venerdì 25 febbraio 2022

REVIEW TOUR: "I bambini silenziosi" di Patricia Gibney

 


Titolo: I bambini silenziosi
Autore: Patricia Gibney
Editore: Newton Compton editore
Genere: Thriller
Pagine: 465
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: 4,99 e 9,40
Data Pubblicazione: 7 febbraio 2022

Trama: 
Una calda sera d’estate, Mikey Driscoll, un ragazzo di undici anni, sta tornando a casa, dopo aver trascorso il pomeriggio con gli amici. Il giorno dopo il suo corpo senza vita viene scoperto da alcuni adolescenti, disteso su un letto di fiori appena raccolti. Le indagini vengono affidate a Lottie Parker.

Per la detective si tratta di un caso che la riguarda molto da vicino: la vittima era un amico intimo di suo figlio Sean. Nonostante Sean le ripeta che Mikey si comportava normalmente prima di morire, Lottie sente che non le sta dicendo tutta la verità…

Poco dopo, un altro ragazzo viene trovato morto, circondato da fiori selvatici, vicino al bellissimo lago Ladystown. C’è un assassino in circolazione. Qualcuno che si nasconde dietro una fitta rete di segreti all’interno della cerchia degli amici di Mikey. Lottie sa che dovrà agire in fretta.

Perché è solo questione di tempo prima che il serial killer torni a far parlare di sé. E la vita di suo figlio potrebbe essere in grave pericolo…


RECENSIONE:
Buongiorno lettrici!!!
Oggi il blog vi presenta il romanzo di Patricia Gibney, “I bambini silenziosi” pubblicato da Newton Compton ed uscito qualche giorno fa. Ringraziamo come sempre la CE per la copia ebook messa a disposizione.
 
Si tratta di un thriller, un genere che personalmente adoro, ma che spesso leggo solo per piacere personale, anche perché il rischio di spoiler nel fare una recensione è sempre in agguato.
 
È la prima volta che leggo questa autrice e devo dire non sono entrata in completa sintonia con la sua protagonista: forse perché, pur autoconclusivo, si tratta di una serie, che incentrata sulle indagini della detective Lottie Parker, ci mostra parallelamente all’indagine anche le sue vicende personali.
 
Vicende che sicuramente sono maggiormente sviluppate nei libri precedenti e che qui, ovviamente, vengono solo accennate. Di conseguenza, a chi come me la scopre per la prima volta, sembra mancare qualche tassello.
 
Gli eventi narrati ricordano un po’, a chi legge il genere, quelle di due celebri romanzi di King: come non paragonare il “canale” e i ragazzi coinvolti, ai Barren e ai Perdenti? Oppure a ciò che accade in “Stagioni diverse”?
 
Anche nella storia di Patricia Gibney, i bambini sono, loro malgrado, dei protagonisti, silenziosi, in questo caso. E rimangono coinvolti, in modi diversi, in alcuni fatti violenti che sconvolgono la piccola cittadina di Ragmullin.
 
La detective dovrà scoprire perché, ma soprattutto chi, sta uccidendo dei ragazzini innocenti: che legame c’è tra loro? Chi sta facendo loro del male.
 
La sua sarà una lotta contro il tempo, per proteggere anche ciò che ha di più prezioso, la sua famiglia.
 
Il romanzo si legge tutto sommato bene, pur essendo abbastanza lungo; la narrazione, in terza persona com’è abbastanza consueto per il genere, non limita il coinvolgimento emotivo che scaturisce dalla storia, grazie alla focalizzazione interna.
 
L’unica nota stonata è nell’impaginazione: la mancanza di stacco tra i paragrafi dello stesso capitolo, quando c’è un cambio di punto di vista. 
 
Si passa da un personaggio all’altro senza che ci sia visivamente un capoverso, qualcosa che indichi che le vicende narrate, ma soprattutto i pensieri sono di un altro personaggio.  
 
Ovviamente dopo un po’ di capitoli ci si fa l’abitudine, e non si fa più tanto caso a questo, diciamo piccola imprecisione. Per il resto non sono da segnalare né errori, né refusi. 
 
Per quanto riguarda la cover, ho trovato interessante la scelta di utilizzare la stessa della versione inglese, pur modificandone i colori principali.
 
A questo punto non mi resta che consigliarvi la lettura del romanzo e se siete appassionate di thriller il suggerimento è iniziare dal primo libro di questa serie “L’ospite inatteso”.
 
Il giudizio è positivo, le 4/5 stelle ci stanno tutte.
 

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