Autore: Celia Aaron
Serie: Il Monastero #3
Casa editrice: Hope Edizioni
Genere: Dark Romance
Data di uscita: 16 aprile 2021
Traduzione: Daniela Rossetti
Cover: Angelice
TRAMA
Intrappolata.
Picchiata.
Spezzata.
Per
salvare me, Adam si è sacrificato pagando un prezzo altissimo. In un
primo momento, dubito di riuscire a trovare la forza di andare avanti.
Ma, a ogni secondo che passa, l’odio che provo per il Profeta cresce,
facendomi fremere di rabbia. Il mio tempo come Ancella è terminato. Mi
rifiuto di essere ancora una pedina in questo sporco gioco. Tuttavia, il
Profeta trova sempre nuovi modi per annientarmi, usarmi e tenermi sotto
il suo controllo. Sarò mai abbastanza forte da liberarmi dalle sue
grinfie?
RECENSIONE:
Buon pomeriggio, oggi il blog prosegue la sua attività con la partecipazione al review party organizzato dalla Hope Edizioni per la promozione del terzo volume della serie “Il Monastero” di Celia Aaron, dal titolo “La Chiesa”
Ha affrontato questa lettura la nostra Gabriela che dopo aver recuperato il primo “L’ancella” (a breve la recensione), ci racconta le sue impressioni.
Vediamo che ne pensa.
Ho letto tutti i volumi di questa serie dark romance. E vi assicuro che è molto “dark”!
È un genere che io amo, ma evidentemente solo se ha quel “pizzico” in più, qualcosa che lo contraddistingue dalla massa .
Quello che voglio dire e che questi volumi non sono la classica storia a cui magari siete abituati, ma è qualcosa in più, molto di più.
Non troverete il classico ragazzo “cattivo” disposto a cambiare per “amore”, ma qui troverete “l’amore” come personaggio principale, “vendetta” come secondario, e la “resa dei conti” come personaggio che include i primi due dentro sé stesso.
Vi consiglio assolutamente la lettura di tutti e tre volumi per riuscire ad entrare in sintonia con la storia e con i suoi personaggi.
L’Ancella: Il Monastero Vol. 1
Il Profeta: Il Monastero Vol.2 (Qui la recensione)
La Chiesa: Il Monastero Vol. 3
Ed eccoci arrivati alla resa dei conti. Una storia forte e violenta, dalle pesanti tinte noir, che conquista con la sua crudezza e per quell’intenso senso di “giustizia”.
Perché questo volume è la conclusione di tutto quello che ho letto e di tutto quello che poteva esserci in sospeso nei primi due libri.
Dire che l’ho aspettato con trepidazione è davvero riduttivo.
Mi sono ritrovata a sfogliare con “fame” le pagine di questo libro. “Fame” perché quando si ha fame si divora tutto quello che si trova in tavola. Ed è esattamente questo, il termine che descrive esattamente il mio approccio, non solo con questa storia ma anche con i primi volumi, e lo sento anche mentre scrivo la mia recensione.
Per chi avrà già letto saprà che il luogo chiamato “Chiesa”, che dovrebbe rappresentare un luogo di culto, preghiera e di aiuto per chi ne avesse bisogno, in questa storia evidentemente non rappresenta nulla di tutto questo.
«Cosi tanto dolore. Ecco cos’è questo luogo: un immenso dolore, dato e ricevuto.»
Nell’ultima recensione di questa serie, edita dalla Hope, ho deciso di farvi conoscere un po’ meglio i personaggi che danno il loro contributo alla storia.
Inizierò con Grace. Una semplice ragazza raggirata come tutte, con un animo sensibile e in cerca di qualcosa che la potesse “salvare” dal mondo. Non scriverò il suo nome vero, perché solo cosi quando leggerete di lei forse riuscirete a capire come è “morta” dentro...
