venerdì 8 novembre 2019

REVIEW PARTY: "Quello che non so di te" di Francesca Redolfi


Data di uscita: 9/10/2019 
Versione ebook (kindle) € 1.99 
Cartaceo (in tutti gli store online) - totale pag. 421 € 15.90
 
SINOSSI:

Samantha non conta più le volte in cui si è precipitata al Pronto Soccorso. Del resto, da anni ormai le parole più usate in casa sua sono “ipocondria” e “psicosomatico” al contrario di “Mamma”, la meno menzionata.

Proprio durante uno di questi momenti resta chiusa nell’ascensore dell’ospedale con un medico dagli occhi dello stesso celeste del camice, il solo capace di ritinteggiare di un bel corallo le pareti verdognole del nosocomio. Giulio, questo il suo nome, sembra capitare a proposito, perché Sam ha giurato a se stessa che sposerà un dottore, convinta che solo così potrà guarire dalla sua ipocondria.
 

In una Milano estiva, tra corse al triage e menzogne velate; con una coinquilina chiassosa e due sorellastre che sembrano la copia di Anastasia e Genoveffa, riuscirà Sam a nascondere la sua vera natura di malata immaginaria? E Giulio potrà amarla nonostante tutte le sue fissazioni?

                                                                        RECENSIONE

Buona serata a tutte, oggi il blog partecipa al review party organizzato dalla casa editrice Literary Romance per l’uscita del romanzo di Francesca Redolfi “Quello che non so di te”.

E’ il primo romanzo che leggo di questa autrice  e devo ammettere  di essere rimasta piacevolmente colpita. Il romanzo è una continua sorpresa: divertente, ironico, (in alcune scene mi sono ritrovata a ridere, come fa la nostra protagonista quando si trova sulla ruota panoramica), ma è anche commovente, delicato, romantico e pieno di colori, come quelli che appaiono ogni tanto nella vita di Samantha.

    «Corallo. Come un giorno felice» m’interrompo, sorpresa da me stessa. Di solito non confesso le mie emozioni colorate. Perché io le emozioni le provo a colori, ma nessuno lo sa. «Corallo» ripete. «È corallo, la felicità?»
I colori: meritano una menzione, ce ne sono così tanti nella vita di Sam, ma non nel suo lavoro, quello è grigio, in sfumature, (No, non pensate a quelle di Grey, siete fuori strada), mentre le emozioni di Samantha sono belle colorate, ogni sensazione ha un suo colore, rosa, corallo, cobalto, perla, oppure verdognolo, un dispregiativo, come quello che lei vede sulle pareti degli ospedali che frequenta, e non perchè ci lavora, ma perchè lei è ipocondriaca ed avendo paura di essere malata, ad ogni minimo sintomo, l’ospedale lo frequenta per necessità.

Ma conosciamola meglio: Samantha ha 26 anni, ha perso la madre a otto anni e qualche mese dopo ha iniziato a manifestare i primi segni di quella che è comunque a tutti gli effetti una patologia. Nella sua vita, è stata così tante volte (216) in pronto soccorso, e tutte per "motivi validissimi" e ne ha girato così tanti, che molte infermiere ricordano bene anche il suo nome.
Di questo suo disturbo ne sono a conoscenza solo i suoi due migliori amici, Lara e Elia, la sua coinquilina che lo sospetta e la prende in giro, così come fanno anche le sue due sorellastre.
Perché come in una favola, suo padre dopo la morte della moglie, ha trovato una nuova compagna, con due figlie dal precedente matrimonio. Samantha sperava di aver trovato due sorelle, due amiche in un momento così difficile, ma invece ha scovato “Anastasia” e “Genoveffa” due arpie come le sorellastre di Cenerentola che non esitano a metterla sempre in cattiva luce con il padre.

E Giulio, il nostro protagonista come entra in tutta questa storia? Semplice, rimane chiuso in ascensore con Sam, durante una delle sue incursioni al pronto soccorso. Lei rimane colpita da quel dottore con gli occhi belli e tanto gentile, che è riuscito a farla stare a suo agio in una situazione da panico. Poi si incontrano per caso quando Elia la convince ad andare all’inaugurazione di un nuovo parco giochi. Lì Sam, che non si sente a suo agio a salire sulle attrazioni più adrenaliniche, perché ha sempre paura che succeda qualcosa di pericoloso, inciampa e si ritrova con le ginocchia sbucciate.

    Una voce maschile giunge alle mie spalle, privandomi della speranza di essere passata inosservata. Cerco di rialzarmi, ma gli zaini mi sbilanciano e finisco ancora con il sedere a terra. Fantastico. In confronto i Teletubbies sono aggraziate ballerine classiche. Lancio una rapida occhiata verso l’ombra davanti a me sperando si smaterializzi. O in alternativa che mi rapiscano gli alieni. «Sto bene» mormoro, le guance in fiamme. «Sono solo inciampata...» «E vorrei ben vedere. Con tutti quegli zaini addosso.» Un momento. Quella voce… Alzo lo sguardo e incrocio un paio d’occhi color celeste-camice.
    "No, il cerotto sulle ginocchia no. Inestetismo ai massimi livelli. Sono quasi certa che in qualche parte nel mondo un fashion blogger sarebbe colto da un’improvvisa mania di suicidio".
Sarà Giulio, che è lì con la nipotina, a soccorrerla e che le proporrà di passare con loro il pomeriggio. Si lascerà convincere a salire su alcune attrazioni, solo per non fare brutta figura. Ma anche perchè sarà piacevole passare la giornata con loro, e non sarà la prima volta.

Il mio racconto finisce qui, il romanzo come vi ho anticipato è godibilissimo, divertente e commovente al tempo stesso. Scritto in prima persona, riesce a trasmettere al meglio tutte le emozioni che passano nella testa di Samantha.

Perchè Sam dovrà affrotare le sue paure e Giulio.... dovete leggerlo e scoprirete chi è e cosa sarà per lei.

    Poi si avvicina, mi fa scivolare una mano sulla nuca, e mi bacia. Le sue braccia mi avvolgono, le sue labbra schiudono le mie, e il mondo esplode in mille schegge di vetro colorato. I colori mi riempiono la pelle, mi scorrono nel sangue, nell’anima, m’invadono come una musica mai sentita. Milano è bella, bellissima, stasera. Come non lo è mai stata.
Se amate le storie romantiche e non banali questa è la storia giusta per voi. 
Voto 4/5 

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