domenica 3 maggio 2020

REVIEW PARTY: "Amabili difetti" di Sara P. Grey

 
Titolo: Amabili difetti
Autore: Sara P. Grey
Editore: Dri Editore
Genere: Vittoriano
Collana: Historical Romance
Pagine: 395
Data di uscita: 28 aprile 2020
Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 15,99 € circa
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Sinossi:
Londra, 1892
Dopo aver subito una cocente delusione d’amore, il marchese di Horley conduce una vita dissoluta, fra tavoli da gioco e sordidi ritrovi, scegliendo spesso fra le peggiori compagnie che la Londra di fin de siècle ha da offrire.
Un sentiero pericoloso da intraprendere che una sera lo conduce nei bassifondi di Londra, ubriaco, a offrirsi come facile preda a tagliagole e truffatori. Un inusuale angelo custode lo salva da una brutta fine: una giovane locandiera dalle labbra di fuoco non ci pensa due volte a mettere in pericolo se stessa per lo strano ma molto affascinante gentiluomo appena incontrato.
La scintilla scocca fra i due e la fortuna ci mette lo zampino. La bella Rose è nei guai e al marchese non resta che offrirle il proprio aiuto, riparo nella propria casa e… un matrimonio come soluzione a tutti i problemi.
Il piano sembra perfetto, ma qualcosa va storto durante l’esecuzione.
Un segreto riemerge dal passato, vecchi amici tornano in città e nuovi nemici che tramano nell’ombra per ottenere vendetta. Tutto cospira contro William e Rose che, però, non hanno alcuna intenzione di lasciarsi abbattere da poche, sciocche difficoltà.

L'autrice:
Sara P. Grey (pseudonimo) ha quarant’anni e vive in un piccolo ma vivace paesino in provincia di Como assieme all’amore della sua vita, la gatta Muffin.
Ha fatto dello scrivere la propria vita: libera professionista, si tiene occupata come consulente per il web, copywriter, ghost blogger e social media manager. Nel 2017 ha pubblicato il primo romance in self, trovando così la propria vocazione. Sei romanzi dopo, arriva il debutto con Dri Editore di “Dolce come il fiele”, un romance contemporaneo, seguito dallo storico “La fortuna di una lady”.
La sua più grande passione, oltre ai gatti, sono i romanzi. Preferisce il rosa, la narrativa e l’ambientazione storica, ma non disdegna un bel thriller o horror, ogni tanto. Il suo “piacere proibito” sono le romantic suspense di stampo americano e il military romance… cosa non farebbe per una divisa riempita a dovere!



RECENSIONE:
Buona domenica a tutte, con piacere partecipo al review party organizzato dalla DRI Editore per l'uscita del nuovo romanzo di Sara P. Grey. Dopo averci fatto conoscere Edward e Katherine ne "La fortuna di una Lady" ci riporta alla fine dell’800 con un nuovo storico "Amabili difetti".

I protagonisti di questa storia sono William, Marchese di Horley, che abbiamo già incontrato nel precedente romanzo e Rose una giovane locandiera, o almeno è così che appare, con un presente tormentato dalle pretese degli avidi zii, che gestiscono la sua vita.


Anche il suo passato è da dimenticare e per uno strano scherzo del destino, lei e il Marchese hanno in comune più di quanto pensino. 


Avevamo lasciato William, testimone di nozze del Duca di Westburn con la bella Lady Katherine, con i Duchi che lo vorrebbero felicemente accasato, o almeno in cerca di una moglie e lo ritroviamo all’inizio di questo romanzo due anni dopo ancora scapolo incallito, ma annoiato dell’esistenza che conduce.


È così che una sera finisce nei bassi fondi di Londra ed entra nella locanda gestita dagli zii di Rose e dove lei è costretta ad essere “disponibile” con i clienti facoltosi, e in fine derubarli.


Ma Rose alla fine si fa degli scrupoli, non è capace di approfittare di William, soprattutto quando lui non le nasconde di desiderarla, e lei si accorge di non essere indifferente alle sue avance, cosicché lo aiuta ad andarsene incolume.


