lunedì 27 gennaio 2020

RECENSIONE: "Discronia: L'uomo giusto al momento sbagliato o l'uomo sbagliato al momento giusto?" di Milena Zucchetti

SINOSSI:
CLARA vive in Olanda da due anni, da quando è scappata dall'Australia in seguito alla fine della relazione con OWEN. Un incontro fortuito o, come direbbero i greci, il Kairos - tempo opportuno, la convince a tornare a Melbourne, per cercare di ricostruire la storia d'amore con il suo professore/mentore. Le sue vicende amorose seguiranno, però, percorsi alternativi a quelli che aveva immaginato, perché la realtà è discronica, fa agitare il tempo e ne scombussola il ritmo; così SEBASTIAN si intrufola nella vita di Clara, reclamandone l'amore e offrendole la certezza di un sentimento concreto. La riflessione resta aperta: il Kairos che ha spinto Clara a tornare a Melbourne voleva ricongiungerla con Owen o farle incontrare Sebastian? L'amore esiste in quanto tale o è solo un sentimento declinato dagli eventi?

RECENSIONE:
Benvenute sul blog, oggi proseguo a recuperare un po’ di recensioni arretrate di alcuni romanzi letti durante le vacanze.  Iniziamo con “Discronia, l’uomo giusto al momento sbagliato o l’uomo sbagliato il momento giusto” romanzo d’esordio di Milena Zucchetti, una storia complessa con un triangolo amoroso fuori dal comune.
Se vi aspettate il classico lei, lui, l’altro a contendersi il cuore di lei, avete sbagliato romanzo. Qui la “lei” in questione Clara Grover, dopo qualche pagina si ritrova nel ruolo “dell’altra” ossia l’amante finché quel ruolo non verrà messo in discussione dall’entrata in scena di Sebastian.


“Adesso dovrei baciarti» Clara alzò lo sguardo e si fermò, confusa da quella inattesa dichiarazione. Sebastian non attese una risposta: la trasse a sé, con delicatezza, e la baciò. Sotto il tocco leggero delle sue labbra Clara trasalì. Sentì svanire tutta l’angoscia di quell’ultima settimana, cosicché, quando lui si scostò e la osservò piegando un po’ la testa all’indietro, pensò di aver fatto qualcosa sbagliato. Fu solo un attimo, perché tornò subito da lei e, circondandole il viso con le mani, stavolta con determinazione, la baciò di nuovo, lasciando che i suoi dubbi svanissero. Mentre la mano si spostava, con fare esperto, dal viso alla schiena, la bocca calda di Sebastian le rubava ogni respiro prima che potesse provare a uscire. Senza accorgersene, Clara si ritrovò ad accarezzare il suo petto, stringendo il cotone spesso della camicia fino a stropicciarlo, sperando d’incontrare un angolo di pelle nuda. Lo trovò solo quando raggiunse al collo, che accarezzò risalendo fin dietro le orecchie e poi intrecciò le sue mani in quei capelli corti e spessi che non aveva mai toccato prima.”
Come vi dicevo il romanzo è complesso. Da un lato una coppia di amanti con cui si fa fatica ad entrare in sintonia, vuoi per il ruolo scomodo della protagonista, sia per il cinismo e l’egoismo di Owen, il traditore.
Dall’altra la coppia che prova a mettere radici: quella tra Clara e Sebastian con cui ci si sente subito sulla stessa lunghezza d’onda.
Sebastian incarna l’uomo che ognuno di noi dovrebbe trovare sul proprio cammino, attento, premuroso e perché no anche bellissimo.
Il romanzo è abbastanza lungo c’è spazio per sbrogliare l’intricata matassa e per capire in fondo chi sceglierà Clara, perché fino alla fine la cosa non è così scontata.
Ciò messo un po’ a decidermi di scrivere la recensione dovevo digerirlo e trovare le parole giuste: ho odiato Clara e la sua debolezza almeno fino a metà storia e comunque per me il personaggio fatica a riscattarsi ai miei occhi, se non nelle ultimissime pagine.
Quello che distingue questo romanzo degli altri romance letti finora è la cruda realtà che rappresenta, senza fronzoli o illusioni, due storie d’amore di cui una malata, forzata, sbagliata.
Ma entriamo un po’ nel dettaglio, cercando di farvi capire qualcosa in più dello sviluppo e dei personaggi. Partiamo da Clara, prima da studentessa universitaria intreccia una relazione con Owen suo docente, suo mentore,  più vecchio di lei di otto anni, per lui taglia tutti i ponti con la sua famiglia che non approva la loro relazione. Nel momento in cui il sogno d’amore si infrange Clara molla tutto, prende il primo volo che dall’Australia la porterà in Olanda e da lì ricomincia una nuova vita.
Un nuovo lavoro inerente con i suoi studi che però la porta ad una relazione con il professor Safford suo relatore. Senza rendersene conto, cerca un surrogato di quello che è il suo rapporto con Owen. E incontrarlo a Parigi durante una conferenza la riporta indietro a desiderare quello che ho lasciato in Australia.
E Owen è un uomo cinico e opportunista che nel periodo in cui Clara è stata in Olanda, convinto che per loro fosse finita, la prontamente rimpiazzata e si è sposato. Forte del suo ascendente su di lei le offre un posto da ricercatore e ruolo di amante. 

