lunedì 15 giugno 2020

REVIEW PARTY: "Disincanto" di Matteo Zanini


In seguito a un trasferimento inatteso, la famiglia Hardy si stabilisce nel Rebshire - a Shawton - vecchia residenza paterna, disabitata da molti anni. Chi risente maggiormente di questo spostamento è Margaret, secondogenita dall’animo artistico che sogna di vivere della propria penna. La sua creatività però è messa alla prova da alcuni cupi pensieri e dalla sfiducia verso quella che diventa la sua nuova quotidianità: Margaret, infatti, è costretta a interagire con un vicinato insoddisfacente e pettegolo, ben lontano dalla sua indole. Per sfuggirvi si dedica a solitarie passeggiate ed elucubrazioni silenziose. E proprio durante una di queste immersioni nella natura che trova un cofanetto contenente una lettera mai aperta destinata a un certo Albert. Il desiderio di scoprire la verità, unito a un ridestato slancio creativo, spinge la giovane a nuovi incontri e all’azzardo di un’ipotesi scioccante quanto romantica sull’identità di chi ha vergato la misteriosa missiva...

RECENSIONE:
Buona serata a voi, questa sera il blog vi presenta il romanzo di Matteo Zanini "Disincanto", pubblicato dalla collana Editoriale Literary Romance, che ringrazio per la copia ebook e per aver organizzato l'evento.

È il primo romanzo che leggo di questo giovane scrittore, ed è stata una piacevole sorpresa: la storia che ci presenta è senza dubbio accuarata e ben scritta, il lessico usato, le ambientazioni, il contesto, ci riportano ai classici della letteratura storica.

Leggendolo non si può evitare di pensare a come deve essere stato l'esordio e  la vita delle grandi scrittrici come Jane Austen, le sorelle Bronte e di molte altre come loro.

La difficoltà ad essere prese in considerazione in quanto donne,  il rischio di venire raggirate, oppure derise per un mestiere che era considerato una prerogativa maschile.

La protagonista del romanzo è Margaret, giovane donna con la passione per la scrittura: il suo personaggio ricorda a tratti la Jo March di Piccole Donne: adora scrivere, vorrebbe potersi mantere, guadagnarsi da vivere con i libri, scrivendo... e come Fanny, la protagonista di Mansfiled Park, creerà il suo piccolo rifugio dove scrivere in assoluta tranquillità.

La tranquillità nella vita di Margaret viene però messa alla prova dal trasferimento della famiglia: al padre viene offerto di occuparsi della comunità religiosa nel Rebshire, una piccola località  distante sia geograficamente, sia per diverso il modo di vivere dal luogo a cui Margaret è legata.

Sentirà la mancanza delle sue amiche, e l'ivadenza di certi personaggi disturberanno la sua quiete e la sua creatività. Ma basterà un piccolo ritrovamento per smuoverne l'animo romantico e per movimentare le sue giornate.

Per apprezzare a fondo questo romanzo, dovrete leggerlo, la caratterizzazione dei vari personaggi è efficace, soprattutto quella delle due zitelle... il lessico utilizzato è adeguato all'epoca e al contesto.

Da tutto questo se ne deduce che l'autore è probabilmente un grande appassionato di letteratura classica oltre ad essere un abile penna: con le sue parole ci fa fare un viaggio attraverso il tempo, regalandoci emozioni.

Io mi fermo qui, ma se amate i classici della letteratura femminile, non potete lasciarvi scappare questo romanzo, e Margaret si merita un posto accanto alle protagoniste di tali celebri storie. Buona lettura.

Con un giudizio più che positivo  4/5 

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