martedì 22 settembre 2020

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: "Sinfonia della Felicità - La storia di Roberto e Livia - prima parte" di Simona Corvese

Titolo: Sinfonia della felicità
Autore: Simona Corvese
Casa editrice: PubMe
Collana: Little Black Dress
Genere: Contemporary, Narrativa
Pagine: 304
Formato: ebook
Prezzo:3,99 e in abbonamento KU
Store on line: Amazon

Trama:
Roberto, affermato direttore d’orchestra di fama internazionale e dallo spirito altruista, sta attraversando un brutto periodo e vorrebbe cambiare molte cose nella sua vita. Si concede un anno sabbatico da trascorrere nella sua città, Milano, per riflettere sulla sua frenetica esistenza. Durante questo periodo darà vita alla sua Fondazione Musica Senza Confini, un’organizzazione senza scopo di lucro che permette di far studiare musica gratuitamente a molti giovani che hanno alle spalle situazioni disagiate. Un giorno Roberto incontra per caso, in Corso Vittorio Emanuele, due piccoli violinisti zigani che suonano come virtuosi: Livia e il fratellino Jòzsef.

Scatta l'empatia che accomuna chi soffre. Roberto e la moglie Laura hanno perso una figlia; Livia non ha mai conosciuto affetti sinceri, fatta eccezione per suo fratello Jòzsef. Per difendersi dal loro dolore si rifugiano tutti nella musica, che amano più di loro stessi. Anche la bambina riconosce nello sguardo di Roberto la stessa, silenziosa, richiesta d’aiuto. Tra loro due nascerà un patto di reciproca solidarietà perché desiderano la stessa cosa: una vera famiglia.
 
RECENSIONE: 
Buon pomeriggio, il romanzo che vi presento oggi è l’ultimo arrivato per la Collana Editoriale Little Black Dress: si tratta della “Sinfonia della felicità – La storia di Roberto e Livia – parte prima” uscito dalla penna di Simona Corvese.

Roberto e Livia, un direttore d’orchestra e una bambina rom, virtuosa del violino, un rapporto d’amore, con la A maiuscola, come quello che può scaturire tra anime che hanno sofferto: Roberto e Laura, sua moglie, hanno perso una figlia, e Livia ha perso sua madre quando era ancora piccola. 

Si tratta di una storia intensa, molto attuale per i temi trattati, soprattutto per quanto riguarda la vita della piccola Livia.
Adesso vive con una zia nel campo rom, ma quella vita fatta di miseria e di sfruttamento mal si adatta al suo generoso cuore di bambina. 
 
Cosa la metterà sulla strada di Roberto? Un piccolo incidente e la musica soave e prepotente che Livia è capace di tirare fuori, quando ha il suo violino tra le mani.

Ma andiamo con ordine: Roberto dopo aver passato quasi un anno intero in giro per il mondo a dirigere orchestre, ha deciso di prendersi un periodo di pausa, piuttosto lungo, per dedicare il suo tempo a risolvere il rapporto con la moglie Laura, rapporto che si è logorato dopo la morte della loro figlia.

Gestiscono assieme una Fondazione che dà la possibilità a bambini, ragazzi e adulti meno fortunati di avvicinarsi alla musica, offrendo loro gli strumenti adatti a proseguire gli studi.

Livia è una bambina rom, diversa dalle altre, tanto per le sue origini miste, quanto per il suo carattere buono, il suo talento musicale. Sarà lei, piccola, (ha solo dieci anni) a prestare i primi soccorsi quando Roberto, per strada, avrà un lieve capogiro: e sarà la musica del violino, suonato con maestria dalla piccola ad incuriosirlo, portandolo ad offrire a lei ed a Josef, il cugino, la possibilità di prendere parte alle lezioni offerte dalla fondazione.

Ma le cose non saranno semplici, l’autrice mette in evidenza l’infanzia difficile che Livia è costretta ad affrontare: lo sfruttamento, l’accattonaggio, le pessime condizioni di vita… tutto attuale e troppo spesso presente che nelle pagine di cronaca.

Lei è la protagonista di questa storia, una bambina che è dovuta crescere in fretta, che deve sottostare alle rigide regole del campo, ma che trova in Roberto e poi in Laura una possibilità di riscatto.

Un libro complesso, una narrazione tradizionale in terza persona, con un punto di vista esterno, un osservatore attento che ci racconta le vicende dell’uno e dell’altro personaggio; una lettura coinvolgente, a tratti dolorosa, ed emozionante. C’è anche spazio per il mistero, l’intrigo, qualcosa che riguarda il passato di Livia e che potrebbe mettere a rischio il suo futuro.

I personaggi sono ben caratterizzati, come pure le ambientazioni e i due mondi così diversi, in cui si muovono i due protagonisti: sono l’indizio che l’autrice si è ben documentata, oppure conosce bene il mondo della musica e quello investigativo che si occupa di bambini. In ogni caso dietro ad un romanzo come questo c’è del lavoro di preparazione e di ricerca. Ben fatto.

Cosa altro dirvi? Che sono impaziente di leggere la seconda parte della storia, che arriverà entro la fine dell’anno. 

Se siete alla ricerca di un libro intenso e coinvolgente, questo è quello che fa per voi. Buona lettura.
Alla prossima recensione. Voto 4/5 stelle.

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