sabato 18 luglio 2020

REVIEW TOUR: "La seconda moglie" di Juls Way

TITOLO: La seconda moglie
AUTORE: Juls Way
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Storico vittoriano
FORMATO: Ebook (2,99 – in offerta a 0,99 nel giorno d’uscita x 24 ore)  Cartaceo (13,90)
PAGINE: 265
RELEASE DATE: 08.07.2020

«Allora ditemi, lady Montegue, come immaginate la donna del nuovo secolo?»
«Sarà libera.»

Londra, 1899
All’alba del nuovo secolo, lady Lavinia Roseland, figlia del Conte di Carvanon, è costretta a un matrimonio combinato con lord Edward Montegue. Un’unione nata male in partenza: lei ha una reputazione macchiata, un carattere terribile e una lingua ben affilata; lui, vedovo e con una carriera politica da portare avanti, la vorrebbe tenera e devota. Tuttavia, Edward non è immune al fascino di Lavinia che, con le sue mise maschili, si fa ambasciatrice di idee nuove e rivoluzionarie. Ad avvicinarli sarà la strana e improvvisa sparizione del padre di lei. Marito e moglie si ritroveranno così nella romantica Cornovaglia, ospiti di una tenuta ricca di misteri, per scoprire vecchi e nuovi intrighi della famiglia Carvanon.

L’AUTRICE
Juls Way ha venticinque anni e vive a Bologna, dove frequenta la Scuola di Archivistica. Urbinate di nascita e di adozione, si è laureata in lettere moderne e in storia dell’arte. Cresciuta a libri, Guccini e Platone, è un’inguaribile romantica; ama il cinema, le serie tv (soprattutto i period drama), il sarcasmo e andare in giro per mostre e musei. Il suo sogno è di vivere a Parigi, in una mansarda arredata in stile anni Venti, con vista sul Quartiere Latino. Inventa storie da quando ne ha memoria, ma La seconda moglie è il suo primo romanzo.

RECENSIONE:

‹‹Lavinia, credo che forse dovremmo smettere di evitarci.›› Edward cercò di cominciare dal principio, scoprendosi a sua volta molto nervoso. ‹‹Vi ho raggiunta qui a Brightworth Home perché, tra le altre cose, pensavo di corteggiarvi, con il vostro permesso, s’intende.››
‹‹Noi, però, siamo sposati.››
‹‹Sì, lo so.›› Non era proprio la risposta che si aspettava. ‹‹Dovete sempre essere così puntigliosa?››

Buon pomeriggio, oggi il blog partecipa al review party organizzato dalla Words Edizioni per la promozione del romanzo “La seconda moglie” dell’autrice Juls Way.

Ringrazio come sempre Anita per avermi coinvolto nell’evento ed avermi dato la possibilità di leggerlo.

Ultimamente mi sto imbattendo in una serie di romanzi storici uno più bello dell’altro, ed anche questo non fa eccezione: l’autrice per essere al suo primo romanzo ha una buona padronanza del lessico, che risulta adeguato all’epoca storica ed al rango dei personaggi, la sua scrittura è fluida, coinvolgente e tiene il lettore saldamente incollato alle pagine. 

Lavinia è una fanciulla di vedute aperte e progressiste: siamo alla fine del 1800 e le donne cominciano a combattere per i loro diritti, sia nel lavoro che nella famiglia, e lei non è da meno, pronta a dare il suo sostegno alla causa.

Ma per una giovane nobildonna come lei, (suo padre è il Conte di Carvanon), il suo atteggiamento desta solo scandalo, e dopo un anno passato in Francia, che sarebbe dovuto servire a far dimenticare l’accaduto, Lavinia si ritrova data in moglie al Visconte di Montegue.

Un matrimonio che sicuramente lei non vuole, consapevole che ciò avrebbe limitato la sua libertà e la sua indole ribelle. Anche Edward non avrebbe voluto risposarsi, dopo la morte della prima moglie, ma le circostanze e un atto di riconoscenza nei confronti del padre di Lavinia, lo hanno spinto nella direzione opposta.

All’inizio il loro rapporto è un disastro, Edward si mostra freddo e quando si rivolge a lei lo fa in modo brusco, mentre lei prova a tenergli testa: ed è nei dialoghi, nei battibecchi tra i due protagonisti, che la storia ha il suo punto forte. 

Attraverso di essi scopriamo il temperamento di Lavinia, il suo lato ribelle, ma anche i suoi sentimenti, lo smarrimento iniziale, ciò che comincerà provare per il proprio marito, per la scomparsa del padre…

Il punto di vista di Edward durante la narrazione ci permette di assistere al cambiamento del suo personaggio, soprattutto nei confronti della sua sposa, le preoccupazioni, la gelosia…

Basta, mi fermo qui, credo di avervi già svelato troppo di questo romanzo, che mi ha conquistata pagina dopo pagina, affascinata con le numerose citazioni di romanzi classici, da Jane Eyre, all’Abbazia di Northanger, dall’Importanza di chiamarsi Ernesto a Nord e Sud.

Alla fine non posso che congratularmi con l’autrice per questo bel romanzo che mi ha fatto passare qualche ora in piacevolissima compagnia e con la casa editrice per la possibilità che offre a noi lettrici di scoprire storie come questa. 

Voto super positivo 5/5 stelle.

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