giovedì 27 febbraio 2020

REVIEW PARTY: "Il lato nascosto dell'amore" di Erika Lenti


SINOSSI:
Da quando un incidente le ha deturpato parte del viso, Adelia vive nascosta tra le quattro mura della sua stanza. Esce di notte, quando piove, con il cappuccio alzato. Solo nell’oscurità profonda riesce davvero a sentirsi libera. Nel buio, e nel vecchio cinema del signor Baxter, dove ha iniziato a lavorare.
È tra quelle poltrone rosse che Noah, talentuoso fotografo tornato in città per il matrimonio della sorella, la vede. Vede il suo lato perfetto, il profilo che le cicatrici non sono riuscite a segnare, e ne rimane affascinato. Ma Noah non sa che Adelia è la testimone dello sposo. Non sa neanche che cosa si cela dall’altra parte del suo volto, dove c’è molto di più del marchio di una tragedia.
Adelia non ha nessuna intenzione di partecipare al matrimonio e mostrare al mondo il proprio segreto.
Noah, invece, ha tutte le intenzioni di scoprire chi è la ragazza che non vuole fare da testimone allo sposo.
Sarà una banale scommessa a cambiare le carte in tavola.
Noah e Adelia dovranno imparare a fare i conti con la passione, quella che arriva all’improvviso e travolge tutto, e con i pregiudizi della gente.
Perché l’amore ha sempre un lato nascosto, bisogna solo saperlo guardare.

RECENSIONE: 
Buon pomeriggio, con l’articolo di oggi del blog vi presento il romanzo di Erika Lenti "Il lato nascosto dell’amore" uscito in self lo scorso anno. Ringrazio Martina Pirone per avermi permesso di partecipare al review party.
Avevo già sbirciato la trama di questo romanzo quando è uscito e mi aveva incuriosito molto, ma non avevo avuto il tempo per leggerlo, così quando si è presentata l’occasione di partecipare a questo evento, non mi sono lasciata scappare l’opportunità. 

È il primo romanzo che leggo di Erika e all’inizio ho faticato un po’ ad entrare nella storia: i primi capitoli sono un po’ lenti, molto descrittivi, ci presentano singolarmente i due protagonisti; man mano che ci si immerge nella lettura la narrazione diventa più interessante soprattutto dopo che Adelia e Noah finalmente si incontrano. 

Il romanzo è pieno di citazioni tratte da diversi film perché la protagonista Adelia che ama la notte poiché le permette di nascondere la sua condizione, ha trovato nella passione per il cinema e nel buio garantito dalle sale  un porto sicuro.  
Il vecchio Baxter, il proprietario del cinema ad un certo punto dice che:
 "un film è una forma d’arte che può generare nello spettatore ogni sorta di emozione, se ci s'identifica con i personaggi tanto da vivere le loro azioni".
Se vogliamo possiamo proiettare questa stessa affermazione anche sui romanzi e  la definizione, a mio avviso, calza pennello con qualsiasi storia. 

Per quanto mi riguarda questo romanzo mi ha trasmesso emozioni contrastanti: ho avuto difficoltà ad identificarmi con un personaggio tormentato come Adele anche se potendo vestire suoi panni probabilmente ci si comporterebbe come lei, schiva, amante del buio e della solitudine.
Dall’altra parte sono rimasta affascinata dalla sua trasformazione, che si compie a piccolissime dosi ogni volta che lei e Noah sono assieme. 

Il romanzo è scritto a Pov alterni, in prima persona, e questo ci fa percepire maggiormente il disagio di Adelia per la sua condizione, ma anche il turbamento di Noah quando si rende conto delle sensazioni che prova vicino a lei, una ragazza così diversa da quelle che è solito frequentare. 

Per capire il personaggio di Adelia va spiegato che cosa le è successo: ha subito un grave incidente la bambina che ha deturpato metà del suo volto così che chiunque la guarda, quasi sempre lo fa con orrore, compresa lei stessa.
Questo ha condizionato tutta la sua vita e quella della sua famiglia dopo l’incidente, tanto da indurli a trasferirsi in una località dove, grazie alle condizioni climatiche, il sole è spesso coperto dalle nubi. 
Perfino suo fratello gemello pur di averla al suo fianco ha convinto la sua fidanzata Daisy, sorella di Noah, a celebrare il loro matrimonio di notte.
Noah sembra riuscire ad abbattere il muro di diffidenza che circonda Adelia e piano piano fra loro sboccia qualcosa.

Per scoprire come evolverà loro storia dovete per forza leggerlo, prendervi qualche ora con calma per assaporare ogni sfumatura della storia perché questo romanzo a differenza di altri non può essere letto in fretta.
Consigliato a chi crede della forza dell'amore e cerca una storia fuori dal comune.
Voto 4/5  

ESTRATTO:
Con un dito mi scosta i capelli che, appesantiti dall’acqua, si sono appiccicati al viso, lasciati apposta a coprire le cicatrici. Posso sentire il suo tocco anche laddove mi è impossibile e il mio corpo è pervaso da brividi che mi portano a chiudere le palpebre.
Avverto il pizzicore di una ispida barba dopo alcuni giorni dalla rasatura che mi sfiora la guancia e il suo respiro mi solletica l’orecchio: «E ora perché senti il bisogno di piangere?»
«Sono lacrime di felicità.»
Vorrei aggiungere che sono grata per aver passato una serata stupenda, vissuta senza difficoltà e ciò non capitava da anni.
Vorrei aggiungere che sono contenta di averlo conosciuto, poiché insieme a lui quasi dimentico quello che mi è successo.
Vorrei aggiungere molto altro che non so come esprimere, per il fatto che ho così tante cose che mi passano per la testa che le lettere di ogni singola parola sembrano mischiarsi alla rinfusa come lo schema di un crucipuzzle.
Vorrei, ma in ogni modo non riuscirei a dare sfogo ai miei pensieri, in quanto, in un modo del tutto inaspettato, folle, sconsiderato, insensato, sbagliato, ma fottutamente piacevole, poggia le sue labbra sulle mie. L’istinto mi porta a spalancare di riflesso le palpebre e i suoi occhi sono più sorpresi dei miei.
Interrompe quel contatto che mi stava dando il giusto ossigeno per sopravvivere e annuncia: «Forse è meglio andare.»
Il suo assordante silenzio e i miei martellanti pensieri mi fanno compagnia durante il tragitto per tornare a casa. Ho sempre sognato il primo bacio, immedesimandomi nelle tantissime scene d’amore vissute attraverso uno schermo, ma non avrei mai creduto di provare tante emozioni per un gesto così comune, di due corpi carnosi che si uniscono in uno solo. Un bacio casto che mi ha tolto la superficie sotto i piedi, ha evaporato l’acqua che appesantiva i vestiti e mi ha fatta sentire più leggera di una piuma, desiderosa di volare, di perdermi nell’aria e mai più adagiarmi.
 

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