sabato 31 ottobre 2020

INTERVISTA AUTORE: Conosciamo Milena Zucchetti

 

Lo scorso week end, in occasione dell'uscita del suo nuovo romanzo, ho avuto il piacere di intervistare, per il gruppo Facebook "Streghe Libresche" di cui faccio parte, l'autrice Milena Zucchetti che ha risposto ad alcune mie domande.
 
Venite a scoprire che cosa le ho chiesto e che cosa ci ha raccontato Milena.
 
La prima domanda è per rompere il ghiaccio.  Com'è Milena nella vita di tutti i giorni?
 
Milena nella vita di tutti i giorni è madre, moglie e lavoratrice. Disordinata quanto basta con saltuari raptus di organizzazione compulsiva. Amante degli animali, ha due cani e non mangia carne. Fa colazione rigorosamente con cappuccino e brioche, anzi cornetto come si dice a Roma. Lettrice compulsiva e onnivora, abbastanza insonne e amante delle serie tv.
 
Adesso cominciamo con le domande mirate.
Nel nuovo romanzo la protagonista Odette è la proprietaria di un atelier, mentre Edward si veste in modo impeccabile. Le descrizioni su abiti e outfit sono molto dettagliate. Che rapporto hai con la moda?
 
Mia nonna faceva la sarta e ricordo i pomeriggi passati alla macchina da cucire (proprio la Singer che è nel negozio di Odette) con lei, che cercava di insegnarmi i rudimenti del mestiere. Da bambina sognavo di diventare stilista, poi resami conto di riuscire a stento ad attaccare un bottone, ho virato verso altre opportunità. Oggi ho con la moda, in senso ampio, un rapporto abbastanza lontano. Non sono molto trendy se proprio devo essere sincera, diciamo che ho uno stile basic, c'è molto Zara nel mio armadio.
 
Andiamo con la terza domanda. 
La storia è ambientata in parte a Firenze, dove dalle pagine scaturisce in modo prepotente con le sue vie e i suoi monumenti. Che legame hai con il territorio e in particolare con la Toscana?
 
Amo la Toscana, tutta. Mio padre è fiorentino e la sua famiglia ha origini versiliesi. Io stessa ho vissuto a Firenze e in Versilia per alcuni anni. Infatti, come tu già sai, la prossima storia è in buona parte ambientata tra Pietrasanta e Forte dei Marmi.
 
Nel romanzo nuovo ad un certo punto si parla di recensioni: che rapporto hai con l'argomento?
 
Bellissima domanda, grazie Silvia DC
Mi piace molto riceverne e sono consapevole della loro importanza, sotto diversi punti di vista.
In primis, io scrivo per essere letta (altrimenti terrei i romanzi nel cassetto come ho fatto per tanti anni) e lo scambio di opinioni con i lettori è una delle cose che più mi piacciono.
Quelle positive sono un'iniezione di autostima incredibile, quelle meno belle servono a migliorarsi!
In secondo luogo, più prosaicamente, le recensioni servono agli autori sconosciuti come me perché sono il veicolo per essere più visibili. Per questo non smetterò mai di ringraziare le blogger che scrivono articoli e i lettori che mi recensiscono su Amazon o Goodreads.
 
L'ultima mia domanda: le tue descrizioni sono sempre molto accurate, quanto lavoro c'è dietro?
 
C'è tanto lavoro di ricerca. In Innamorarsi a colazione ho descritto luoghi che conosco ma, ciononostante, ho dovuto cercare informazioni per essere precisa. I riferimenti a periodi storici piuttosto che a stili architettonici, solo solo alcune delle cose che mi sono divertita a cercare. Questa parte del lavoro di scrittura è una delle mie preferite  Ho terminato il romanzo durante il lockdown e, nell'impossibilità di muovermi, ho usato molto google street view per i dettagli che non ricordavo o che volevo controllare, come ad esempio locali e ristoranti, che sono tutti esistenti davvero (menù inclusi) , eccezion fatta per il bar di Costanza, l'hotel in cui alloggia Edward (che comunque è molto simile a uno che si trova lì vicino, in cui soggiornavo da bambina ogni volta che andavo con la mia famiglia a Firenze) e, ovviamente, l'atelier di Odette. Mio nonno però, aveva davvero un negozio di antiquariato in via dei Fossi. 

                                                              

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