Horley non riesce a togliersela dalla testa, e giorni dopo torna sui suoi passi fino alla locanda che qualcuno ha dato alle fiamme; si ritrova suo malgrado coinvolto negli eventi e nelle indagini, per avere ospitato Rose nella sua dimora, e per aver scoperto cosa lo lega a lei.


Siete curiose di scoprirlo anche voi? Cosa ci sarà nel passato di Rose? Chi è in realtà? Cosa c’entra William con tutto ciò?
Le risposte ovviamente solo leggendolo…


Per quanto riguarda il mio giudizio sul romanzo sono combattuta. 


Nonostante le schermaglie e i dialoghi tra i due protagonisti siano divertenti, e che dimostrino un carattere passionale e diretto, alla fine non mi hanno coinvolto né come mi aspettavo, né come era capitato con il precedente.


Valutandolo oggettivamente, posso affermare però che si tratta di un buon lavoro, una storia con un lessico adeguato alle circostanze e alle tematiche del romanzo, con usi e costumi propri dell’epoca descritti in modo accurato e dettagliato. 


Le descrizioni dei personaggi, il loro modo di agire, il loro pensiero è coerente con l’epoca e il ruolo che ricoprono.


La storia è scritta in terza persona, una stesura adatta al genere di romanzo, con capitoli dal punto di vista di William, e altri da quello di Rose, mentre in alcuni troviamo il Pov di entrambi. 


Dal lato della trama invece, a mio parere manca qualcosa, o meglio ci sono un paio di passaggi che forse avrebbero tratto vantaggio da un maggior approfondimento: nel momento in cui viene svelato il passato di Rose, appare il nuovo visconte di Blackmoore, un personaggio che avrebbe potuto portare una maggiore rottura nell’equilibrio tra lei e William, causare un maggior scossone alla storia, invece la questione si risolve senza troppa “azione”.


Un altro aspetto che manca di approfondimento è il rapporto tra Edward e William, troppo freddo in questo romanzo, dopo il modo in cui si sono lasciati alla fine del precedente. Sono passati due anni tra gli eventi del primo e del secondo, ma il motivo di tale atteggiamento è solo brevemente accennato, quasi inspiegabile… tanto che ho riletto il primo per cercare una spiegazione.


Cos’altro dirvi: il romanzo si legge velocemente, la scrittura è fluida e scorrevole, il ritmo è incalzante e per nulla noioso. Nel complesso è una lettura piacevole e ottima per qualche ora di svago.
Il mio voto è comunque positivo 4/5 stelle


Estratti:
«Parlate di sentimenti, quando invece si tratta solo di carne.»
«La mia carne prova del sentimento per la vostra, milady, non c’è vergogna nell’ammetterlo.» Prova ne erano le labbra che si tendevano dal desiderio di raggiungere quelle di lei.
«Non sono una lady. Ma sulla pazzia avete ragione: siete pazzo a desiderare di mischiarvi con gente come me; pazzo, se credete che vi permetterò di mettere in atto un piano tanto stupido.»


Persero il controllo insieme, precipitando in una spirale di piacere che li trascinò via come una mareggiata improvvisa, verso il mare aperto e poi oltre, in balìa di correnti capricciose che li avrebbero consegnati a un nuovo futuro.
Non importa come o dove approderemo, pensò William un istante prima di addormentarsi, esausto. Poiché saremo insieme.


Cominciò a sbottonarsi la pesante veste da giorno sopra alla camiciola da notte, attirando l’attenzione del marchese che la scrutò allarmato. «E ora cosa state facendo?»
Era abbastanza chiaro. In pochi gesti aveva slacciato le asole che tenevano chiuse la sopravveste e stava procedendo a spogliarsi senza mostrare indecisioni o pudore.
Aveva pensato di poter applicare le regole del suo mondo a una creatura che non vi apparteneva, ma a lei era bastata una sola occhiata per dimostrare l’assioma. Non era una lady. Non le interessava esserlo.
E tutto ciò in quale posizione metteva lui?
In una molto, molto scomoda.

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