domenica 26 gennaio 2020

RECENSIONE: "Una principessa all'improvviso" di Lucia Cantoni

SINOSSI
Quanto può rivelarsi difficile essere una principessa dei nostri giorni?
Eliza Thurn und Taxis lo sa molto bene; cresciuta nella bambagia e gravata delle responsabilità che l’etichetta di palazzo le impone, Eliza matura uno spirito di ribellione che la spinge a fuggire dalla prestigiosa università americana nella quale studia e di trovare impiego in uno sperduto ranch dell’Alabama, sotto falso nome. Toccherà ad Anatol, il migliore amico di suo fratello, andare a recuperarla, riportandola sulla retta via.
Ma tra Eliza ed Anatol non scorre buon sangue. L’avvenente avvocato e la principessa hanno, infatti, dei burrascosi trascorsi che faranno scoppiare più di una scintilla… ma si sa, è proprio da una favilla che ha origine il fuoco dell’amore…

Una principessa all’improvviso è il secondo romanzo autoconclusivo della serie Principi del Palatinato. Entrambi i libri possono essere letti singolarmente e senza seguire l’ordine di uscita.
Trovate il primo volume, Un principe all’improvviso, su Amazon in ebook e cartaceo.

RECENSIONE: 

«Guardami, Blue.» Non aveva il coraggio di farlo. Pensava che, se avesse alzato gli occhi su di lui, quel poco che era riuscita a tenere insieme della sua anima sarebbe andato in pezzi.
 
Buona serata a tutte, con l'articolo di oggi inizio a recuperare le letture arretrate e le recensioni dei romanzi letti durante le vacanze di Natale. 

Il primo che vi presento è "Una principessa all’improvviso" di Lucia Cantoni,  autrice che ho avuto il piacere di conoscere al FRI 2019. Mi aveva già conquistato con il precedente romanzo "Un principe all’improvviso" dove ho apprezzato sia il rigido principe Wilhelm Thurn und Taxis e che Letizia Waldenburg, la bella italo-tedesca di origini nobiliari che lo farà capitolare.
Ad ottobre è tornata ad affascinarmi con un altro romanzo dedicato questa volta all' esuberante sorella del principe Wilhelm, la ribelle Eliza Thurn und Taxis.

Nel prologo troviamo la giovane principessa intenta a spalare letame. Si, avete capito benissimo Eliza insofferente alle regole del suo rango, ma soprattutto delusa dall’unico uomo che abbia mai amato, ha fatto perdere le sue tracce alla sua famiglia, o almeno così crede e si è nascosta in incognito in un ranch ad occuparsi di cavalli. 
Le dolevano i muscoli delle braccia e le dita le formicolavano dallo sforzo, mentre alzava l’ennesima palata di quello che aveva tutto l’aspetto di essere letame… e, in effetti, anche l’odore. Eliza rovesciò il carico sul mucchio che aveva creato con dovizia in quell’oretta di lavoro e si deterse la fronte con il dorso della mano. Il fetore della stalla era una condizione assolutamente sopportabile se quello era il prezzo da pagare per la sua libertà ritrovata. Aveva fatto perdere le sue tracce, racimolato i pochi spicci che aveva nel portafoglio e buttato nella spazzatura cellulare e carte di credito. Non sarebbe più esistita, avrebbe fatto il possibile per non essere rintracciata; avrebbe dato del filo da torcere ai dannati gorilla che le stavano alle calcagna. Eppure, sapeva che non ci avrebbero messo molto a ritrovarla. Il suo lignaggio gravava sulla sua testa come un’insegna luminosa con gps integrato che la rendeva visibile quanto un fuoco d’artificio a una festa di paese.
Ma non aveva fatto i conti con la sua famiglia, in primis con la madre Caroline, che avrebbe fatto di tutto per riportarla palazzo anche affidare, in consapevolmente, l’incarico ad una persona che Eliza detesta, ma che lei considera alla stregua di un figlio, poiché Anatol è l’amico di Wilhelm, ma anche il grande amore adolescenziale proprio di Eliza. 
«Anatol, caro, con il matrimonio di Wilhelm e tutti i pensieri che il Principato gli causa, tu sei davvero l’unico che possa andare a recuperare Eliza, ovunque lei sia finita! Gesù, quella ragazza non imparerà mai quale sia il suo posto!» gli sembrò quasi di udire nuovamente le parole della principessa Caroline Thurn und Taxis. Doveva davvero troppo a quella donna, che aveva  sempre considerato come una seconda madre, per permettersi di negarle un favore tanto delicato. I tabloid tedeschi sarebbero andati a nozze con la notizia che la giovane e scapestrata principessa era fuggita un’altra volta alla sorveglianza dell’entourage che il palazzo le aveva messo alle calcagna.
Il resto viene da sé come fuoco in una polveriera: tra i due c’è qualcosa che assomiglia ad un sentimento forte, frenato per Anatol però dal fatto che lei è la sorella del suo migliore amico e che l'ha vista crescere,  mentre per lei, il sentimento è celato del rancore per essersi sentita respinta.
Da quella sciagurata notte di una manciata di anni prima, il loro rapporto non era più stato lo stesso.
Al rientro a palazzo,  Anatol fa la conoscenza anche di Letizia, la moglie di Will,  così possiamo sbirciare un po’ la loro storia da un altro punto di vista.
La convivenza al castello con Anatol sarà una lunga battaglia,  la madre continua, inconsapevole del loro passato a metterli sulla stessa strada, chiedendo a lui di accompagnare l'irruenta principessa, come una sorta di discreta guardia del corpo. Eliza non perde l'occasione per umiliarlo e metterlo in imbarazzo nonostante Anatol  stia cercando di rimediare a quello che è successo fra loro 10 anni prima. 

