venerdì 29 gennaio 2021

REVIEW PARTY: "Mani sugli occhi" di Pitti Duchamp


TITOLO: Mani sugli occhi 
AUTORE: Pitti Duchamp 
EDITORE: Words Edizioni 
GENERE: Romance contemporaneo 
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90) 
RELEASE DATE: 28.01.2021
 
DISPONIBILE SU AMAZON
E IN TUTTE LE LIBRERIE

 
Può l’amore essere in grado di cambiare ogni cosa?
Può l’amore essere in grado di cambiare tutto, di sconvolgere abitudini e vite come se nulla fosse? 
 
Trama:
L’amore può insinuarsi in una vita fatta di doveri e soddisfazioni professionali e demolire l’egocentrismo di un chirurgo oftalmico di fama internazionale? Può sostituirsi all’ambizione di una giornalista di talento e darle un’altra densità, modificarle lo spirito? 
Un uomo e una donna al centro delle proprie vite, concentrati sulle loro aspettative, sugli egoismi, sulla paura di distrarsi dai propri obiettivi, entrambi troppo adulti e solidi per scendere a compromessi e rinunciare a una parte di loro stessi. Un amore inaspettato che sovverte e disordina, squassa e stacca e non dà possibilità di scelta se non la fuga. 
Eppure, quando l’indipendenza si trasforma in solitudine, solo un sentimento profondo può riparare l’anima. Se una vocazione perde di significato è nell'amore che può tornare a recuperarlo. Aiace e Scilla sono la dimostrazione che non c’è età per scoprire quanto i sentimenti possano indurre al cambiamento.
 
RECENSIONE:
Buon pomeriggio, è un immenso piacere presentare ancora una volta un romanzo uscito dall'abilissima penna di Pitti Duchamp. "Mani sugli occhi", edito dalla Words Edizioni che ringrazio per la copia Arc fornita, è un piccolo gioiello.

Ho letteralmente fatto le ore piccole per leggerlo, divorando pagina dopo pagina senza nessuna intenzione di chiudere l'e-reader.
Aiace e Scilla sono due personaggi sfaccettati e complessi che vi conquisteranno sin dalle primissime righe: lui è rigido, composto, quasi glaciale, ma la presenza di lei, cosi determinata, sfacciata, ma anche fragile butterà giù la sua corazza, pezzo dopo pezzo.

Leggere Pitti è ormai una garanzia: dietro al testo c'è una donna colta ed intelligente che sa usare le parole. E i miei non sono complimenti fatti a caso: leggete uno qualunque dei suoi libri e scoprirete che ogni professione, ogni personaggio, ogni evento storico o città descritte, tutto è fatto con le parole giuste, con i termini appropriati, a volte anche un po' ricercati ma che sono diventati con il tempo un elemento distintivo del suo lavoro.

I suoi personaggi non sono mai banali, e Aiace e Scilla ne sono un esempio concreto: intanto siamo di fronte ad una coppia adulta, lui è un uomo maturo, un luminare in oculistica che professionalmente occupa una posizione di rilievo, temuto dai colleghi e rispettato dagli specializzandi, mentre lei è una donna capace, che svolge un lavoro che ama con dedizione e passione, ma che trova sulla sua strada sgambetti e invidie da parte di chi non accetta che una bella donna sia anche intelligente.

Quante di noi si possono rispecchiare nella vita di Scilla? Per alcuni aspetti mi sono ritrovata in lei, nel suo lavoro, ma anche nella sua deficienza visiva: sono miope, non oso immaginare quello che lei ha passato, come affronterei un trauma simile; i libri, leggere e scrivere molto in questo momento sono una parte importante della mia vita come lo sono in quella della protagonista.
Immaginate di non poter vedere.

Ma ci si ritrova in lei anche per la passione che mette nel suo lavoro, nel modo che ha di approcciarsi ai suoi interlocutori. E' una donna forte che deve sgomitare per raggiungere gli stessi traguardi degli uomini inferiori a lei per capacità, che arrivano solo perché maschi.

E Aiace in tutto questo?
Partiamo da una considerazione: è un personaggio carismatico, rigido negli affetti e nelle sue convinzioni, ma dietro l'aspetto glaciale e impostato c'è un uomo che crede non avere spazio per i sentimenti, che lo rendano debole agli occhi di chi ammira la sua professione.
L'arrivo di Scilla nella sua vita, è una sua paziente, scardina tutto quello in cui crede: alla sua età, ha 55 anni, molti di più di lei, scopre qualcosa che non credeva possibile. L'amore.

L'amore è il protagonista nascosto di questo romanzo. Quando i nostri due protagonisti capiranno che è importante abbandonarsi all'evidenza, troveranno la cura per rimettere a posto tutto.

Credo di avervi detto molto di questa storia, non dubito che vi innamorerete di questi due personaggi, umani e realistici, con le debolezze, le paure, i dubbi che chiunque di noi nella medesima situazione potrebbe provare.

La storia è narrata in prima persona, a Pov alterni. Non vi nascondo che è la mia preferita, in questo modo le due personalità escono dalle pagine e coinvolgono il lettore, rendendoci partecipi delle loro emozioni.
Dal punto di vista delle ambientazioni, sia per quanto riguarda la clinica dove Aiace è primario, sia la redazione giornalistica dove lavora Scilla sono ben delineate, tanto che non è difficile immaginarsi tra i corridoi dell'ospedale ne tra le scrivanie.

Anche Firenze, con la sua città, strade, vicoli, lo stadio i suoi palazzi… c'è è presente come una protagonista nascosta, segno che l'autrice ama e consce la sua città.

A questo punto credo di avervi detto tutto. Spero di avervi trasmesso la voglia di leggerlo, fidatevi vale tutto il vostro tempo.
Dimenticavo tenete con voi anche una scorta di fazzoletti, credo siano utili.
Voto indiscutibilmente 5/5 stelle

                                                                  
L’AUTRICE
Nata nel 1981 sotto il segno del Leone a Firenze, Pitti Duchamp vive tutt’ora nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito rugbista, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Appassionata di burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia: L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama, Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per DRI Editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency, e Stupefacente banalità, un romance contemporaneo.
Per Words Edizioni ha pubblicato il regency Il Farabutto e la Sgualdrina e il romanzo contemporaneo Sabbia Bianca, primo volume della tetralogia I Giganti del Calcio Storico.
Mani sugli occhi è il suo terzo romanzo pubblicato con la casa editrice campana. 

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