giovedì 16 gennaio 2020

RECENSIONE: Un’estate al mare (Quanto è sottile il confine tra odio e amore?) di Martina Pirone

Un’estate al mare (Quanto è sottile il confine tra odio e amore?).

SINOSSI:
Ture e Arianna si conoscono sin da bambini e, da sempre, vanno d'accordo come cane e gatto. Hanno ventotto anni, quando, per diversi motivi, si ritrovano costretti a collaborare fianco a fianco, per tutta l'estate, nel Lido Enea, lo stabilimento balneare che li ha visti crescere e azzuffarsi nel corso degli anni. Riusciranno i due a superare vecchi diverbi e a collaborare come dei veri professionisti? Una festa sulla spiaggia potrà cambiare definitivamente il loro rapporto? 

 
RECENSIONE:
Ciao a tutte, oggi il blog vi presenta la recensione di un romanzo letto quest’estate, realizzata per una collaborazione e mai stata pubblicata. Mi sembrava doveroso a questo punto di farlo io. Partiamo con l'incipit del romanzo...

Diciassette anni prima... 
Come ogni estate, da quando mia madre mi ha dato alla luce, una settimana dopo l'inizio delle vacanze estive mi ritrovo nella casa dei miei nonni paterni a Giardini Naxos, ai piedi di Taormina, in Sicilia. Mi diverto qui, perché ci sono tutti i miei amici, i miei venti cugini… insomma, a differenza di Roma non mi sento mai sola. 
Ci conosciamo tutti da quando abbiamo mosso i primi passi e ogni anno trascorriamo l'estate insieme. Molti dei miei amici e dei miei cugini sono rimasti a vivere qui in Sicilia. Solamente io, Giovanni e Greta viviamo in altre città; i nostri genitori si sono trasferiti quando erano giovani per frequentare l'Università. Nel mio caso specifico, poi, mio papà ha conosciuto mia madre, si sono innamorati, e lui ha deciso di rimanere a Roma per lei, anche se sarebbe volentieri tornato qui. 
Ogni estate, dunque, non appena si sbarca in Sicilia, chiunque di noi corre a cercare gli altri al Lido di Enea, dove tutti abbiamo l'ombrellone, e, come da tradizione, io e i miei amici aspettiamo con trepidazione di andare al Castellana Park, un gigantesco parco acquatico con scivoli di tutte le dimensioni e per tutte le età. 
Oggi è il grande giorno. Io e la mia migliore amica, Nancy, non stiamo più nella pelle. Peccato mi abbia appena detto che verrà anche quello spacchiusu di Ture con noi. Il galletto del pollaio, il maschio che si sente di poter dire e fare quello che vuole con chiunque. Non so quanti peluches e quante Barbie mi abbia rotto nel corso degli anni. 
Non mi sono mai data per vinta, anzi, conoscerlo da tutta la vita mi ha dato modo di imparare a individuare ogni sua debolezza, quindi, sin da piccola, seppur con qualche difficoltà, gli ho sempre saputo rispondere per le rime. Io, però, vorrei godermi la mia estate con Nancy, pensare ai fatti miei, non stare continuamente in allerta per gli scherzi, o i dispetti, che quell'idiota mi potrebbe fare da un momento all'altro! E invece mi tocca sopportarlo. Per forza. Le nostre famiglie sono amiche da anni, i nostri bisnonni si conoscevano, addirittura! Non ho vie di fuga.
 
