lunedì 28 giugno 2021

BLOG TOUR - RECENSIONE - "Un cucchiaio intagliato" di Jayne Davis

 

Titolo: Un cucchiaio intagliato
Autrice: Jayne Davis
Casa Editrice: Vintage Editore
Collana: Regency
Genere: Romance/Regency
Pagine: 405
Prezzo: 16,00 € cartaceo
Uscita: maggio 2021

Trama:
«È una tradizione gallese» spiegò Genie. «Un giovanotto regala alla ragazza che ama un cucchiaio come questo, intagliato con le sue stesse mani, questo vuol dire  che egli è in grado di provvedere alla propria famiglia con il  lavoro  delle  proprie  mani.»

Galles, 1817. dopo aver rifiutato ogni proposta di matrimonio che le è stata fatta, Isolde Farrington,  Izzy per tutti, viene spedita in Galles dalla zia come   punizione, volendo il padre darle un assaggio della vita    da zitella, con una misera rendita e nessun membro della servitù ad aiutarla. Quando Izzy arriva, scopre, con sua grande sorpresa, che sua zia Genie è sposata con un uomo di mestiere, chiaramente non approvato dalla famiglia di lei, ma che nonostante la situazione economica persino più limitata di  quella  di  Izzy,  vive  una  vita  dignitosa e, soprattutto, soddisfacente e felice, prendendo  parte  al lavoro del marito. Rhys Williams,  si  trova  in  Galles per affari e durante il suo primo incontro con  Izzy, questa lo scambia per un servitore. Il nuovo ambiente di Izzy le fa guardare la vita con occhi  nuovi  e  non  ci vorrà molto prima che guardi con un nuovo sguardo anche Rhys.  Quando  suo  padre,  però,  scopre  che  la  situazione in Galles è ben diversa da quella che pensava e che Rhys  è nel commercio, si apre un abisso per una coppia che ha imparato ad amarsi  oltre  ogni  diseguaglianza.  Riuscirà la differenza di classe a tenerli separati?

La Vintage Editore offre al suo pubblico italiano una nuova delicata opera della penna di Jayne Davis dove l’amore d’altri tempi torna ad essere il protagonista assoluto.
 
Biografia:
Sono nata in Inghilterra, al confine con il Galles e ho vissuto in diversi luoghi, incluso un breve periodo a Singapore e Malta.
A Malta mi appassionai di romanzi storici: i miei genitori affittarono una casa ammobiliata e i proprietari avevano lasciato lì la maggior parte dei loro libri, inclusa la collezione completa dei romanzi di Georgette Heyer.
Amando Jane Austen e Georgette Heyer, desideravo scrivere romanzi simili ai loro.
Ho giocato con quest'idea più volte nel corso degli anni, ma la vita reale si è messa di mezzo e ho intrapreso una carriera differente, scrivendo anche dei saggi sotto altro nome.
Non era proprio la carriera di scrittrice che avevo in mente...
Ma alla fine eccomi finalmente qui a scrivere le mie storie, pubblicate per il pubblico italiano dalla Vintage Editore. Spero che vi emozionino.
Sito: www.jaynedavisromance.co.uk 
 
RECENSIONE:
Buon pomeriggio lettrici!!! 

Oggi torno a parlarvi di un romanzo della Vintage Editore e precisamente di “Un cucchiaio intagliato” di Jayne Davis. Lo abbiamo già analizzato in un approfondimento dedicato al lavoro la settimana scorsa, mentre adesso scopriamo qualcosa di più sulla storia e sui suoi protagonisti.

È il primo romanzo che leggo di questa autrice, e non ho ancora avuto modo di recuperare gli altri suoi lavori, ma conto di aggiungerli alla mia lista di letture estive.
Adoro il genere storico, i romanzi ad ambientazione Regency, li scelgo per il puro piacere di leggerli, per immergermi nelle atmosfere da sogno che certe storie sanno regalare. 

Qui al posto del solito intreccio tra un affascinante duca e la debuttante di turno, troviamo una coppia meno blasonata, ma altrettanto coinvolgente.

Rhys e Izzy sono due personaggi affascinanti, carismatici, descritti a tutto tondo: mutano nel corso delle pagine, evolvono e si adattano al cambiamento, soprattutto la giovane donna.

Ma andiamo con ordine.

Isolde Farrington, detta Izzy, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, per punizione viene spedita dalla zia in Galles. 

Genie è la sorella di suo padre e per quanto ne sa quest’ultimo, è zitella e vive in condizioni modeste. Per la giovane sarà una lezione, vedere cosa la aspetta se rifiuta ancora di sposarsi, dovrebbe, nelle intenzioni del genitore, convincerla ad accettare il suo pretendente.

Ma la realtà è ben diversa, la zia Genie è sposata con un avvocato, un uomo onesto che lavora e che mantiene dignitosamente la casa e la famiglia. Quella che Izzi trova è una situazione al di là delle sue aspettative, ma non solo, niente corrisponde a ciò a cui è abituata. 

A partire dall’incontro con il giovane Rhys, amico di famiglia e socio in affari di Mr. Lloyd, il marito di zia Genie. Il primo approccio sarà quasi uno scontro, non solo fra due classi diverse, lei è figlia di un baronetto, lui ex militare, proprietario di uno stabilimento di filatura e commerciante, ma anche tra due culture, due lingue. 

Rhys le si rivolge in gallese, divertito dal fatto che la giovane lo abbia scambiato per un servo, un contadino. Vi lascio immaginare quando Izzy se lo ritrova allo stesso tavolo, a cena dai Lloyd…

L’autrice oltre a puntare un focus sulla diversità di ceto sociale, il divario che c’è tra la famiglia della ragazza e quella della zia, è evidente, mette in evidenza anche altri aspetti, primo fra tutti il lavoro, quello che i nobili tanto disprezzano, ma che per persone come Rhys e Mr. Lloyd è fondamentale per mantenere un buon tenore di vita e a garantire loro un futuro.

Izzy dopo un primo momento di smarrimento, inizierà ad essere a suo agio con la zia, e da ragazza intelligente e curiosa, si fa coinvolgere anche dalle attività che riguardano il lavoro del giovane, da cui è rimasta subito affascinata.

Non sto a raccontarvi altro del loro rapporto, dovrete scoprirlo leggendo il romanzo, ma l’autrice, vi posso garantire, che ce lo racconta con grazia e delicatezza, vi farà sorridere, e vi farà provare nostalgia per loro, una volta arrivati alla fine del libro, come se fosse difficile lasciarli andare. 

Oltre ai personaggi principali già citati, e ben delineati, molto bello è il rapporto che Izzy ha con la sorella Vivian, due giovani donne che si appoggiano e che credono nel loro futuro.

La storia è narrata in terza persona, a punti di vista alterni. Una forma ricorrente nei romanzi storici, molto più adatta rispetto a quella in prima persona, e che ci permette comunque di apprezzare i pensieri e le sensazioni provate dai singoli personaggi.

A questo punto mi fermo. Sono curiosa di scoprire se ci sarà un seguito, magari dedicato alla sorella Vivian. Intanto se volete leggere anche l’approfondimento trovate l’articolo qui. Buona lettura. 

Romanzo pienamente promosso 5/5 stelle.

                                                                        

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