martedì 18 maggio 2021

REVIEW PARTY: "Intramoenia" di Deborah P. Cumberbatch

Titolo: Intramoenia
Autrice: Deborah P. Cumberbatch
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary romance
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: € 2.99
Data pubblicazione: 14 maggio 2021

Trama
Jax è uno dei migliori agenti dell’MI6.
È nato per essere un soldato, è nato per proteggere il suo Paese ed è una certezza che avverte sin nelle ossa, portandola avanti con orgoglio e dedizione.
O, almeno, è quello che pensa finché una missione non gli sconvolge interamente l’esistenza.
Finché la Terra non emette la sua sentenza.
Dopo quel giorno, dopo aver visto che cosa la mano dell’uomo è in grado di fare, Jax si perde in una spirale autodistruttiva, in una guerra dove non resterà altro che caos.
E la fine, quella che lui si augura. Quella che aspetta.

Sarabi è una donna spezzata, recisa, distrutta.
Una donna che il mondo ha deciso di punire per qualcosa che non ha mai scelto. Per un colore di pelle che deriva dallo stesso spettro da cui hanno origine tutti gli altri e che però viene disprezzato come se appartenesse all’inferno.
Dopo essere stata salvata da una voce che ha infranto l’oscurità, Sarabi non sente più nulla: è un fantasma che vaga in attesa della morte, rifuggendo qualunque contatto umano.
Dopo due anni in cui ha solo tentato di tenere insieme i pezzi, però, decide di far felice sua nonna, il suo unico appiglio per non crollare nell’abisso, e lascia Londra per ritirarsi nella loro fattoria fuori dal tempo, in cerca di un po’ di pace.
Non avrebbe mai pensato che proprio lì avrebbe di nuovo risentito quella voce.

Nelle terre isolate e umide delle campagne inglesi, due persone in guerra si ritroveranno in una clessidra scheggiata fuori dal mondo fatta di stelle e parole, pronte a combattere l’una per l’altra ancora prima di conoscersi.
Insieme a un diario arrivato dal passato, che contiene una storia che cambierà per sempre le loro vite.
 
RECENSIONE:
Quanti libri acquistiamo incuriositi dalla trama e poi non abbiamo il tempo di leggere? Quanti libri leggiamo in un anno? E quanti si infilano nella nostra anima?

Sono alcune delle domande che mi sono fatta dopo aver chiuso l’ultima pagina di “Intramoenia”, il nuovo romanzo di Deborah P. Cumberbatch.

E scommetto che vi starete chiedendo il perché…

Partiamo dalla seconda domanda: leggo molto, forse troppo, ma questo libro è stato un viaggio inaspettato, e le lacrime che ho versato alla fine, sono le stesse che scendono mentre scrivo queste righe, e questo risponde alla terza domanda.

La storia di Jax e Sarabi è di quelle che si conficcano nell’anima, a fondo e non lasciano nessuna via di scampo, li ami e basta.

Seguo l’autrice da un po’ ma questo è il primo romanzo che leggo, e per rispondere alla prima domanda, ho scoperto che non solo ho i due suoi precedenti romanzi nel Kindle, ma anche che quelli, raccontano la storia di due personaggi che ritroviamo in “Intramoenia”.

Quindi, ancora travolta dalle emozioni che quest’ultimo libro mi ha lasciato, “Ubi tu” e “Ubi ego” hanno scavalcato la lunga lista di letture private e sono finiti ai primi posti. 

Ma torniamo alla nostra storia: il libro è molto lungo ed articolato, ma si legge davvero bene, e una volta assimilato lo stile dell’autrice che è generosa di descrizioni e di metafore quando ci parla dei suoi personaggi, si arriva alla fine senza accorgersene.

È stato meraviglioso intraprendere il viaggio insieme a loro, alla ricerca delle loro anime, seguirli anche alla scoperta di un misterioso diario arrivato a loro chissà come, ma capace di indicare loro la strada.

Ho amato ogni riga di questo libro, ogni parola che Jax rivolge a Sarabi e viceversa: il loro tormento è lì in quelle parole, ma c’è anche la forza enorme che li unisce e che li abbraccia.

È difficile raccontarvi le emozioni che mi ha trasmesso, la narrazione ha una spinta, un’energia difficile da ignorare. L’attrazione tra i due è dirompente, ma si rispettano, rispettano il dolore che hanno provato e che stanno cercando di superare.

Con pazienza, come l’acqua che scava la pietra, Jax e Sarabi, stanno scavando a fondo, finché ad un certo punto tutto crolla e loro sono lì dove devono essere…

Nessuna delle mie parole può umilmente trasmettervi le sensazioni che il libro mi ha lasciato, una volta arrivata all’ultima pagina.

Ammetto che non era la storia che mi aspettavo, ma sono felice di averla letta.
Quello che ho trovato tra le righe è stato molto, qualcosa di difficile da dimenticare.

E al di là del rapporto tra i due protagonisti, impossibili da lasciar andare, è il contenuto del romanzo ha fare la differenza, la “Storia” che corre tra le pagine, gli orrori di una guerra, le leggende, le dinamiche mediche in campo psicologico, insomma una serie di elementi “reali” ben mischiati nella narrazione, segno del grandissimo lavoro di ricerca svolto dall’autrice.

Nel corso di questi due anni di blog ho letto centinaia di libri, e so di essere diventata estremamente esigente, sulla qualità di quello che leggo: questo libro mi ha entusiasmato, mi ha coinvolto, mi ha sorpreso in modo piacevole e assolutamente positivo.

Non smetterò mai di ringraziare l’autrice per averci regalato questa storia, davvero.

Sarò ripetitiva ma Deborah con questo libro mi ha letteralmente conquistata, il romanzo va di diritto tra i migliori testi letti da inizio anno, di quelli che ti entrano nel cuore e non se ne vanno più.  Non vedo l’ora di avere il cartaceo nella mia libreria.

E a questo punto che voto gli do? 5/5 stelle è meritatissimo ed è pure poco…
 
 
                                                        

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