Titolo: Vernissage
Autore: Maria Cristina Buoso
Editore: PlaceBook publishing
Genere: Thriller - Noir
Formato: ebook - cartaceo (disponibile su KU)
Prezzo: 4,90€ - 13,52€
Data di pubblicazione: 9 gennaio 2021
Link di acquisto: https://amzn.to/3bYbikA
Trama:
Livia Mexico, bellissima e famosa pittrice, compare a Treviso. Le sue opere emanano una forte sensualità. Colori brillanti e pregni di mistero, così come la sua vita.
Ginevra Lorenzi, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città.
Ma è davvero solo una sparizione?
Il caso s’infittisce quando scompaiono altre persone e appaiono gl’inquietanti quadri di Livia.
Arte, sesso e mistero sono il file rouge di questo appassionante thriller.
Ginevra Lorenzi, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città.
Ma è davvero solo una sparizione?
Il caso s’infittisce quando scompaiono altre persone e appaiono gl’inquietanti quadri di Livia.
Arte, sesso e mistero sono il file rouge di questo appassionante thriller.
RECENSIONE:
Buon pomeriggio eccoci con la seconda recensione della giornata. Questa volta la nostra Gabriela ci presenta il romanzo di Maria Cristina Buoso dal titolo “Vernissage”
Vediamo cosa ne pensa.
Vediamo cosa ne pensa.
Intrigo, mistero e suspense: queste tre parole mi sembrano la descrizione perfetta per questa storia.
A volte quando si inizia una storia, ci si immagina già dalla cover cosa potrebbe esprimere e trasmetterci la trama.
La copertina creata per questo libro, è molto ingannevole, nel senso che mai avrei pensato di leggere la storia di un killer amante della pittura.
Livia per quanto sia affascinante, è un personaggio che fa davvero venire la pelle d’oca. Accettare quanto fosse sadica nel provare un piacere malato, non è stato davvero facile.
La sua bellezza è ingannevole, e quando affermano che è meglio essere “belli dentro che fuori” trovo che non sia un’espressione giusta nel caratterizzare questo personaggio.
«…una donna con un fascino ambiguo e una forte personalità, così come era forte e decisa anche la sua sessualità e la sua pittura, trametteva sottopelle qualcosa, lo percepivi. Ne rimanevi schiavo sia della donna che dalla sua arte.»
La sua storia è molto particolare, ma per quanto essa è travolgente, tanto è inquietante. Riesce ad attirare le persone, come l’orso è attirato dal miele.
Parliamo invece di Eva, un personaggio fragile, insicura, inconsapevole del suo valore. E’ sempre in cerca di approvazione, mentre cerca di svelare il suo lato più profondo.
«…era una donna di una fragilità strana: pur essendo insicura nella vita e inconsapevole di quello che effettivamente valeva, era anche molto forte…»
Leo invece è un grande pittore trevigiano, con un bel portamento e una bella personalità tanto che non dimostrava assolutamente i suoi sessant’anni.
Per Eva, lui diventa un amante, ma anche un maestro.
Un tipo particolare, che non restava mai a lungo incastrato in una relazione.
Livia, Eva e Leo tre persone accumunate dall’amore per la pittura. Tre nomi noti nel mondo dell’arte.
Ma quando Ivo, l’organizzatore delle mostre di pittura, sparisce tutto diventa un mistero. Ma non sparisce solo lui, ed ecco che a questo punto entra in scena Ginevra.
Una donna poliziotto costretta a lottare ogni giorno con il maschilismo che la circonda all’interno del distretto.
Il mistero circonda Livia, tutto sembra convergere verso di lei, che lei sia la causa delle persone scomparse, ma chiaramente nulla può essere confermato senza avere una briciola di prova.
La storia è narrata in terza persona, e si riesce con facilità ad immedesimarsi nelle descrizioni dei personaggi, e degli ambienti.
Lo stile dell’autrice è particolare, riesce a dare una sfumatura molto intensa e oscura alla storia.
Il romanzo è promosso 4/5 stelle meritate.
grazie, sapere che i miei personaggi riescono ad coinvolgere il lettore.... è una bella sensazione. :)
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