martedì 26 novembre 2019

EVENTO NATALE: "L'azzurro dell'amicizia" di Imma Pontecorvo


SINOSSI
Alessia è un’adolescente come tante, con un’innata passione per la danza e soprattutto per la scrittura; da grande infatti sogna di diventare una giornalista.
Condivide questi interessi con la sua migliore amica, Shaila, di origini indiane. Entrambe non hanno mai badato al diverso colore della pelle o alla differenza tra le proprie culture di origine.
All’inizio del secondo anno di liceo, però, l’inserimento in classe di due ripetenti, Gilda e Iolanda, romperà gli equilibri. Fin dai primi giorni, Shaila viene aggredita dalle due bulle con insulti razzisti e minacce di violenza.
Solo grazie all’autenticità di quel bene sincero che provano l’una per l’altra, Shaila e Alessia riescono a permettere che il bene trionfi sul male ridipingendo le loro vite di azzurro.
Una storia di due ragazze adolescenti ispirata a fatti reali, che affronta i temi della disuguaglianza sociale, del razzismo e del bullismo in contesti scolastici ed extrascolastici, e che intende aprire un dialogo tra adulti e minori al fine di sensibilizzare le coscienze su questi temi che negli ultimi anni stanno condizionando la vita di molti adolescenti.

BIOGRAFIA

Imma Pontecorvo nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina.
Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli.
In seguito, svolge il tirocinio presso diverse strutture sociali del territorio campano acquisendo competenze psico-pedagogiche da impiegare a favore delle categorie a rischio (minori, anziani, detenuti, disabili e soggetti con problemi di dipendenza).
Docente per molti anni, è appassionata di arte e letteratura.
Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e, proprio grazie a questa sua passione, partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Le sue opere figurano in numerose antologie letterarie.
Nel 2015 ha pubblicato la sua prima silloge di poesie, A passi di danza sui miei pensieri, e il racconto breve Lo specchio dei ricordi, premiato con menzione speciale al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Percorsi Letterari Shelley e Byron, La Spezia, 2015.
Dello stesso anno è il suo primo romanzo “In un mare di emozioni” che ha ricevuto la menzione d’onore al Concorso Letterario Internazionale Le Pieridi, Policoro (MT), 2016.
Sempre nel 2016 ha pubblicato la I° edizione del racconto di narrativa per ragazzi L’azzurro dell’amicizia, che tratta la piaga del bullismo, e il suo secondo romanzo, Nel sorriso dell’aurora.
Nel 2017 ha dato alle stampe il racconto La più bella realtà, premiato con medaglione aureo al Concorso Letterario Artistico Città di Avellino, Trofeo Verso il Futuro, 2018.
Del 2019 sono la silloge di poesia “Carezze di seta”, la II° edizione ampliata del racconto L’azzurro dell’amicizia e la favola ecologica appartenente al genere narrativa per l’infanzia Nico e il fantastico mondo del mare, che ha partecipato a diverse iniziative e progetti plastic free, promossi da scuole ed enti.
ESTRATTO:
Mi ritrovai le braccia di Shaila attorno al mio collo, la sua fronte sulla mia spalla. Ci misi qualche secondo ad accorgermi che stava sussultando leggermente e ad avvolgerla a sua volta in un abbraccio. Nemmeno per lei era semplice. Anzi, per lei doveva essere molto più difficile.

Sospirai. Era colpa mia se stava piangendo. Ero stato io a ritirare fuori l’argomento. Non che lei potesse ignorarlo, ma la mia incertezza, la mia riluttanza, la mia paura avevano finito per contagiare anche lei. E farla crollare. E non importava che questa fosse l’ultima cosa che volevo. Era successo e basta. E non potevo farci niente.
Ancora adesso non so spiegarmi perché successe né come fu possibile che una del genere succedesse. Com’è possibile che succeda ancora, da altre parti, ad altre ragazze. Forse ero io quella ingenua, quella per cui non esisteva nessuna differenza di etnia, non tra me e Shaila. Come poteva importarmi il colore della sua pelle? Come poteva questo influenzare quell’amicizia così profonda e sincera che ci ha unite, nel tempo, come sorelle?
Le nostre vite si erano ridipinte di azzurro, proprio grazie all’autenticità di quel bene sincero che provavamo l’una per l’altra. Quel bene che riuscì a trionfare sul male che ci aggredì, all’improvviso, un giorno di qualche anno prima.

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