giovedì 20 febbraio 2020

BLOG TOUR - TAPPA INTERVISTA: Fabiola D'Amico - Una relazione pericolosa


SINOSSI:
Sean Baker è un ricco uomo di successo, ma conduce una vita ritirata e asociale. È convinto che nessuna donna vorrebbe stargli accanto se non per soldi, per questo ha eretto un muro intorno al suo cuore. Ma quando la chiusura di un grosso affare, di vitale importanza per la sua azienda, è a rischio, Sean si ritrova costretto a fare qualcosa che non avrebbe mai immaginato possibile: ingaggiare una squillo che finga di essere la sua fidanzata per un mese, così da rassicurare i potenziali clienti e spingerli a fidarsi di lui. Determinato, varca la porta della lussuosa agenzia di escort in cui lavora Jody, convinto che, una volta finiti i trenta giorni, potranno riprendere ognuno la propria strada. Ma Jody è molto diversa dalla ragazza che Sean si era immaginato e nasconde un segreto che potrebbe mettere in discussione tutti i termini del loro contratto. Una travolgente notte di passione, nel buio totale, cambierà le loro vite per sempre e nulla potrà più essere uguale.  


DOMANDE INTERVISTA FABIOLA D’AMICO - TAPPA BLOG TOUR
 
Prima di tutto benvenuta e grazie del tempo che hai dedicato all’intervista.
Grazie a voi per questa intervista e per il tempo che avete dedicato al mio libro! Siete super.

1.    La prima domanda è per rompere il ghiaccio: chi ti segue da sempre, sa che sei un’autrice molto prolifica, cosa ti ha portata a dedicarti alla scrittura e perché hai deciso di rimanere nell’ambiente?
Semplicemente mi piace immaginare e poi scrivere. C’è chi va in palestra ad allenare i muscoli, io scrivo e tengo in forma le dita! Scherzi a parte, solo grandi dolori mi hanno tenuta lontana dalla mia fantasia. Ho bisogno di scrivere, fa parte di me.
 
2.    Tu spazi tra molti generi, dal contemporaneo allo storico: qual è il tuo genere letterario preferito, come lettrice e come autrice? C’è un genere che non scriveresti mai?
Vado a periodi, non c’è una regola né un motivo preciso. Se la domanda si riferisce al genere romance e sottogeneri, penso che non scriverò mai un Mafia Romance, per rispetto alle vittime di mafia il cui sangue ancora bagna le strade in cui cammino, a meno che lui non sia dalla parte dei buoni, ovviamente.
Altro genere non nelle mie corde è l’Horror, mentre presto inizierò un libro denuncia su un evento che mi ha coinvolta personalmente.

3.    Per quanto riguarda il romanzo contemporaneo, nelle ambientazioni hai spaziato da New York a Londra, dalle Cinque Terre all’Egitto, Genova… come li scegli, c’è qualcosa che ti lega a questi posti, oppure è il sogno di poterli visitare un giorno a spingerti ad inserirli nelle tue storie?
Anche in questo caso non c’è un motivo preciso, spesso sono i luoghi a scegliere me. Li vedo in pubblicità e scatta l’idea. Ad ogni modo, amo viaggiare e mi piacerebbe percorrere le strade che ho già immaginato.

4.    Il romanzo storico richiede un’accurata conoscenza di usi e dei costumi delle varie epoche: quanta preparazione c’è prima di buttare giù la storia vera e propria?
È difficile quantificare in termini di tempo, ma certamente lo studio non è indifferente. E soprattutto, l’errore è dietro l’angolo.

5.    Nei tuoi romanzi a volte le scene erotiche sono raffinate e per nulla volgari, mentre in altre come quelle tra Eric e Sofia, sono più esplicite e passionali: che approccio usi? Dopo tanti romanzi diventa più facile?
No, anzi, mi sembra di ripetere sempre le stesse cose! Mi sa che presto dovrò seguire dei corsi di erotismo per essere più originale anche nei riguardi dei miei stessi libri.