“Clara si avvicinò alla scrivania lentamente; si guardò intorno riconoscendo uno a uno i mobili e i libri sugli scaffali, le stampe alle pareti e le fessure delle persiane. Prese i fogli dalla mano di Owen, che continuava a fissarla, e si sedette.
«Hai dato per scontato che accettassi. In realtà, io sono venuta proprio per parlare di questo,» si schiarì la voce, resa incerta dall’emozione «in effetti, il dottorato vorrei farlo, però sulle restanti clausole della tua proposta, ho qualcosa di ridire. Non voglio diventare la tua amante. Questa notte non ho dormito, ho riflettuto a lungo, e ho capito che non me la sento pro “proprio. Condividerti sapendo, per di più, di essere l’altra, proprio no! Dopo ieri è tutto ancora più difficile, ma devo almeno provare a fare un passo indietro. Se firmo questa richiesta, devi promettermi che non sarà un vincolo che mi terrà legata a te».”
La figura di Owen è difficile da digerire e da accettare: durante la lettura credo di averli rivolto più insulti che a qualunque altro protagonista, bugiardo, meschino e doppiogiochista riesce a tenere Clara in pugno con le poche briciole di sé che gli concede ogni volta.
L’ho disprezzato dalla prima all’ultima pagina soprattutto per il ruolo che riveste, quello del traditore non vuole lasciare la moglie, ma vuole Clara legata a se. 



“Sei tu che devi prendere una decisione!» «Ci sono troppe variabili in gioco, perché io possa prendere una decisone affrettata.”

“C’è solo una variabile, Owen: scegli di restare con lei oppure di tornare con me. Se fossi sicuro dei tuoi sentimenti, non avresti dubbi.» «Tu giustamente non tieni in considerazione gli impegni che ho preso con lei, i suoi sentimenti. Ne parli come se fosse un oggetto incapace di provare emozioni.» «Tu vuoi destreggiarti gestendo entrambe le situazioni, senza prendere una decisione. Ma sei sicuro che lei preferisca essere tradita, piuttosto che lasciata?”
Tutto sembra aver già preso la piega prevista finché non entra in scena Sebastian.
Con Clara si incontrano per caso in un supermercato e dopo uno scambio di battute si salutano e lui la lascia con un biglietto da visita del suo locale. Si ritroverà lì una sera a bere qualcosa grazie di amici comuni e dopo aver passato la serata ad osservarlo nel suo ambiente,  ritroverà da sola casa a pensare a lui, turbata dalle sensazioni che si accorge di provare.

...“Alzando un sopracciglio, le fece intendere di averla riconosciuta e, divincolatosi dalla presa delle ragazze con cui indugiava, si accinse a raggiungerla:
«Non credevo che saresti venuta» le disse con modi affabili, abbassandosi per baciarle una guancia come se fossero in confidenza,”...

...“Sebastian non riusciva a capire bene cosa diceva o forse finse di non riuscirci, fatto sta che le si avvicinò porgendole un orecchio e chiedendole di ripetere le ultime parole, venendo così a trovarsi molto vicino alla sua bocca.
Clara ebbe un fremito, di nuovo: fu una sensazione sgradevole e, nel contempo, piacevole. Volse leggermente il viso fino a poter parlare direttamente nel suo orecchio e disse solo:
«Sei molto bravo».”...

...“Poi se ne andò a letto, con il cuore palpitante e le orecchie che ancora fischiavano per via dei decibel alti. Non riusciva a prendere sonno e, per quanto quella notte le paresse infinita, non fu abbastanza lunga per definire i suoi sentimenti verso Sebastian: rimase sveglia due ore intere senza arrivare a spiegarseli bene.”...
Il personaggio di Sebastian è premuroso, gentile, tutto l’opposto di Owen ma Clara faticherà prendere una decisione fino all’ultimo.
Se volete scoprire chi avrà scelto, non mi resta che immergervi nella lettura e lasciarvi coinvolgere dalla vita incasinata di Clara, scoprire il suo passato i suoi amici e l’appiccicoso Daniel.
Il romanzo ha uno svolgimento con narrazione classica, con sequenze logico-temporali consecutive, in terza persona, intervallato da sequenze dialogate in prima persona con il confronto diretto tra i vari personaggi. La scrittura è scorrevole, ben fatta, io ci ho messo un po’ a leggerlo perché  come ho già detto, ho faticato ad entrare nella testa di Clara.
Il ruolo che lei ricopre fa riflettere, una donna non dovrebbe essere mai la seconda scelta di nessuno, neppure di se stessa; l’amore non deve essere un compromesso, stare con chi non ci merita pur di non rimanere da soli è sinonimo di debolezza. Dobbiamo volerci bene e volere il meglio per noi, e a volte capire che chi dice di amarci, ma non lo dimostra non è la persona giusta, ed allontanarsi è la soluzione migliore.
Alla fine Clara lo capirà? A voi scoprirlo.

Voto 4/5

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