Un sentimento corrotto dal male
Due cuori tenaci persi in un labirinto di inganni
Due cuori tenaci persi in un labirinto di inganni
Keegan e Isabelle sono entrambi vittime degli abusi subiti nell’orfanotrofio di Abbeville, in Louisiana. Nel tempo il legame tra i due ragazzi si è trasformato in un sentimento profondo e quando lei viene adottata da una famiglia abbiente, per Keegan sembra giunta la fine di un’epoca e il suo cuore inizia a inaridirsi.
Trascorrono vent’anni senza che nessuno dei due sappia nulla l’uno dell’altra. Isabelle ottiene ottimi risultati sul lavoro grazie al suo innato istinto investigativo, ma nella vita privata sceglie sempre uomini sbagliati. Mentre Keegan, che ha seguito la via del crimine ed è entrato nel narcotraffico messicano, salta da una donna all’altra e considera il sesso la sua unica valvola di sfogo.
Quando gli viene affidato l’incarico di uccidere a sangue freddo un agente dell’FBI, Keegan non se lo fa ripetere e parte per Arlington insieme ai suoi uomini.
Isabelle, nel frattempo, viene richiamata a Quantico per unirsi alla task force messa in piedi dalla DEA per sconfiggere il cartello di El Mante.
Giunto in Virginia, Keegan individua il suo obiettivo e dopo un pedinamento serrato è pronto a portare a termine il lavoro. Ma qualcosa va storto. La persona che ha di fronte altri non è che Isabelle, la sua Isabelle, e il mondo gli crolla addosso. Il sentimento riaffiora nei loro cuori con prepotenza.
Dopo anni trascorsi a cercarsi invano, sono finalmente insieme, ma dalla parte opposta della barricata. Lei, combattiva e dotata di un forte senso di giustizia. Lui, ribelle, spietato e dedito a trasgredire tutte le regole. Sapranno trovare il coraggio di vivere liberamente il loro amore così come si erano promessi?
RECENSIONE:
Buon pomeriggio a voi, oggi il blog partecipa al review tour organizzato per la promozione dell’ultimo romanzo di Monique Scisci, “La distanza che ci separa” edito da Newton Compton che ringrazio per la copia ebook e la possibilità di leggere il romanzo in anteprima.
Non lasciatevi ingannare dalla copertina, “non è quello che sembra” potrebbe essere il motto di buona parte del romanzo… Monique ci regala una storia che non è solo romance, ma anche intrigo, suspense, atmosfere dark ed eros.
Il prologo è stato lo scoglio più duro da affrontare, scoprire il passato dei due protagonisti Isabelle e Keegan fa ritornare alla mente le cupe atmosfere di Oliver Twist, il celebre romanzo di Charles Dickens. Le angherie e gli abusi subiti nell’orfanatrofio dove sono entrambi finiti, per ragioni diverse, contribuiranno anche a plasmare il loro carattere e il loro futuro.
Isabelle è rimasta orfana e la persona che si prendeva cura di lei, non può permettersi di garantirle una vita adeguata, così la lascia a Winterbottom’s House; la bambina è sveglia e intuisce che quello non sarà un posto felice.
L’unica sua ancora di salvezza lì dentro sarà Keegan, che la difenderà dai bulli e dai soprusi degli adulti, prendendosi spesso la colpa. Il legame che si forma tra loro è forte e nonostante la giovanissima età i sentimenti che provano sono profondi.
La storia prosegue e ci ritroviamo diversi anni dopo: i due protagonisti hanno preso strade diverse, Isabelle è stata adottata da una famiglia benestante e ha potuto studiare, fino a diventare una profiler per l’FBI. Mentre Keegan si ritrova sul versante opposto della barricata, ovvero è diventato uno spietato killer del cartello della droga messicano.
So quello che vi state chiedendo, come è possibile che le loro strade tornino a incontrarsi? Quando il boss messicano decide che l’agente Isabelle Stone va eliminata… e l’incarico viene affidato a Keegan, soprannominato “El Muerte”
Quello che succederà tra queste pagine non può essere raccontato, basta un minimo accenno di troppo per rovinare il piacere della lettura a che deciderà di dedicare il suo tempo a questa storia.
