Buona lettura.
Trama:
Venezia 1797. Napoleone Bonaparte è ormai alle
porte della Serenissima: dopo tanti colpi e sventure, presto la Repubblica
cadrà. Insieme all'orgoglio della città deve piegarsi anche quello di Anna,
giovane sposa costretta dai debiti del marito a trasferirsi nella casa dello
zio di lui, Fosco Alvise Candiani, il più acclamato compositore di Venezia.
Abbandonata in una casa ostile, strappata ai suoi affetti e a tutto ciò che
conosceva, Anna si aggrappa all'unica cosa che le resta: il suo sogno di
diventare violinista. Per farlo, è pronta ad assumere l'identità del marito, di
cui nessuno ha più visto il volto fin da quando era ragazzo. Nei panni di un
uomo, Anna trova la libertà che ha sempre bramato, ma rischia di perdere se
stessa. E gli occhi severi di Fosco, l'uomo che sembra la sua perfetta
antitesi, sono pronti a ricordarglielo in ogni momento. Echi di concerti,
clangore di spade e pettegolezzi sussurrati corrono tra le rughe e le calli, ma
tra i mille specchi di Venezia si cela la domanda più importante di tutte: è
più giusto vivere secondo coscienza, o secondo reputazione?
Estratto:
«Dovreste ammirare la vanità, anziché denigrarla. Voi ne siete
così provvisto, signore.»
Fosco piegò
le labbra in una smorfia. «La mia non è una vanità qualunque. Ascoltatemi
tutti» disse, affinché l'orchestra lasciasse andare gli strumenti per
concentrarsi sulle sue parole. Unì le mani fra loro e fece schioccare la lingua
sul palato. «Non mi vanto di me stesso perché sono un ottimo musicista o un
apprezzato compositore. Io mi vanto di aver consapevolezza delle mie qualità,
mi vanto della mia cultura, mi vanto di un'essenza che ho costruito in
trentanove anni della mia vita e non senza lottare con tutti quei frammenti di
me che faticosamente ho portato all'unità. Perché molti di voi non mi tollerano
– e lo so bene, a volte avete degli sguardi indisposti perfettamente
comprensibili –, ma al tempo stesso mi rispettano? Perché la mia vanità è forza
ed è un pericolo per tutte quelle anime la cui identità ancora divaga.»
Biografia:
Giulia Esse è nata a Velletri nel 1991, la città che ha dato i
natali ad Augusto, di cui va fiera anche in virtù della recente laurea in
Archeologia Classica conseguita a Roma La Sapienza.
Ha esordito
nel 2019 con il romanzo storico ambientato nella Venezia di fine Settecento,
L'amore al tempo della musica, edito dalla collana Io me lo leggo. È una delle
vincitrici del concorso letterario Guerriere indetto da Le Mezzelane Casa
Editrice, con il racconto fantasy orientale Senza Nome.
La scrittura
è un lavoro che la accompagna insieme al sogno di proseguire i suoi studi
nell'ambito della museologia.
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