SINOSSI:
Kyle Thompson è un giovane e affascinante
medico. Primo del suo corso di studi, gentile e disponibile con tutti, non si è
mai concesso il lusso di innamorarsi. La sua famiglia, infatti, nasconde un
segreto, una maledizione che si attiverà il giorno del suo ventottesimo
compleanno e lo incatenerà per sempre al volere della luna, negandogli una vita
normale.
Quando incontra Valerie, troppo pura e
dolce per essere trascinata in quel mondo, viene però meno al patto fatto con
se stesso, perché qualcosa, in quella ragazza, lo attira, portandolo a lottare
contro la sua stessa natura.
Se il tuo destino fosse stato deciso secoli
fa, potresti cercare di ribellarti? Riusciresti a proteggere la donna che ami
da ciò che sei e dai pericoli che ti minacciano?
BIOGRAFIA:
Giusy Moscato è nata nel 1991 a Cefalù,
cittadina turistica siciliana dove vive tuttora. Dopo aver frequentato il liceo
linguistico del proprio paese, ha conseguito la laurea triennale in Mediazione
Linguistica e la magistrale in Traduzione per le relazioni internazionali
presso l’Università degli Studi di Palermo, specializzandosi in Sottotitolaggio
per Sordi e Audiodescrizione per Ciechi. Si è appassionata alla scrittura già
ai tempi della scuola elementare e ha proseguito negli anni, dedicandosi alla poesia
prima e alla prosa poi. Dopo aver lavorato sul romanzo d’azione con “Kunoichi
Sen” ed essersi sperimentata con i racconti romance con “Se fosse amore?”,
torna al suo genere preferito, il fantasy, con la serie “Beauty and the Wolf”,
il cui primo volume ha già ottenuto un discreto successo su Wattpad.
ESTRATTO:
«Valerie…»
Una
folata di vento gelido ci investì, facendola tremare. «Credo sia meglio tornare
dentro», suggerii.
«Aspetta.»
Si alzò e mi prese per mano, trascinandomi fino alla balaustra.
L’abbracciai
da dietro per riscaldarla. Io, da parte mia, ero abbastanza caldo da poter
sciogliere un iceberg…
«Che
cosa stiamo guardando?»
«Aspetta»,
ribadì.
Pochi
minuti dopo, un singolo fiocco di neve danzò dinanzi ai nostri occhi, subito
seguito da un altro e un altro ancora. Una soffice nevicata si posò sul
vialetto, sul prato, sugli alberi, sulle auto parcheggiate un po’ a caso e su
quei pochi temerari che stavano passando la vigilia di Capodanno fuori, fuggiti
come noi dal frastuono della festa. In pochi minuti, ogni cosa fu dipinta di
bianco.
«Non
è stupenda?» mi chiese la mia ragazza. Era felice come una bambina la mattina
di Natale, saltellante in attesa di aprire i doni che le aveva portato Babbo
Natale durante la notte.
«Tu
sei più bella», le sussurrai, avvicinandomi al suo orecchio. La sua pelle di
porcellana fu scossa da un brivido di piacere.
Si
voltò, rossa per l’imbarazzo, e mi posò un casto bacio sulle labbra. «Non è
vero, ma sei carino a pensarlo.»
Tutto
d’un tratto, dentro la villa scese il silenzio. Controllai l’ora sul display
del cellulare: erano le ventitré e cinquantanove.
«Ci
siamo quasi…»
Le
urla dei miei colleghi tenevano al corrente tutto il Minnesota del countdown
in corso. «Cinque… quattro… tre… due… uno… Buon
anno!»
Suggellai
quel momento con un appassionato bacio che Valerie mi restituì con impeto.
Nello stesso istante, fuochi d’artificio esplosero per tutta la città,
colorando il cielo del nuovo anno, un anno che per me si apriva non solo con
un’oscura prospettiva, ma anche con la certezza che ci sarebbe stata Valerie
con me.
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