Il brano è tratto dal romanzo di Martina Pirone “Un estate al mare”. L’ho trovato molto piacevole e scorrevole da leggere. La classica lettura da sotto l’ombrellone, spensierata, con una stesura lineare e senza troppe sorprese.
Ma partiamo dall’inizio, Arianna e Salvatore si conoscono fin da bambini, grazie anche all’amicizia che lega le due famiglie. Tra loro le cose sono sempre state burrascose, si fanno dispetti da quando sono nati, e ogni estate quando si ritrovano in vacanza entrambi in Sicilia, non si fanno mancare punzecchiate e sgambetti, spesso spalleggiati dagli amici.
Le risate dei nostri amici ci accompagnano. D'altronde, sono abituati ai nostri siparietti, gli scherzi che le ho fatto nel corso degli anni se li ricordano tutti e anche quelli che lei ha fatto a me. Arianna non è una di quelle ragazze frignone che corrono subito dalla mamma a chiedere aiuto, no, Arianna mi ha sempre dato pan per focaccia, motivo per cui mi diverto tanto a darle fastidio.
Arianna con il tempo ha imparato a difendersi, e riesce a tenere testa a Ture. Le cose fra loro si complicano un’estate, quando coinvolti nel gioco “obbligo o verità” si scambiano il loro primo bacio: Arianna scappa e lo lascia disteso sulla sabbia senza parole.
Si alza e mi lascia da solo, ancora sdraiato sulla sabbia, ancora non del tutto consapevole di quello che è appena accaduto e ancora con il suo odore addosso e con il suo sapore in bocca.
Passano gli anni e ciascuno di loro ha preso la propria strada, Salvatore è diventato un calciatore professionista sempre in giro per il mondo e circondato da belle donne, e Arianna si è trasferita a Roma dove è diventata una professoressa che insegna alle scuole superiori. Sarà per il ruolo che ricopre, e grazie all’allenamento con Ture, ma lei nonostante sia molto giovane, e anche bella, riesce a tenete testa alla sua classe con professionalità e freddezza. Sembra che le cose a lei vadano bene, ha il suo lavoro, e non deve dipendere da nessuno, e sembra che abbia anche trovato l’amore in Daniele, anche se il loro rapporto si sta piano piano trasformando in una gabbia, a causa della gelosia di lui.
All’inizio la gelosia di Daniele mi sembrava simpatica. Un modo che aveva lui per dimostrarmi quanto tenesse a me, pensavo. Poi, però, più passavano i mesi, più la sua presenza nella mia vita si faceva ingombrante.
Poi le cose prendono una piega inaspettata: il padre le chiede di darle supporto per tutta l’estate al campo estivo Lido Enea che gestisce in Sicilia, così Arianna fa le valigie e parte in treno, convinta di passare un’estate tranquilla a badare ai bambini. Ma non sa che cosa la aspetta alla stazione...
«Ari», mi ferma prima che possa infilare la chiave nella toppa, «bentornata a casa.»
Il proseguo della storia ve lo lascio leggere, potete immaginarlo, anche se la trama può sembrare un pochino scontata, è elaborata in modo piacevole e divertente, senza errori, dando vita ad un romanzo ben fatto.
Come accennavo sopra, si legge bene, io l’ho fatto in un paio d’ore, i dialoghi sono esilaranti, e alcune situazioni sono uno spasso.
«Anche se non vengo a letto con te, non significa che non mi piacciano gli uomini. Non esisti solo tu, sai, Salvatore Marino?» Mi scappa una risata. «Io con un pezzo di ghiaccio, a letto, non ci andrei mai.» Ora è lei a ridere: «Sono ben altro che un pezzo di ghiaccio, sotto le lenzuola», dice con un tono che mi fa venire i brividi. Si mette davanti a me e mi guarda dritto negli occhi; con le scarpe che indossa siamo alti uguale. «Mi dispiace un po’ per te che non avrai mai occasione di provare l’ebbrezza, ma...» Scrolla le spalle e mi accarezza la guancia, mandandomi in tilt. «Cosa ci vuoi fare, c’è chi può e chi non può!» sorride malefica. Mi passo una mano tra i capelli e cerco di puntare altrove lo sguardo, il grigio dei suoi occhi mi ha sempre giocato brutti scherzi; è in grado di annodarmi tutti i pensieri, anche quelli più semplici, e di sgretolare ogni mia certezza. «Mi sta sfidando, professoressa Greco?» Scuote la testa quasi con compassione. «Perderesti.»
Nella storia oltre ad Arianna e Salvatore ci sono altri personaggi, c’è Nancy, la sua migliore amica, rimasta a vivere nel paese, ma che non le ha mai fatto mancare il suo sostegno; c’è Daniele, il fidanzato morbosamente geloso; il padre dì Arianna, con tutta la schiera di parenti. Ci sono i bambini che con la loro sincerità a volte danno voce ai pensieri dei grandi. E c’è Stefano il procuratore di Salvatore, che beh vi lascio scoprire che tipo di persona è. Nel complesso il giudizio è più che positivo.
Voto 4/5

Nessun commento:

Posta un commento