mercoledì 16 giugno 2021

RECENSIONE FUORI EVENTO: "Call me Devil" di Sofia Ribes


Titolo: Call me Devil
Autrice: Sofia Ribes
Casa Editrice: Blueberry Edizioni
Genere: New Adult (Romance)
Pagine: 300 circa
Prezzo: prevendita a 0,99 poi 2,99 euro
Uscita: 30 maggio 2021

Trama:
Sono Luis Harriston, cantante e chitarrista dei Twin Sea.
Dissoluto, spregiudicato e con un elenco di desideri diversamente ortodossi – o più propriamente illegali – per i quali non sarà sufficiente una vita intera a realizzarli. Tra questi, ve n’è uno che è la mia ossessione, il mio incubo personale.
La mocciosa sta per tornare… Let’s play.

Sono Joe Sariani, la mocciosa che ha un conto in sospeso con il Diavolo.
Sto per rimettere piede in California, negli Empire Polo Fields, il suo regno.
So cosa vuole.
So cosa aspetta di prendersi…
Il Male è infimo e seducente. Sensuale e ammaliante. E se ha il volto del tuo primo amore, la partita può finire in un solo modo possibile: con la sua vittoria a tavolino.

Una promessa suggellata dieci anni prima.
Due continenti, l’oceano e il destino a dividerli.  
Questa è la loro ultima occasione.
Saranno pronti a perdonarsi?
E, soprattutto, il Diavolo saprà scegliere l’amore?
 
RECENSIONE:
Buon pomeriggio lettrici!!! La recensione di oggi è dedicata ad un romanzo della Blueberry Edizioni, “Call me devil” dell’autrice Sofia Ribes. Ringrazio la casa editrice per la copia ebook fornita.

Adoro i music romance e la cover di questo romanzo assieme alla trama hanno acceso la mia curiosità, così nonostante la mole infinita di letture, ho deciso di ritagliare uno spazio anche per questo libro.

Devo ammettere che ieri sera a fine lettura ho sentito il bisogno di condividere a caldo le mie impressioni, anche se la recensione esce oggi, e alla fine ne è nato un piacevole scambio di battute con la sua scrittrice.

La storia di Luis e Joe, sulla carta appare quasi scontata, amici/nemici, amore travestito da odio… tutto farebbe pensare ad un romance come ce ne sono tanti. 

Lo so sembro cinica, ma più libri si leggono, più di diventa selettivi e quando nel mezzo arriva quello che ti fa emozionare allora non solo va premiato, ma anche fatto emergere dalla massa. 

Non mi odiate, ma è così che funziono, sul piatto, quando si arriva a valutare un romanzo, ci vanno anche le emozioni, quelle che l’autrice cerca di trasmetterci con le sue parole, con i suoi personaggi. E se non mi emoziono è come se non avessi letto affatto.
“Leggere è un cibo per la mente e tutto ciò che ha che fare con il cibo deve per forza essere buono”. (Snoopy)

“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico”. (Paul Sweeney)

“I libri migliori sono quelli di cui si non si vuole girare le pagine per paura che finiscano”. (Fabrizio Caramagna)

Tre citazioni, regalo di tre scrittori famosi, che sintetizzano alla perfezione quello che cerco in un libro, quando leggo e mi lascio coinvolgere. Ed è quello che alla fine ho trovato tra queste pagine.

Sofia, con i suoi personaggi è riuscita a farmi emozionare.

Luis con la sua personalità complessa, scostante, è il giorno e la notte, luce e buio, rinchiusi in un unico giovane uomo che ama e odia con la stessa intensità. E alla fine lo si ama per quello che è, per come cambia…

Joe non è da meno: ama, si fa usare… è disposta ad avere poco, piuttosto che nulla, anche l’odio è un sentimento, altrimenti sarebbe indifferenza. Sa che il suo cuore può tollerare il comportamento di Luis per pochi giorni all’anno, altrimenti andrebbe in frantumi. “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” si adatta perfettamente a Joe.

I due ragazzi non sono indifferenti l’uno all’altro: li lega qualcosa di profondo, nato quando erano solo dei bambini, ma che apparentemente non ha resistito al tempo e alla lontananza. Solo apparentemente, perché quando sono vicini prendono fuoco come benzina, nel bene o nel male.

Le loro famiglie sono amiche, i loro genitori facevano parte della stessa rock band, quindi sono cresciuti tutti assieme, Luis e Leon, il suo gemello; Joe e Kour, Sofia e Camilla. 

Adesso c’è un oceano a dividerli, da ben 7 anni e un odio profondo che emerge ogni anno quando le ragazze e le loro famiglie raggiungono la tenuta dei genitori dei gemelli per il Coachella Festival.

Se quest’anno segnasse una svolta nel loro rapporto? Se tornassero ad essere quello che erano sette anni prima?
Ma se non fosse abbastanza? Sapranno accantonare i propri sogni per amore?
O Satan, come Joe chiama, a mo’ d’insulto Luis, non è disposto a cedere?

L’orgoglio, tanto caro a Jane Austen a volte è il peggior nemico di sé stessi…

Io mi fermo qui, non vi resta che ritagliarvi un po’ del vostro tempo e fare spazio a Luis e Joe, e perché no, in futuro anche al resto della combriccola. Chi lo sa?

Il romanzo è narrato a punti di vista alterni, in prima persona: così c’è tanto spazio per i sentimenti, di qualunque forma essi siano. C’è spazio per ridere, specialmente leggendo le conversazioni tra Joe e le sue tre matte amiche. 

C’è spazio per qualche lacrimuccia, quando le emozioni si fanno più prepotenti. 

A questo punto cos’altro dirvi? Date un’occasione a questo romanzo, alla sua brava autrice, che con una storia semplice e due personaggi intriganti ha saputo conquistarmi. Grazie.
Romanzo pienamente promosso. 5/5 stelle.

                                                                              

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