SINOSSI:
Silvia è una donna che riprende in mano la sua vita per inseguire i
propri sogni. Lungo le pagine del romanzo, la seguiamo dall’adolescenza
all’età adulta in un’avventura che la porterà fino alle zone più
impervie dell’Artico. Dopo anni passati a sacrificare i propri desideri
per far contenti i suoi genitori e il suo fidanzato, in Norvegia Silvia
potrà finalmente iniziare la sua nuova vita, quella che ha sempre
desiderato, lavorando nella ricerca sul campo e confrontandosi con un
tema che le sta a cuore come quello dei cambiamenti climatici. Lì vive a
contatto con colleghi di tutto il mondo che condividono la sua
passione, e finalmente riesce a sentirsi soddisfatta e realizzata, anche
se single. Riuscirà il freddo polare a impedire al suo cuore di battere
d’amore?
BIOGRAFIA:
Irene Milani nasce a Milano ma vive in provincia di Como. Appassionata di lettura e scrittura, dopo la laurea in Conservazione dei beni culturali all'Università di Parma, lavora come insegnante di italiano, storia e geografia alle scuole medie. Dal 2014 ha iniziato a scrivere romanzi, pubblicandone otto, in cui unisce temi storici e di attualità in una cornice romantica. Ha ricevuto anche diversi riconoscimenti per racconti pubblicati in antologie tematiche.
Opere pubblicate:
2012 Vincitrice primo premio del concorso “Angelo e Angela Valenti” con il racconto Il fantasma del Castellazzo.
2014 racconto Naufrago pubblicato sull’antologia “Il mare tra le righe” (MorganMiller ed.) in formato cartaceo
2014 “Il ritratto” romanzo pubblicato con la casa editrice Lettere Animate in formato digitale e cartaceo
2014 I racconti “Cinquecento” e “Doppia rinuncia” sulle antologie Galaxia e Short stories 1 edite dalla casa editrice Lettere Animate in formato digitale
2015 Spin off del romanzo Il ritratto pubblicato con la casa editrice Lettere Animate in formato digitale
2015 I racconti Il fantasma del castellazzo e Naufrago sono pubblicati in formato digitale sul sito Bit Bot, blogazine della casa editrice Lettere Animate
2015 La poesia Futura speranza è pubblicata sull’antologia Luoghi di Parole dalla rivista Orizzonti (Aletti editore) in uscita a ottobre.
2016 vengono pubblicati da Lettere Animate Attesa e Metamorfosi, seguiti de Il ritratto
2016 Il romanzo Ho provato a dimenticarti, vincitore di un concorso indetto dalla casa editrice Butterfly, viene pubblicato in formato digitale e cartaceo.
2017 Esce l'ultimo capitolo della saga de Il ritratto, dal titolo Eudaimonia.
2017 Il romanzo Non puoi comprarmi vincitore del concorso Femme pour femme della Elister edizioni viene pubblicato in formato digitale e cartaceo
2017 Il racconto storico L'indiziata viene selezionato e pubblicato da Historica edizioni nell'antologia Racconti segreti della Lombardia
2018 IL romanzo storico Clinamen è in pubblicazione con la casa editrice Le Mezzelane
2018 Il romanzo storico La memoria di Elvira è pubblicato dalla c.e. Nulladie
2018 I racconti Ritorno a casa e Il fantasma del Castellazzo sono selezionati e pubblicati nelle antologie Racconti a tavola e I racconti di Cultora edite da Historca edizioni
ESTRATTO:
Opere pubblicate:
2012 Vincitrice primo premio del concorso “Angelo e Angela Valenti” con il racconto Il fantasma del Castellazzo.
2014 racconto Naufrago pubblicato sull’antologia “Il mare tra le righe” (MorganMiller ed.) in formato cartaceo
2014 “Il ritratto” romanzo pubblicato con la casa editrice Lettere Animate in formato digitale e cartaceo
2014 I racconti “Cinquecento” e “Doppia rinuncia” sulle antologie Galaxia e Short stories 1 edite dalla casa editrice Lettere Animate in formato digitale
2015 Spin off del romanzo Il ritratto pubblicato con la casa editrice Lettere Animate in formato digitale
2015 I racconti Il fantasma del castellazzo e Naufrago sono pubblicati in formato digitale sul sito Bit Bot, blogazine della casa editrice Lettere Animate
2015 La poesia Futura speranza è pubblicata sull’antologia Luoghi di Parole dalla rivista Orizzonti (Aletti editore) in uscita a ottobre.
2016 vengono pubblicati da Lettere Animate Attesa e Metamorfosi, seguiti de Il ritratto
2016 Il romanzo Ho provato a dimenticarti, vincitore di un concorso indetto dalla casa editrice Butterfly, viene pubblicato in formato digitale e cartaceo.