6.    Scriveresti mai un romanzo sequel non previsto, perché te lo chiedono le lettrici? Oppure un romanzo a quattro mani?
Molti dei miei sequel non erano previsti, vedi un matrimonio da favola o gli storici che ho nel cassetto. Insomma seguo l’istinto. Se non avessi un lavoro impegnativo, mi piacerebbe cimentarmi con qualche collega, purtroppo il tempo non è mio amico e devo rinunciare a qualche sogno!

7.    Parliamo del nuovo romanzo. Come è nato questo libro? Prendi appunti, carta e penna, oppure scrivi di getto?
Di getto! Il massimo degli appunti è una bozza di trama, che puntualmente disattendo, perché man mano che scrivo, vengono fuori nuove idee. Di solito, focalizzo la storia in mente e poi, dopo qualche giorno, inizio a scrivere. Sinceramente, odio ricopiare, anche perché quelle poche volte che mi è successo, ho cambiato tutto. 

8.    Come scegli l’ambientazione, il luogo dove svolgere il romanzo? Per i nomi dei personaggi, cosa ti ispira?
Nel caso di Sean e Jody, la scelta è stata studiata a tavolino. Volevo delle feste di carnevale, luoghi misteriosi e un fantasma! Per i nomi, deve piacermi il suono e il significato deve adattarsi al personaggio.

9.    Il protagonista è affetto da vitiligine, perché hai scelto un protagonista con un difetto fisico, quando il web è pieno di modelli perfetti?
Perché amo complicarmi la vita! E mi piace essere originale. Avrò fatto bene? Mi auguro di non offendere nessuno, questo sarebbe il più grande rimpianto.

10.     Un aneddoto divertente che riguarda la stesura di questo romanzo?
Questo romanzo pullula di tristezza! È il #maiunagioia per eccellenza, ad esclusione del finale. Quando l’ho finito avevo un macigno al posto dello stomaco, mi ha fatto galleggiare in una nuvola grigia per settimane. Però, tra tanta tristezza, ci sono Judith, Hope e zia Abigail. Loro sì che sanno divertirsi. 

11.    Tra i tuoi personaggi, di questo o di un altro dei tuoi libri, c’è qualcuno che ti somiglia di più? Quanto c’è di te nelle tue storie?
In generale, c’è sempre un po’ di me, vedi Francesca, lei sì che mi somiglia e Christian ha tanto di mio marito, poi c’è Patty che esce con i calzini spaiati, anche io, ma non diffondete la notizia. Devo dire che i protagonisti di una relazione pericolosa non mi somigliano per nulla. Sono molto lontani da me e dalle mie vicissitudini. Anche se non sono ottimista, cerco di combattere e non lasciarmi travolgere dagli eventi, anche se all’inizio piango. Poi non mi tengo nulla dentro.  

Per concludere, una mia considerazione personale, devo ringraziare Carmelinda M. Bellini per l’opportunità che mi ha dato di intervistare una delle mie autrici preferite.
E anche te, Fabiola per tutte le storie che ci regali. Traspare tutto il tuo amore per la lettura, si percepisce anche attraverso Francesca e il blog Seduzioni Regency da cui ho ricavato tanti spunti.
Hai mai pensato di aprire un blog?
In realtà c’è! Ma non lo uso mai per mancanza di tempo, però mi piacerebbe scrivere articoli su consigli erotici per coppie collaudate.
 
Grazie per il tuo tempo
Grazie a te, per queste interessanti domande e colgo l’occasione per ringraziare tutti i blog che si sono spesi per me e il mio libro, siete stati grandissimi. Complimenti, non avevo idea del lavoro che ci fosse dietro. Un abbraccio e alla prossima, si spera.
Fabiola

Silvia DC blog Leggoancoradieciminuti 

Il blog tour prosegue.

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