venerdì 20 novembre 2020

REVIEW PARTY: "Novembre" di Laura Vegliamore

TITOLO: Novembre
AUTORE: Laura Vegliamore
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Narrativa contemporanea
FORMATO: Ebook (2,99 – 0,99 nel giorno d’uscita) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 11.11.2020
DISPONIBILE SU AMAZON E IN TUTTE LE LIBRERIE

“Tanto varrebbe prendere un treno a caso.”

TRAMA

Un venerdì come tanti a Parigi, una stazione della metro, un treno soppresso, un incontro deciso dal destino. Adriano, ventiseienne romano, si è trasferito in Francia fuggendo da un senso di colpa divenuto insostenibile, lontano dalla ragazza con cui è cresciuto, dal padre e dal fratello gemello, riflesso distorto di se stesso che non riesce più a guardare negli occhi. E in quella stazione incontra Mathilde, bella e piena di vita, che gli propone un gioco: farsi trascinare dal caso, per vedere dove il destino li condurrà. In quel pomeriggio freddo di novembre, Adriano accetta di prendere per mano quella sconosciuta, per cambiare vita, lasciarsi tutto alle spalle, respirare di nuovo. Il viaggio di Mathilde e Adriano è un turbine di mistero, strade e canzoni, nel caos magico di una città meravigliosa, testimone di un sentimento che sembra nascere all’improvviso e travolgere ogni cosa. Solo che quello non è un venerdì come tanti a Parigi. È il 13 novembre 2015, e il destino sta per mostrare il suo volto più crudele.

L’AUTRICE
Laura Vegliamore è nata a Roma nel 1989. Dopo essersi diplomata in recitazione all’Accademia Internazionale di Teatro si è trasferita a Parigi dove ha vissuto per tre anni, lavorando come agente museale. Appassionata di storia e luoghi antichi, lettrice devota fin dall’infanzia, ha sempre adorato scrivere e, una volta tornata in Italia, si è decisa a dedicarsi a questa passione anima e corpo. Per Dri Editore ha pubblicato il romanzo storico Terraferma. Per Words Edizioni esordisce con il romanzo di narrativa contemporanea Novembre.
 
RECENSIONE:
Buon pomeriggio, eccomi con la recensione di un romanzo a cui sono particolarmente affezionata: sto parlando di “Novembre” di Laura Vegliamore edito da Words Edizioni.

È stato il primissimo romanzo letto, quando ho aperto il blog ed è stata una lettura intensa e sofferta e sono contenta che abbia trovato posto, con tante CE, proprio alla Words che ringrazio per la copia ebook fornita.

Ho già fatto una recensione a suo tempo, ma non voglio certo ricopiarla qui, il romanzo si merita una nuova veste anche da questo punto di vista.

Laura è una di quelle scrittrici che con le parole sa arrivarti al cuore, la storia di Adriano, del gemello Leonardo, e poi Claudia, Mathilde, ed infine Mauro è di quelle che scavano affondo, si insinuano e si aggrappano all’anima.

I fatti raccontati viaggiano su tre piani paralleli: a Parigi durante una delle pagine più buie che la città ricordi, a Roma adesso, dopo gli eventi di Parigi, mentre la voce del narratore racconta di una Roma diversa, più giovane, all’epoca di un altro fatto doloroso, qualcosa che riaffiora tra i ricordi di Adriano.

Il protagonista tormentato dai sensi di colpa, lascia Roma e cerca lavoro a Parigi, lontano da tutti, per dimenticare, per ritrovare sé stesso; trova Mathilde un giorno, dopo aver perso il treno, che lo sfida a prenderne uno a caso e a seguire il destino.

“Prenditore di treni a caso dal lunedì al venerdì”
Ho sorriso a questa frase, sarebbe stato un lavoro adatto a Benjamin Malaussène, il personaggio di Pennac, che di mestiere invece fa il capro espiatorio: non so perché la mia mente ha fatto un’associazione tale, sarà perché entrambi sono in Francia, sarà per la semplicità con cui Adriano risponde ad una perfetta sconosciuta…

Ma non divaghiamo. La parte parigina, prima del suo triste traguardo è sicuramente quella più dolce e appassionata: i due giovani trascorrono ore spensierate, ed Adriano sembra trovare sollievo al suo cuore accanto alla bella Mathilde.

Quella invece ambientata a Roma, prima e dopo, è intensa e dolorosa, Adriano e Leonardo, “due metà dello stesso cuore”: a dividerli è solo il forte senso di colpa che Adriano si porta dentro, e che è la causa della sua fuga da Roma, ad unirli solo il rapporto profondo che può esserci fra gemelli, due corpi e una sola anima.

Poi c’è Claudia, l’amica, la compagna d’infanzia, l’ancora a cui Adriano si aggrappa nei momenti difficili.

Il resto lo dovrete scoprire da sole, regalando un pomeriggio del vostro tempo a questo struggente romanzo.

Il mio voto non può essere da meno, 5/5 stelle 

ESTRATTO 
«Lo faresti?» gli chiese ancora, ignorando la domanda.
Adriano rispose al sorriso, ancora sbalordito e sorpreso, spogliandosi per un solo istante della rabbiosa frustrazione di quel momento.
Sarebbe mai stato in grado di prendere un treno a caso?
«Certo che sì» mentì. La ragazza annuì, fingendo una solennità inadatta e comica che vibrò appena nel petto di Adriano e sciolse quasi definitivamente il fastidio di quella situazione.
«Lo sapevo, hai la faccia di uno che prende treni a caso tutte le sere» sentenziò decisa.
Era più bassa di lui, di molto anche. Paffuta, con lunghi capelli rossi e grandi occhi castani. Emanava una strana forza, una sorta di vitalità nascosta che pareva uscire, lottare per arrivare fino a lui, fino a toccarlo. Gli ricordava qualcosa di conosciuto e al contempo sapeva di nuovo, di inaudito; e aveva voglia di parlarle, continuare a guardarla sorridere.
«Proprio così» le rispose, nel suo francese secco e stentato, ancora un po’ timoroso. L’espressione della ragazza si illuminò.
«Lo fai per lavoro?»
Quella sua sfrontatezza era semplice, adorabile. C’era un tremolio tiepido nella voce, qualcosa che colpì Adriano, lo infranse e lo riempì di una calma buona e insolita.
«Certo», rispose con serietà divertita, «sono un prenditore di treni a caso, dal lunedì al venerdì.»
                                                                   

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