un altro dei tuoi libri, c’è qualcuno che ti somiglia di più?
Domanda difficile, ma qui m’immedesimo molto in Akane, la corista: cazzuta, determinata, senza peli sulla lingua. Oppure, in Lucilla, la spia protagonista di TENTAZIONE E ORGOGLIO di HM.

Un aneddoto divertente che riguarda la stesura di questo romanzo?
Aver riguardato tutti i concerti dei miei miti, compreso il montaggio dei palchi, le interviste, aneddoti, casini che hanno combinato, arresti e musica rock a tutto volume (mi perdonino i vicini di casa).

Cosa ti aspetti dalla pubblicazione di questo libro?
Non mi aspetto che piaccia indeterminatamente. È un romanzo forte, le scene erotiche sono calcate, i dialoghi spesso scurrili. Non è per tutti, ma dovevo rendere i DEATH SCREAM come se esistessero davvero. I rocker non sono mammolette o Alpha, fighette impomatate. Sono persone VERE, dure, cresciute magari in strada, che hanno affrontato problemi enormi e che nonostante il successo, non riescono a liberarsi dei propri fantasmi.

Cosa provi mettendo la parola fine a un tuo libro? A quale autore del passato o del presente chiederesti consigli?
Che cosa provo? Sollievo, tristezza, gioia, lacrime: sembro una bipolare!
Sullo storico, Mariangela Camocardi, signora del romance italiano.
Thriller? Terri Casella Melville.
Rock? Ci penso da sola…

GRAZIE, SILVIA E ORA… LET’S GO ROCK!

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