mercoledì 20 novembre 2019

EVENTO NATALE: "Il lato nascosto dell'amore" di Erika Lenti

Con il primo articolo di oggi vi presento il romanzo di Erika Lenti, "Il lato nascosto dell'amore" una storia che vi farà emozionare.

SINOSSI 

Da quando un incidente le ha deturpato parte del viso, Adelia vive nascosta tra le quattro mura della sua stanza. Esce di notte, quando piove, con il cappuccio alzato. Solo nell’oscurità profonda riesce davvero a sentirsi libera. Nel buio, e nel vecchio cinema del signor Baxter, dove ha iniziato a lavorare.
È tra quelle poltrone rosse che Noah, talentuoso fotografo tornato in città per il matrimonio della sorella, la vede. Vede il suo lato perfetto, il profilo che le cicatrici non sono riuscite a segnare, e ne rimane affascinato. Ma Noah non sa che Adelia è la testimone dello sposo. Non sa neanche che cosa si cela dall’altra parte del suo volto, dove c’è molto di più del marchio di una tragedia.
Adelia non ha nessuna intenzione di partecipare al matrimonio e mostrare al mondo il proprio segreto.
Noah, invece, ha tutte le intenzioni di scoprire chi è la ragazza che non vuole fare da testimone allo sposo.
Sarà una banale scommessa a cambiare le carte in tavola.
Noah e Adelia dovranno imparare a fare i conti con la passione, quella che arriva all’improvviso e travolge tutto, e con i pregiudizi della gente.
Perché l’amore ha sempre un lato nascosto, bisogna solo saperlo guardare




BIOGRAFIA:
Erika Lenti nasce nel 1979, in un paese in provincia di Roma, dove vive tuttora insieme al marito Massimo, i figli Manuel e Marissa, e l’amico a quattro zampe Rossano.
L’arte le sembra una cosa per “grandi”, finché non scopre che inventare storie e dare vita ai personaggi le riesce bene. Nel 2019 approda nel mondo del self-publishing con il romanzo d’esordio Semplicemente Gio’, vincitore del premio wattys nel 2017.
Nello stesso anno esce il suo secondo romanzo Il lato nascosto dell’amore.
Nel suo futuro ci sono nuove storie in stesura e progetti importanti nel mondo del romance e non solo.



ESTRATTO:
Con un dito mi scosta i capelli che, appesantiti dall’acqua, si sono appiccicati al viso, lasciati apposta a coprire le cicatrici. Posso sentire il suo tocco anche laddove mi è impossibile e il mio corpo è pervaso da brividi che mi portano a chiudere le palpebre.
Avverto il pizzicore di una ispida barba dopo alcuni giorni dalla rasatura che mi sfiora la guancia e il suo respiro mi solletica l’orecchio: «E ora perché senti il bisogno di piangere?»
«Sono lacrime di felicità.»
Vorrei aggiungere che sono grata per aver passato una serata stupenda, vissuta senza difficoltà e ciò non capitava da anni.
Vorrei aggiungere che sono contenta di averlo conosciuto, poiché insieme a lui quasi dimentico quello che mi è successo.
Vorrei aggiungere molto altro che non so come esprimere, per il fatto che ho così tante cose che mi passano per la testa che le lettere di ogni singola parola sembrano mischiarsi alla rinfusa come lo schema di un crucipuzzle.
Vorrei, ma in ogni modo non riuscirei a dare sfogo ai miei pensieri, in quanto, in un modo del tutto inaspettato, folle, sconsiderato, insensato, sbagliato, ma fottutamente piacevole, poggia le sue labbra sulle mie. L’istinto mi porta a spalancare di riflesso le palpebre e i suoi occhi sono più sorpresi dei miei.
Interrompe quel contatto che mi stava dando il giusto ossigeno per sopravvivere e annuncia: «Forse è meglio andare.»
Il suo assordante silenzio e i miei martellanti pensieri mi fanno compagnia durante il tragitto per tornare a casa. Ho sempre sognato il primo bacio, immedesimandomi nelle tantissime scene d’amore vissute attraverso uno schermo, ma non avrei mai creduto di provare tante emozioni per un gesto così comune, di due corpi carnosi che si uniscono in uno solo. Un bacio casto che mi ha tolto la superficie sotto i piedi, ha evaporato l’acqua che appesantiva i vestiti e mi ha fatta sentire più leggera di una piuma, desiderosa di volare, di perdermi nell’aria e mai più adagiarmi.

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