Il suo amore malato, per quello che dal suo punto di vista doveva essere il suo uomo, la porta alla pazzia desiderando, anzi compiendo azioni che una madre mai dovrebbe fare per carne della sua carne.
La sua anima contiene una gelosia malata, portandola all’odio “puro” verso chi non ne ha colpa. In un certo senso mi ha fatto pena, ma ho provato nei suoi confronti lo stesso desiderio della nostra protagonista: eliminarla
Rachel: una madre, un’altra donna portata alla follia. Follia che l’ha indotta a compiere azioni che mai avrebbe fatto al di fuori di lì.
Mi sono resa conto già nel secondo volume della sua crudeltà, mai avrei pensato che lei assomigliasse così tanto al “Profeta”. Quando si dice che “il potere dà alla testa”, posso assicurarvi che nel suo caso calza al pennello.
Noah: se nei primi due volumi mi sono arrabbiata tantissimo per la sua codardia e il suo credo, in questo volume ha saputo riscattarsi ai miei occhi. Chiaramente non lo avevo condannato ma ho odiato la sua mancanza di coraggio. Non ho potuto non mettermi nei suoi panni: cresciuto con un “credo”, è davvero impossibile sbarazzarsene cosi da un momento all’altro.
Il suo amore per gli esseri che ha ben nascosto nella sua casa, riesce a tenerlo al di sopra della linea della “pazzia”, grazie anche l’amore per suo fratello.
«Non piangerò. Non lo farò mai. Le lacrime di gioia non sono per me, ma mi pizzicano comunque gli occhi e non riesco a smettere di stringerlo.»
Adam: è impossibile non amarlo cosi come fa la nostra protagonista. Ho avuto davvero paura che la scrittrice pianificasse la sua morte. Ho continuato a leggere finché i miei occhi si sono riempiti di lacrime, ho sofferto insieme a lui per la sorte avversa. Nei primi due volumi l’ho amato, ma in questo volume l’ho ammirato per la sua resistenza. Non ha mai rinunciato alla sua ragazza, al suo amore per lei.
Delilah: il nome scelto dal Profeta per la nostra protagonista è più che perfetto. La sua forza riesce a tenerla viva, cercando anche nei momenti più bui di ricordarsi perché si trova al Monastero. La sua vendetta si avvicina, piano, piano, anche se sembra un’impresa impossibile destinata a fallire. Lei è piena di luce, cosi come le diceva spesso la sua Giorgia.
«Mi ricordi lei, a volte sai? Era coraggiosa come te.» parole dette da Noah, anche se all’epoca non si era reso conto che quello che provava per la su ancella era amore.
Anche nell’oscurità la sua luce risplendeva sempre. Tutto si avvicina alla resa dei conti, e tantissimi colpi di scena le faranno cambiare i piani. Ma non il motivo per cui è entrata e ha deciso di far parte di questa follia: la vendetta.
Qui Adam ma anche Noah sono davvero importanti per salvare quello che potrebbe essere rimasto dalla sua fragile anima.
«Ti amo.»
«Lui chiude gli occhi, crogiolandosi nelle mie parole.»
«Ogni volta che lo dici, fatico a crederlo. Ma siccome sei tu a dirlo, ci credo sempre.»
Loro sono quelli che sono riusciti ad entrare nella mia testa, ma anche gli altri personaggi con tutte loro peculiarità, sono riusciti ad entrare nel mio cuore.
Concludo la mia recensione affermando che questa storia mi ha trascinato per tutto il percorso attraverso i tre volumi, desiderando la stessa vendetta del nostro “Agnellino” il nomignolo con cui veniva chiamata da Adam.
Lo stile dell’autrice è riuscito a stravolgermi, facendomi rabbrividire, piangere e amare con la stessa intensità della nostra protagonista tutta questa storia.
Ringrazio moltissimo la Hope Edizioni per la copia di e-book ricevuta e la autrice per averci regalato questa storia.
Romanzo promosso 5/5 stelle
Recensione sublime
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