Titolo: Onore e riscatto
Autore: Fabiana Redivo
Collana: Historical Romance
Editore: Dri Editore
Genere: Storico
Formati disponibili: ebook 2,99 / cartaceo 15,99€
Pagine: 244
Lancio: ufficiale
18 novembre (cover reveal 12 novembre)
Sinossi:
Colonie occidentali britanniche, 1818.
Per amore di un pirata, Lady Eleanor Blackmore ha voltato le
spalle alla famiglia. Non che avesse poi molto da perdere, dato che il padre
era ricercato per il tentato omicidio del fratello. Piuttosto che accettare un
possibile matrimonio combinato dal nonno, il Duca di Ashton, per riscattare
l’onore della famigia, ha preferito affrontare lo scandalo vivendo accanto a
René Boscher, il pirata francese che si vanta d’averla addirittura comprata.
Quel pezzo di carta esiste davvero e porta la firma del padre di Eleanor. Ma
René sa benissimo che non si può comprare una Lady, figuriamoci il suo cuore. E
per amore di Eleanor il sanguinario pirata è disposto a fare qualsiasi follia.
Perfino a riscattare il proprio di onore. E il riscatto passa attraverso il
segreto dei gioielli perduti della regina Maria Antonietta.
Biografia:
Fabiana
Redivo esordisce nel 2000 con il primo
volume della saga fantasy Derbeer dei Mille Anni edita dalla Nord
(il sesto volume, La spada dei Re, vince il Premio Italia nel 2005).
Nel 2011 abbandona il lavoro come funzionario giudiziario per dedicarsi
completamente alla scrittura.
Oltre
ad aver pubblicato numerosi racconti e romanzi di genere fantasy, si è
cimentata anche nel genere rosa, di fantascienza e erotico (sotto pseudonimo)
sia con case editrici che in self publishing (Amazon). Collabora da
alcuni anni con la DRI Editore per cui ha scritto anche romanzi per
ragazzi. Esegue lavori di editing.
Per
l’associazione DEEP SPACE ONE organizza due premi letterari: il Trofeo
Cittadella dedicato al fantasy italiano e il Trofeo Cassiopea
dedicato alla fantascienza italiana.
Gran
curiosa del mondo, ama la vita all’aria aperta, i viaggi e la musica, passioni
che condivide con il marito e con il figlio.
Estratti:
Per
quanto innamorata – perdutamente innamorata – del suo uomo, una parte di lei
era ancorata all'ambiente in cui era nata e cresciuta. Si sentiva spaccata a
metà, divisa tra il sentimento travolgente che provava verso René e la
consapevolezza di essersi giocata per sempre la reputazione.
«Sono
pur sempre la nipote del Duca di Ashton» replicò facendo appello a tutta la
dignità di cui era capace.
La
nave rollava e beccheggiava paurosamente. I cavalloni erano talmente alti che
gli uomini faticavano a portare a termine le manovre. Davanti alla prua della Enora
i flutti si aprivano come se volessero inghiottirla. Botti, sartiame e tutto
ciò che non era fissato ruzzolavano da una parte all’altra, sbattendo e
fracassandosi contro le murate e addosso ai marinai. E assieme agli oggetti
volavano ordini, avvertimenti e imprecazioni. Mentre il cielo si illuminava a
giorno, una gigantesca mano d’acqua sollevò il legno vertiginosamente in alto.
René subì impotente la scalata del cavallone da parte della Enora ed
ebbe la sensazione che l’albero maestro potesse toccare le nuvole. A quel
punto, si sentì simile a un dio.
Ah,
se la sua meravigliosa sirena avesse potuto vederlo in quel momento! Nella sua
lucida follia, provò un brivido di eccitazione pensando a Eleanor. L’amava più
di se stesso, ora lo sapeva. Un sentimento più potente della furia degli
elementi. Ecco perché riusciva a controllare la paura. Poteva guardare la
tempesta e sorridere.
René
non riusciva a capire a cosa stesse pensando la sua sirena, anche se in parte
lo intuiva. Fissava in silenzio il mare in tempesta che si agitava negli occhi
da cerbiatto di Eleanor. Fieri e puri. Non la meritava. Il destino gli aveva
offerto quel fiore meraviglioso su un vassoio d'argento e lui l'aveva
calpestato. Svilito con la sua arroganza. E nonostante tutto, lei lo amava
ancora, ne era certo. Lo aveva letto in quel volto purissimo sconvolto dalle
lacrime. Accusò il colpo. E lo incassò.
Non
le importava nulla di onore e retaggio, di tutto ciò che il perbenismo
spicciolo riservava al resto delle donne. A lei importava solo di essere amata
con sincerità, perché lo amava davvero. Per quell’amore, sarebbe stata capace di
spegnere il sole con un soffio e accendere le stelle con uno sguardo. E mai
avrebbe dubitato di lui, perché aveva sentito il suo cuore battere con forza
mentre si dichiarava con tanta intensità.
«Buonasera, Lady Eleanor...»
Lord Willoughby apparve
quasi per magia accanto a loro, inchinandosi con galanteria. Era elegantissimo
e, per intima ammissione di René, stava facendo sfigurare ogni uomo presente al
ricevimento. Le donne nella sala se lo mangiavano con gli occhi e il fatto che
fosse scapolo aumentava l’interesse delle giovani nubili. La stessa Eleanor
arrossì leggermente. Nonostante il sentimento che nutriva per il suo pirata,
non riusciva a rimanere insensibile al fascino di quell’uomo che sembrava
uscito da un antico poema cavalleresco.
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