Per l'appuntamento di oggi con "Un regalo sotto l'albero" vi presento il romanzo di Paola Serra. Ho avuto il piacere e il privilegio di partecipare al blog tour di promozione di questo esordio e mi sono letteralmente innamorata dei suoi personaggi.
Titolo: Al di là dei tuoi occhi
Sottotitolo: L’inizio del viaggio
Serie: The Munsee Series Volume 1
Autrice: Paola Serra
Genere: Romance contemporaneo
Data di pubblicazione: 12 settembre 2019
Pubblicato in Self-Publishing su Amazon
Disponibile in ebook e cartaceo
TRAMA
Ci
sono volte in cui voltarsi indietro fa ancora paura. Ci sono volte in
cui vorresti che il passato restasse tale. Quelle in cui ti ritrovi
“costretto” a tornare nei luoghi della tua infanzia non sapendo bene
cosa aspettarti.
Sono
questi i timori che affiggono Noah nel suo viaggio verso casa, nella
cittadina selvaggia di Hulett, dopo un'assenza durata ben cinque anni.
È
lì che ha lasciato una parte di sé: tra le catene montuose e “presso il
grande fiume calmo”, tra le praterie e gli arbusti, tra i ranch e i
cavalli, tra nuovi e vecchi amici mai dimenticati. E sarà lì che
ritornerà per scoprire cosa nasconde la sua Beck: un'amica, una
confidente, la sua metà perfetta.
Un rapporto indissolubile, un'amicizia pura e sincera messa a dura prova da una partenza improvvisa.
Ma
come spesso accade nel distacco, molte cose sono cambiate, loro non
sono più gli stessi: Rebecca schermata dietro i suoi muri invalicabili e
con tanta rabbia da esternare; Noah, con una vita altrove, ritrova
ferite che credeva aver metabolizzato.
Riusciranno
a ritrovare l'uno negli occhi dell'altra quella complicità smarrita,
quella fiducia perduta, quell’anima affine che riusciva a leggergli
dentro al primo sguardo?
Riusciranno a riconoscersi accantonando il passato e scrutando il domani con nuove aspettative?
Benvenuti in Wyoming, benvenuti nella loro realtà.
“Quando
una persona condivide i suoi silenzi e li mescola ai tuoi senza
chiedere, avverti la sua presenza costante senza bisogno di molto
altro.”
Estratto:
«Vedo che non mi ascolti» sospirò pesantemente cercando di non
perdere la calma. «Non voglio ferire nessuno, Noah, tantomeno te. Ma continuate
a insistere, a stressarmi con la vecchia me.»
Si era voltata e per la prima volta aveva pronunciato il suo nome.
Nei suoi occhi, il ragazzo leggeva un turbinio di emozioni, un tormento mai
avvertito prima. C'era ansia e paura, rassegnazione, disillusione, fermezza e
convinzione.
«Ricordi l'ultima volta che abbiamo dormito qui?»
Lei annuì senza aggiungere
altro.
«È stato dopo il funerale di mio padre. Tu mi sei rimasta accanto,
senza domande su come stessi o di cosa avessi bisogno. Mi hai lasciato
piangere, sfogare, senza stupide parole di circostanza.»
Beck lo guardò con espressione interrogativa che lui ricambiò con
un sorriso. Quello aveva rappresentato, per entrambi, un altro passo fondamentale
di condivisione che Noah voleva in assoluto riportare a galla.
«Rammenti cosa ci siamo promessi in quella circostanza?»
«So dove vuoi andare a parare e...»
«Lo ricordi o devo credere di aver vissuto metà della mia vita
accanto a una persona che ti somiglia soltanto?» chiese interrompendo sul
nascere qualsiasi sua rimostranza.
«Sì, lo ricordo bene purtroppo. È difficile da cancellare, John…
non doveva andare in quel modo. Non lui, almeno» sussurrò impercettibilmente
ripiombando nell'angoscia di quella sera.
Chi avrebbe mai potuto dimenticare quella giornata? Un ragazzo
distrutto dalla perdita di un uomo meraviglioso, che lei stessa considerava un
padre, dopo che il suo l'aveva abbandonata per non fare mai ritorno.
«È stato proprio nel mio momento più buio che abbiamo stretto il
patto che ci avrebbe tenuti uniti: abbiamo promesso ci saremmo stati senza
eccezioni, per sorreggerci a vicenda in ogni caso e anche se le nostre vite si
fossero divise, noi, ci saremmo sempre ritrovati.»
Proprio in quel giorno, Rebecca aveva compreso che Noah
rappresentava l'unico punto fermo persistente nella sua vita. Avrebbe fatto
qualsiasi cosa per evitargli un dolore così asfissiante, l'avrebbe spartito e
inglobato tutto, tanto da renderlo libero. Non sapeva che di lì a poco, anche
lui, l'avrebbe lasciata e che ne sarebbe stata risucchiata senza scampo.
«È per questo che sono qui. Perché credo che tu abbia bisogno di
me, anche se non te ne rendi conto, come io quella notte ne avevo di te. Sono
qui perché voglio che sia tu a raccontarmi cosa succede, non tua madre o mia
madre, tu. Sono qui perché mi sei mancata, ma ero troppo codardo per
affrontarti dopo il nostro ultimo saluto. Aspetterò il tempo necessario.
Riuscirò a farti capire con i fatti che puoi fidarti di me, perché io ci credo
ancora nel nostro rapporto e, nel profondo, forse anche tu.»
Biografia:
Paola Serra
Nasce
nel 1987, in Calabria, dove vive attualmente. Studia giurisprudenza, ma le sue
passioni principali sono rappresentate dalla lettura, sin da piccola, e dalla
scrittura, in secondo momento,
imbattendosi per caso nella piattaforma multimediale di Wattpad. Nel
2016 dà vita al primo tentativo di stesura del primo volume de “The Munsee Series”, pubblicata in self
publishing solo nel 2019 in versione rivista e corretta. Nel febbraio dello
stesso anno avvia un blog letterario, Tracce d’inchiostro, con lo scopo di
consigliare e dare luce ai libri che considera delle piccole perle.
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