Tanto arrabbiata da permettere all’orgoglio di avere la meglio e di non farla ragionare con lucidità quando il rampollo del principato d’Assia, Oskar, la coinvolge in un progetto, aiutarlo anche finanziariamente ad occuparsi del maneggio recitato dal vecchio zio. 
«Volevo coinvolgerti in un progetto. Ricordo molto bene come i tuoi occhi si accendevano di passione in un particolare momento della settimana, quando io e te utilizzavamo il giorno di libera uscita in Inghilterra per fare visita all’allevamento di purosangue inglesi a pochi chilometri da scuola.» L’aveva dimenticato… aveva scordato quanto potessero essere belli quei pomeriggi in compagnia di Oskar e dei suoi ricci di rame. Eliza sospirò. «Ora lo ricordo, sì…»
Quello che Eliza ignora sono le vere intenzioni di Oskar. Quali sono sta a voi scoprirlo leggendo il romanzo. 
Sta a voi scoprire anche tutto quello che farà Anatol, per farle prendere la decisione giusta.

Rispetto al precedente "Un principe all’improvviso" questa storia mi ha coinvolto un po’ meno o forse l’altro ha una marcia in più: il carattere di Will sommato a quello di Letizia sono un mix esplosivo.
In questo romanzo il personaggio di Anatol è fantastico, un uomo premuroso, attento alla famiglia e legato alla famiglia di Thurn und Taxis da una profonda amicizia.
Il personaggio di Elisa risulta a tratti un po’ antipatico, troppo testarda orgogliosa e all’inizio si fa fatica ad entrare in sintonia con lei, con il suo carattere, con la sua indole ribelle.
Cosa dirvi di più.
Il romanzo scritto bene, in terza persona, con i capitoli in ordine cronologico-temporale, intervallati qua e là da flashback con i ricordi di Eliza e Anatol.  Non è a Pov alterni ma all’interno di ciascun capitolo ritroviamo paragrafi dal punto di vista prima dell’uno e poi dell’altra.
Il carattere e le descrizioni dei personaggi sono esaurienti così come le ambientazioni. Un pizzico di suspense e di mistero legato il personaggio di Oskar e al suo coinvolgere Eliza donano un romanzo quel tocco in più che incuriosisce il lettore. 
La votazione è più che positiva, vi consiglio di leggerlo per passare qualche ora piacevole e se non lo avete già letto, recuperate anche il precedente che personalmente io adoro.
Sono autoconclusivi, ma è meglio leggerli in ordine. 
Non vedo l’ora di abbracciare Lucia al prossimo FRI 2020 e di continuare a leggerla
Romanzo in copia digitale gentilmente offerto dall’autrice. 

Voto 4/5

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