2017 Esce l'ultimo capitolo della saga de Il ritratto, dal titolo Eudaimonia.
2017 Il romanzo Non puoi comprarmi vincitore del concorso Femme pour femme della Elister edizioni viene pubblicato in formato digitale e cartaceo
2017 Il racconto storico L'indiziata viene selezionato e pubblicato da Historica edizioni nell'antologia Racconti segreti della Lombardia
2018 IL romanzo storico Clinamen è in pubblicazione con la casa editrice Le Mezzelane
2018 Il romanzo storico La memoria di Elvira è pubblicato dalla c.e. Nulladie
2018 I racconti Ritorno a casa e Il fantasma del Castellazzo sono selezionati e pubblicati nelle antologie Racconti a tavola e I racconti di Cultora edite da Historca edizioni
ESTRATTO:
Il 17 maggio è la festa nazionale norvegese; in tutto il paese ci sono sfilate di bambini accompagnate da musica. Anche noi a Ny – Ålesund, pur non essendoci studenti e ragazzi, partecipiamo a questa manifestazione. I norvegesi e le delegazioni di ricercatori stranieri sfilano sventolando la propria bandiera in una rumorosa marcia per le poche vie che attraversano il villaggio. È un momento per stare insieme e per celebrare l'indipendenza della nazione che ci ospita.
Resto stupita nel vedere, dopo alcune settimane in cui sembrava sparito, anche Hakon; da misantropo qual è non si unisce certo al corteo ma si limita a starsene appoggiato al muro dell'ufficio postale ad osservarci passare. Non me lo facevo così patriottico!
Il mio sguardo sbanda una, due, tre volte nella sua direzione; non posso farci niente, è come una calamita. Decido di sfilarmi dal gruppo e lo raggiungo: mi è appena venuto in mente il mantra universale di Sara “mal che vada ti manda via”.
Mi accosto anche io alla parete di legno e, senza guardarlo, inizio a parlare con tono calmo ma deciso.
«Ascolta se ce l'hai con me perché Amundsen è morto andando a cercare Nobile, vorrei farti notare che sono passati quasi cento anni, quindi potremmo metterci una pietra sopra.» lui mi fissa, incredulo, ma con un vago sorriso dipinto sul viso.
«Se invece è a causa di qualche sconfitta sportiva della Norvegia da parte dell'Italia, sono sicura che ci sarà l'occasione per una rivincita… e comunque io non sono tifosa. Quindi potresti anche rivolgermi la parola ogni tanto.»
Hakon resta qualche istante senza parole, poi per la prima volta, lo vedo ridere scuotendo il capo.
«Tu sei folle, assolutamente folle.» detto questo se ne va, lasciandomi lì a guardare le sue spalle allontanarsi. Sono determinata a non lasciargli l'ultima parola, quindi gli grido dietro.
«Io sono folle, va bene ma tu… tu sei… tu sembri il nonno di Heidi!» volevo dire la mia ma, effettivamente, non è una gran frase. D'altra parte io non sono Rossella o'Hara.
Lui si volta; all'inizio non riesco a cogliere la sua espressione, poi vedo che sta ridendo, di gusto, si tiene addirittura la mano sulla bocca per non darmi la soddisfazione! Con l'altra mi fa segno nuovamente che sono matta, poi si volta e dopo avermi regalato un sorriso si volta e se ne va.
Resto stupita nel vedere, dopo alcune settimane in cui sembrava sparito, anche Hakon; da misantropo qual è non si unisce certo al corteo ma si limita a starsene appoggiato al muro dell'ufficio postale ad osservarci passare. Non me lo facevo così patriottico!
Il mio sguardo sbanda una, due, tre volte nella sua direzione; non posso farci niente, è come una calamita. Decido di sfilarmi dal gruppo e lo raggiungo: mi è appena venuto in mente il mantra universale di Sara “mal che vada ti manda via”.
Mi accosto anche io alla parete di legno e, senza guardarlo, inizio a parlare con tono calmo ma deciso.
«Ascolta se ce l'hai con me perché Amundsen è morto andando a cercare Nobile, vorrei farti notare che sono passati quasi cento anni, quindi potremmo metterci una pietra sopra.» lui mi fissa, incredulo, ma con un vago sorriso dipinto sul viso.
«Se invece è a causa di qualche sconfitta sportiva della Norvegia da parte dell'Italia, sono sicura che ci sarà l'occasione per una rivincita… e comunque io non sono tifosa. Quindi potresti anche rivolgermi la parola ogni tanto.»
Hakon resta qualche istante senza parole, poi per la prima volta, lo vedo ridere scuotendo il capo.
«Tu sei folle, assolutamente folle.» detto questo se ne va, lasciandomi lì a guardare le sue spalle allontanarsi. Sono determinata a non lasciargli l'ultima parola, quindi gli grido dietro.
«Io sono folle, va bene ma tu… tu sei… tu sembri il nonno di Heidi!» volevo dire la mia ma, effettivamente, non è una gran frase. D'altra parte io non sono Rossella o'Hara.
Lui si volta; all'inizio non riesco a cogliere la sua espressione, poi vedo che sta ridendo, di gusto, si tiene addirittura la mano sulla bocca per non darmi la soddisfazione! Con l'altra mi fa segno nuovamente che sono matta, poi si volta e dopo avermi regalato un sorriso si volta e se ne va.
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