Vi confesso che a tratti mi sembrava di leggere un thriller dei miei autori preferiti, Connelly e Reichs in testa, soprattutto per la parte di Isabelle, il suo ruolo nell’FBI e tutto ciò che ruota intorno, per l’accuratezza della terminologia, delle tecniche investigative, delle dinamiche tra colleghi.
Anche la parte relativa ai meccanismi del cartello messicano, le gerarchie, le prove di fedeltà, insomma tutto meticolosamente descritto, segno di una grande preparazione alle spalle.
Sicuramente un romanzo così non si scrive di getto, gli incastri della trama, la psicologia dei personaggi, numerosi e importanti anche quelli secondari, dietro c’è sicuramente un lavoro meticoloso per far si che tutti i tasselli finiscano al posto giusto.
Ci sarebbe moltissimo da dire e da raccontare su questa storia, le emozioni che trasmette, ma a parole non le renderei giustizia. Non è il solito romance, ma piuttosto un romanzo a tinte dark, dove nulla è come sembra e buoni e cattivi non sempre stanno dalla parte giusta della barricata.
Spero di avervi incuriosito abbastanza. Alla prossima lettura.
Voto più che positivo 4/5 stelle.
Non lasciatevi ingannare dalla copertina, “non è quello che sembra” potrebbe essere il motto di buona parte del romanzo… Monique ci regala una storia che non è solo romance, ma anche intrigo, suspense, atmosfere dark ed eros.
Il prologo è stato lo scoglio più duro da affrontare, scoprire il passato dei due protagonisti Isabelle e Keegan fa ritornare alla mente le cupe atmosfere di Oliver Twist, il celebre romanzo di Charles Dickens. Le angherie e gli abusi subiti nell’orfanatrofio dove sono entrambi finiti, per ragioni diverse, contribuiranno anche a plasmare il loro carattere e il loro futuro.
Isabelle è rimasta orfana e la persona che si prendeva cura di lei, non può permettersi di garantirle una vita adeguata, così la lascia a Winterbottom’s House; la bambina è sveglia e intuisce che quello non sarà un posto felice.
L’unica sua ancora di salvezza lì dentro sarà Keegan, che la difenderà dai bulli e dai soprusi degli adulti, prendendosi spesso la colpa. Il legame che si forma tra loro è forte e nonostante la giovanissima età i sentimenti che provano sono profondi.
La storia prosegue e ci ritroviamo diversi anni dopo: i due protagonisti hanno preso strade diverse, Isabelle è stata adottata da una famiglia benestante e ha potuto studiare, fino a diventare una profiler per l’FBI. Mentre Keegan si ritrova sul versante opposto della barricata, ovvero è diventato uno spietato killer del cartello della droga messicano.
So quello che vi state chiedendo, come è possibile che le loro strade tornino a incontrarsi? Quando il boss messicano decide che l’agente Isabelle Stone va eliminata… e l’incarico viene affidato a Keegan, soprannominato “El Muerte”
Quello che succederà tra queste pagine non può essere raccontato, basta un minimo accenno di troppo per rovinare il piacere della lettura a che deciderà di dedicare il suo tempo a questa storia.
Vi confesso che a tratti mi sembrava di leggere un thriller dei miei autori preferiti, Connelly e Reichs in testa, soprattutto per la parte di Isabelle, il suo ruolo nell’FBI e tutto ciò che ruota intorno, per l’accuratezza della terminologia, delle tecniche investigative, delle dinamiche tra colleghi.
Anche la parte relativa ai meccanismi del cartello messicano, le gerarchie, le prove di fedeltà, insomma tutto meticolosamente descritto, segno di una grande preparazione alle spalle.
Sicuramente un romanzo così non si scrive di getto, gli incastri della trama, la psicologia dei personaggi, numerosi e importanti anche quelli secondari, dietro c’è sicuramente un lavoro meticoloso per far si che tutti i tasselli finiscano al posto giusto.
Ci sarebbe moltissimo da dire e da raccontare su questa storia, le emozioni che trasmette, ma a parole non le renderei giustizia. Non è il solito romance, ma piuttosto un romanzo a tinte dark, dove nulla è come sembra e buoni e cattivi non sempre stanno dalla parte giusta della barricata.
Spero di avervi incuriosito abbastanza. Alla prossima lettura.
Voto più che positivo 4/5 stelle.
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