venerdì 12 febbraio 2021

REVIEW PARTY: "L'Ultimo Dorcha - La maledizione del primo nato" di Arianna Colomba


TITOLO: L'Ultimo Dorcha - La maledizione del primo nato
AUTORE: Arianna Colomba
SERIE:  Le Cronache dell’Equilibrio
GENERE:
Dark Fantasy
DATA D’USCITA: 15 Gennaio 2021

TRAMA:
Sono passati sette anni da quando la pioggia senza fine ha smesso di cadere e Gareth il Dorcha è divenuto una leggenda nelle ballate del Grande Nord.
Eppure, un’ombra scura sembra intenzionata ad allungare le dita tra le trame del Destino, giungendo fino al monastero delle Shùil, sacerdotesse madri dei Dorcha.
Che fine hanno fatto i primi nati?
Chi è il Demone col Cappello e perché l’Equilibrio è stato di nuovo spezzato?
La Maledizione del Primo Nato vi condurrà in un viaggio fatto di oscurità, amore e mistero, attraverso un mondo fantastico, tra luce e tenebra.

A seguito del grande successo del Best-seller Dark Fantasy “L’Ultimo Dorcha”, Gareth si troverà ad affrontare una nuova prova in questo volume autoconclusivo, fruibile anche a chi si approccia per la prima volta a “Le Cronache dell’Equilibrio”.

RECENSIONE:
Buon pomeriggio, oggi vi presentiamo la seconda recensione della giornata dedicata al romanzo di Arianna Colomba “L'Ultimo Dorcha - La Maledizione del Primo Nato” secondo volume della serie “Le Cronache dell'Equilibrio” un fantasy intenso e ricco di tematiche ancora oggi molto attuali.  

Lo ha letto per voi Gabriela, la nostra collaboratrice appassionata del genere. Venite a scoprire cosa ne pensa.

Quando ho iniziato a scorrere le pagine di questo secondo libro mi sono resa conto che l’acquisto fatto a scatola chiusa è stato un’ottima scelta perché l’autrice non mi ha deluso nemmeno questa volta. 

Ho ripreso volentieri a leggere il primo volume, volevo rinfrescarmi la memoria, rammentare chi fosse Dorcha e chiaramente Sive, visto che nel secondo romanzo la scrittrice fa più volte riferimento a lei. 

Per comprendere al meglio il secondo volume raccomando quindi di leggerli in successione, anche se non è indispensabile visto che entrambi sono autoconclusivi.

Così facendo si entra in sintonia con Gareth, il Dorcha, un personaggio di cui scopriremo praticamente tutto, dal suo passato, alla sua lotta constante tra il suo lato umano e quello demoniaco. Mentre dall’altra parte abbiamo Sive, un personaggio avvolto dal misterioso capace di rendere l’intera storia ancora più intrigante e appassionante.

Sono stata felice di ritrovare John nel secondo volume. Dopo i sette anni trascorsi, loro erano ancora insieme, e mi hanno fatto divertire ancora una volta con i loro dialoghi. Il loro legame è forte, verrà anche messo alla prova verso il finale della storia.
“Un brindisi all’unico che mi è rimasto inspiegabilmente vicino per tutti questi anni.”
John un amico che tutti vorremo avere, che anche quando veniva allontanato, rimaneva sempre accanto cosi come un grande amico dovrebbe fare.
Gareth soffre ancora, il tempo non gli ha fornito il sollievo necessario dopo la perdita subita. Ha viaggiato tanto insieme al suo amico, cercando invano di ritrovare quell’amore, un sentimento che ha provato per la prima volta nella sua esistenza.
“Nei suoi occhi di ghiaccio, attraversati da piccole pagliuzze del colore delle tenebre, non risiedeva alcun sentimento e le leggende stesse narravano che i Dorcha fossero nati privi di cuore.” L’ultimo Dorcha (Le Cronache dell'Equilibrio Vol. 1)
In quest’ultimo libro, ho trovato un mondo creato in modo intrigante e pieno di mistero, in cui macchinazioni e tentativi di rompere l’equilibrio si fondono in modo affine a tutto il resto. 
Perché anche in questa storia l’equilibrio viene rotto, dal personaggio che non mi sarei mai aspettata.
È stata brava la scrittrice portarmi su diverse strade, anche se poi alla fine nessuna di esse erano giuste. 

Ho apprezzato ogni comparsa della sua amata Sive, sperando sempre in un finale positivo per il loro amore.
Sono sempre un inguaribile romantica, non ci posso fare nulla. 

Amo profondamente Gareth perché nonostante la facciata da duro, mostra un cuore che è fuori dal comune, e ne dà prova anche quando non abbandona il vecchio ronzino, portandolo con sé nelle sue avventure cosi come aveva fatto in passato. 

La storia è ricca e piena di emozioni, include tanti colpi di scena che sono riusciti a tenermi sulle spine e a farmi divorare più in possibile fretta le pagine di questo fantasy. 

Willow è stata una vera scoperta, decisamente un personaggio piacevole: ho adorato il modo in cui viene ci viene presentata. 

Tutti i personaggi, i luoghi, ogni passaggio, nulla è mai lasciato al caso ma viene descritto in modo preciso, facendomi sentire assorbita dalla storia. 

Chiudo con questa frase, che mi ha fatto pensare alla mia vita. A volte sembra che sia tutto immutato, ma in realtà non lo è mai".
Voto super positivo 5/5 stelle
“La vita è una ruota. Può sembrare sempre identica ma, delle volte, qualcosa muta. Il tempo passa e raggi devono essere sostituiti in un eterno e immutato cambiamento.”

                                                                   

Nessun commento:

Posta un commento