giovedì 27 febbraio 2020

SEGNALAZIONE USCITA: "Il tempo per amare ancora" di Patrisha Mar

Titolo: Il tempo per amare ancora
Autore: Patrisha Mar
Casa editrice: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Pagine: 450
Formato: Ebook, kindle Unlimited e cartaceo
Prezzo: ebook 2,99
Store on line: Amazon
Data di Uscita: 27 febbraio

 Sinossi:
"Ho un buco qui al centro del petto quando non ci sei. Non ho altro modo per colmarlo che restarti accanto."

Kieran Kane è stato abbandonato da sua moglie e si ritrova solo a crescere il figlio Kallum. La famiglia e la terra ereditata dal padre sono le uniche cose a cui tiene, non permetterà più a nessuna di far breccia nel suo cuore.
Noreen Burke è una giovane donna che alleva cavalli ed è innamorata da tanto tempo di Kieran, ma lui continua a chiamarla marmocchia.
A complicare le cose Nealla, che ha delle mire su Kieran e non è disposta a lasciarlo a unʼaltra donna.
La magica Irlanda, grandi emozioni e la forza di un amore impossibile vi accompagneranno in un viaggio indimenticabile nei sentimenti, alla ricerca della felicità.

Biografia:
Patrisha Mar è moglie e madre; vive da molti anni in Ancona. Le sue prime esperienze nell'editoria avvengono in self publishing con il genere fantasy (The shadow saga con lo pseudonimo di Katherine Keller, in coppia con una sua collega; I protettori dell’Oracolo: Buio e Luce da sola). Viene notata dalla casa editrice Newton Compton che pubblica in libreria La mia eccezione sei tu (2015), Ti ho incontrato quasi per caso (2016), Apri i tuoi occhi (2017), Il tempo delle seconde possibilità (2017), La poesia dell’anima (2018), Quando l’amore fa volare (2019), Quando cade la neve (2019) e in ebook il paranormal romance Legati da un insolito destino (2019).

ESTRATTO:
CAP. 1
Il sole cominciava a perdere tutto il suo calore. Erano passate da poco le tre del pomeriggio e il venticello spazzava il campo aperto, senza alberi. In lontananza un prato verde, circondato da colline dello stesso colore intenso e brillante, ospitava un gruppetto sparuto di pecore che pascolavano placide e talvolta belavano, rompendo il silenzio dei suoi pensieri. Kieran Kane si passò una mano sulla fronte accaldata e guardò in alto il cielo. Un paio di nuvole bianche si rincorrevano e lʼuomo abbozzò un sorriso mesto. Gli ricordarono due cavalli che galoppavano liberi. Libertà... Scosse la testa e riprese a zappare le zolle dure e sassose, mentre i muscoli delle braccia gli facevano un male cane; gli rammentavano che era vivo, perché finché avesse avvertito fatica e dolore, avrebbe significato che esisteva ancora, che non si era annullato nella disperazione e nella solitudine. La maglietta grigia a maniche corte era chiazzata di sudore e terra, il viso era abbronzato, con qualche ruga intorno agli occhi, rughe che si erano formate non per gli anni, in quanto Kieran ne aveva solo ventinove, ma per le preoccupazioni e per il lavoro sotto il sole. Sembrava più vecchio della sua reale età, non che questo gli importasse molto. Erano tante le cose di cui non gli importava più. Contavano solo suo figlio Kallum di cinque anni e la sua attività di agricoltore che garantiva loro una sopravvivenza dignitosa. Ma quella vita gli stava dannatamente stretta, troppe volte aveva pensato di essere intrappolato e che le cose erano andate nel modo sbagliato. Rifletteva spesso sulle tappe della sua esistenza chiedendosi qual era il punto esatto in cui aveva commesso lʼerrore irreparabile che lo aveva portato a tutto questo. Niente più sogni, niente obiettivi da raggiungere, solo un trascinarsi inesorabile, giorno dopo giorno, senza alcun guizzo, senza potersi rimettere in gioco. La terra, il suo impegno e una casa vuota e senza amore per sé e suo figlio erano il pezzo di legno a cui si aggrappava per non crollare. No, era ingiusto, perché di amore da dare a Kallum ne aveva a tonnellate e il bimbo lo adorava, lo guardava come un eroe senza macchia né paura, ma Kieran di macchie ne aveva dentro e fuori, macchie di sporcizia per il lavoro nei campi, macchie di sofferenza che gli insozzavano lʼanimo.

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