martedì 29 settembre 2020

RECENSIONE: "Forbidden" di Daria Torresan & Brunilda Begaj


TITOLO: Forbidden
AUTRICI: Daria Torresan, Brunilda Begaj
EDITORE: self-publishing
GENERE: forbidden romance
DATA PUBBLICAZIONE: 17 settembre 2020
COPERTINA REALIZZATA DA: Catnip Design di Pamela Fattorelli


TRAMA:
 
Firdaws ha dimenticato di quali colori è fatto il tramonto. Aveva solo sei anni quando il Lupo cattivo l’ha presa e l’ha chiusa in un lugubre scantinato. A dieci anni di distanza, non c’è più traccia della spensierata bambina di un tempo. Troppo dolore e paura ha provato sulla sua pelle. I traumi e il tempo hanno cancellato il suo passato, le hanno fatto dimenticare la sua famiglia. Tuttavia, avverte un legame che non riesce a spiegarsi con quel fratello dagli occhi grigi e dal cipiglio arrogante.
Shaytan è stato battezzato con il nome del Diavolo. Strafottente, maligno, rabbioso. Di una bellezza rude e oscura, non c’è nulla di accomodante in lui. E forse è proprio tutto quest’odio represso ad attirare Firdaws. Esattamente come un angelo viene sedotto dal peccato e da ciò che gli è proibito avere. Impossibile domare ciò che li spinge l’uno verso l’altra. È qualcosa che ha radici lontane e che la morale non può accettare.
Ma chi stabilisce se un amore ha il diritto di esistere o no?
E come si può affidare alla ragione il compito di annientare un sentimento?

Perché non si può scegliere di chi innamorarsi, ma si può decidere come vivere quell’amore.


ESTRATTO:
Prima di andarsene, Shaytan fa il giro della tavola e mi arriva accanto. A questa vicinanza il mio corpo reagisce tremando. Trattengo il respiro. Non sentendolo pronunciare alcunché, sollevo piano e con titubanza gli occhi. Lo osservo abbassarsi su di me e il tremolio che percuote le mie membra aumenta. «Non ci sarai mica rimasta male, sorellina? Non è che ora andrai dal paparino a lamentarti che ti abbiamo maltrattata, vero?»
Allontano gli occhi, vorrei dirgli qualcosa che mi facesse sembrare meno debole e impaurita di quanto mi senta, ma non ci riesco.
Sussulto quando si fa più vicino e le sue labbra si posano inaspettatamente sulla mia fronte. Poi, finalmente, se ne va via.
La fronte mi brucia dove lui ha posato le labbra.
Un bacio velenoso. Una bacio maledetto. 
 

RECENSIONE:
Buon pomeriggio a tutte, il romanzo che vi presento oggi è forse uno dei più difficili da recensire tra tutti quelli letti fino ad ora e non perché non mi sia piaciuto, anzi, ho letto una storia bella, intensa, di quelle che lacerano l’anima, ma perché qualsiasi cenno, più del dovuto, alla trama rischia di rovinare la lettura a chi deciderà di dedicargli del tempo.

Sto parlando dell’ultimo romanzo scritto, come sempre a quattro mani, dalla splendida coppia formata da Brunilda Begaj e Daria Torresan, che con il loro “Forbidden” hanno fatto centro un’altra volta. 

Ammetto che è il primo libro che leggo, nonostante abbia diversi loro romanzi acquistati sulla fiducia e sul passaparola: questa volta sono felicissima di aver partecipato all’evento e di aver potuto leggere questa storia. E troverò il tempo per recuperare anche gli altri.

Forbidden, come dice il titolo stesso ci racconta qualcosa di proibito, un amore che la ragione e la morale non ammettono, un legame indissolubile che niente e nessuno può fermare.

Ambientato in un luogo inusuale come gli Emirati Arabi, presenta accanto alla trama complessa e intricata, anche un’accurata descrizione del paesaggio, delle usanze, e di una religione così diversa da quella cui siamo abituati.

L’aspetto psicologico dei vari personaggi, la loro caratterizzazione, cosi come i temi affrontati nel romanzo, dimostrano prima di tutto un estremo tatto, ma anche una conoscenza dell’argomento, una scrupolosa preparazione e una meticolosa ricerca.

La narrazione è quasi tutta dal punto di vista della protagonista Firdaws, tranne alcuni capitoli che sono raccontati con gli occhi di Shaytan: in entrambi facciamo un viaggio doloroso, intenso e ma anche appassionato attraverso il tempo, nei ricordi belli e brutti che li legano.

Arrivata a questo punto, avrei molto alto da aggiungere, ma mi fermo qui consapevole che nessuna delle mie parole potrà trasmettervi le sensazioni che vi rimarranno addosso arrivati alla fine del libro. 

Il mio voto è super positivo 5/5
 

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