Titolo: Qualcosa nascosto
Autori: Marco Bagliano e Susanna De Ciechi
Editore: Manni Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 256
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: euro 9,99 e euro 15,72
Quarta di copertina:
Un impresario di pompe funebri e un ragazzino finito in un grosso guaio sono i protagonisti di una storia che si consuma in un solo giorno ad Alessandria.
Autori: Marco Bagliano e Susanna De Ciechi
Editore: Manni Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 256
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: euro 9,99 e euro 15,72
Quarta di copertina:
Un impresario di pompe funebri e un ragazzino finito in un grosso guaio sono i protagonisti di una storia che si consuma in un solo giorno ad Alessandria.
Pietro Ventura e la sua famiglia affrontano la consueta routine di “una giornata da becchini” in cui le vicende dei vivi incrociano quelle dei morti e di alcune presenze benevole, quando accade l’inaspettato.
Un giardino di transito per l'Aldilà accoglie uomini, donne, bambini e animali al centro di eventi straordinari eppure intimamente connessi a ognuno di noi.
La tenerezza e l'ironia sono gli ingredienti di un romanzo lieve e delicato che svela più di una verità.
Estratto:
In corridoio Agostino si mise al passo con Miriam. Procedevano fianco a fianco, ancora marito e moglie, ancora insieme, anche se lui era passato da molti anni oltre il guado, in un diversa dimensione. Le loro braccia si sfioravano, quello di lei fasciato nella seta dell’abito fantasia bianco e blu, e l’altro, di Agostino, definito solo da una increspatura di colore senza consistenza che sfumava tra l’azzurro e il viola.
Miriam portò una mano alla gola in un gesto che poteva sembrare una carezza e copriva una sensazione che aveva spesso: di non essere sola. Quando aprì la porta dell’ufficio di Tommaso, suo cognato, la sua faccia era un sole.
Gli autori
Marco Bagliano è nato nel 1984 ad Alessandria dove gestisce con la famiglia una storica impresa di onoranze funebri. È laureato in Scienze politiche con master in Scienze della comunicazione.
Susanna De Ciechi, nata a Milano dove vive e lavora, è scrittrice e ghostwriter. Ha pubblicato diversi romanzi, spesso ispirati a storie vere, biografie e mémoir.
Qual è il posto in cui l’Aldiqua e l’Aldilà è più probabile si incontrino? La risposta è semplice: là dove le anime affrontano il loro ultimo viaggio. L’impresa di pompe funebri della famiglia Ventura è proprio il fulcro delle vicende di questo nuovo romanzo degli autori Marco Bagliano e Susanna De Ciechi.
Una storia di narrativa contemporanea, fantasia e spiritualità che dà voce non solo ai becchini ma anche a coloro che il varco lo hanno già passato: le anime dei defunti.
Due mondi che a volte si sfiorano e a volte si incontrano, comunicando fra sé in un modo particolare e affascinante. Al centro di tutto, un ragazzino bloccato fra i due mondi per sbaglio. Un’incongruenza nell’ordine delle cose.
Come si comporteranno i Ventura? Chi sono Camilla e Agostino? Chi aiuterà il Cadente?
RECENSIONE:
Buon pomeriggio lettrici!!! Il romanzo che vi presento oggi è molto particolare: si tratta di “Qualcosa nascosto” di Marco Bagliano e Susanna De Ciechi, e pubblicato da Manni Editore, che ringraziamo per la copia cartacea fornita. Un grazie anche a Lucia di @ultime_dai_libri per averci coinvolto nell’evento.
Come anticipato sopra, “Qualcosa nascosto” è un libro particolare e lo riassume bene il nome scelto per la pagina Instagram, @storiedianimeebecchini.
Volete sapere perché?
Perché come recita la quarta di copertina, “il protagonista Pietro Ventura e la sua famiglia affrontano la consueta routine di una giornata da becchini, in cui le vicende dei vivi si intrecciano con quelle dei morti e di alcune presenze benevole”. Appunto, le anime dei defunti che resto accanto ai propri cari…
Leggendo il romanzo mi sono accorta di alcune cose. Prima di tutto non era quello che mi aspettavo: ero convinta di trovare qualcosa di paranormale, una storia di fantasmi, in parole povere; invece, ho scoperto alcune sfaccettature di un mestiere necessario, ma che molti di noi ignorano come sia veramente - me compresa.
Il racconto di Andrea, quando nel periodo scolastico si è ritrovato “vittima” dei bulli per il lavoro della sua famiglia, mi ha riportato alla mente un episodio, molto diverso, ma per certi aspetti illuminante, accaduto proprio nella mia scuola tanti, troppi anni fa, quando si era trasferita nella nostra classe una ragazza il cui padre era un impresario di pompe funebri: in quel caso, se qualcuno la prendeva in giro, lei rispondeva con disinvoltura, mostrando alcuni gadget a tema che i rappresentanti del settore lasciavano in omaggio…
Seconda cosa, mi sono ritrovata a riflettere sul mio rapporto con la morte, con i defunti: sono un’appassionata di storie macabre, dell’orrore, leggo libri che hanno come protagoniste antropologhe forensi e medici legali, ma mai ho avuto il coraggio o la forza di “vedere” un defunto, nemmeno i parenti più stretti, con la “paura” di stravolgere il ricordo che avevo di loro.
Invece Pietro e gli altri personaggi del libro ci danno una visione diversa, un punto di vista di chi con la morte è costretto a fare i conti ogni giorno, nelle situazioni più diverse.
A loro deve andare tutto il nostro rispetto, per un lavoro che richiede tatto, quando devono rapportarsi con i familiari, per la “forza” necessaria ad estraniarsi da tutto nei momenti più difficili di un mestiere che forse non è adatto a tutti.
È interessante anche il punto di vista delle anime, quello che pensano, il percorso che fanno, e realtà o finzione che sia, appaiono come una speranza, l’idea che dopo ci sia qualcosa ad attenderci…
“I vivi e i morti stavano agli estremi opposti di una catena. Tra gli anelli della catena c’erano il dolore, l’amore, la nostalgia, la felicità e il rimpianto per ciò che non si era fatto e per chi era rimasto indietro. Con il trascorrere del tempo, i vivi che ricordavano i morti a loro volta morivano, rompendo la catena di cui quasi sempre alla fine si perdeva un anello. Allora anche i ricordi morivano”.Il romanzo è un concentrato di emozioni, è facile immedesimarsi e ritrovarsi in questa o quella situazione, tutti abbiamo un evento personale che riaffiora alla mente leggendo queste pagine, tutti più o meno giovani abbiamo avuto a che fare con la morte.
Gli autori ci hanno regalato un punto di vista interessante su una parte della nostra vita che pur lontana, diventa inevitabile prima o poi. Lo hanno fatto con tatto, delicatezza, fluidità. Tanto che le pagine scorrono veloci, e la storia quella conquista pagina dopo pagina.
Ringrazio ancora Lucia per averci coinvolto, per averci dato l’opportunità di poter apprezzare questo libro.
Promosso a pieni voti. 5/5 Stelle
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